ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02544

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 204 del 03/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2014


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
TANCREDI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 03/04/2014 07/04/2014
Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 03/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/05/2014
Stato iter:
18/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/11/2014
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/04/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/05/2014

DISCUSSIONE IL 18/11/2014

SVOLTO IL 18/11/2014

CONCLUSO IL 18/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02544
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo presentato
Giovedì 3 aprile 2014
modificato
Lunedì 7 aprile 2014, seduta n. 206

   BUSINAROLO, ROSTELLATO, TURCO, TOFALO, BARONI, CECCONI, DALL'OSSO, DI VITA, GRILLO, LOREFICE e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il  decreto del 27 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2014, relativo alla rideterminazione proporzionale del riparto per l'anno 2013, del finanziamento, degli oneri per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), effettuati con delibera CIPE, in data 8 marzo 2013, ripartisce, tra le regioni e le province autonome, i 55 milioni di euro destinati al finanziamento delle nuove REMS (residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) che, dal 1o aprile 2014, avrebbero dovuto sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari;
il decreto-legge n. 211 del 2011 all'articolo 3-ter, stabiliva che entro tale data, inizialmente fissata per il 31 marzo 2013, le regioni e le province autonome, tramite i dipartimenti di salute mentale dei servizi sanitari regionali di riferimento, avrebbero dovuto completare le strutture per la presa in carico di tutti i soggetti, detenuti e internati, con disturbi mentali;
con decreto n. 52 del 31 marzo 2014, il Governo ha prorogato la scadenza per un altro anno fino al 31 marzo 2015 e ha stabilito che a metà anno ci sarà anche «un puntuale monitoraggio del percorso di riconversione prevedendo anche ipotesi di poteri sostitutivi nei confronti degli inadempienti»;
nel 2012 erano già stati stanziati 38 milioni di euro, mentre i 55 milioni, che dal 2013 saranno stanziati annualmente, sono stati destinati, per il 2013, ad avviare i piani di dismissione e realizzare 990 posti letto nelle 43 REMS sparse sul territorio nazionale. I criteri di riparto si basano per il 50 per cento sulla popolazione residente in ciascuna regione e provincia autonoma e per il restante 50 per cento sul numero delle persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari alla data del 31 dicembre 2011;
lo stato di attuazione dei programmi regionali è differenziato, ma il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, nei termini temporali proposti, appare difficilmente realizzabile, come d'altra parte riconosciuto nella relazione al Parlamento dei Ministri della salute e della giustizia del dicembre 2013;
la legge n. 9 del 2012 ha disposto che ogni regione si faccia carico di realizzare una o più residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria per ospitare i propri detenuti psichiatrici. Nella relazione congiunta del Ministro della giustizia pro tempore Cancellieri e del Ministro della salute pro tempore Lorenzin del 13 dicembre 2013, emerge che pervenuti agli uffici competenti, entro il termine stabilito del 15 maggio 2013, i programmi di tutte le regioni tranne quello della regione Veneto. La regione Veneto, essendo rimasta l'unica a non avere presentato ancora progetti, è stata oggetto di commissariamento da parte del Governo. Alla regione Veneto sono stati assegnati comunque 12 milioni di euro, come riportato sul quotidiano L'Arena del 26 febbraio 2014;
i programmi regionali, oltre agli interventi strutturali, debbono prevedere attività volte progressivamente ad incrementare la realizzazione dei percorsi terapeutico riabilitativi nell'ottica del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevedere la dimissione di tutti gli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari ritenuti non socialmente pericolosi dall'autorità giudiziaria, prevedere l'obbligo per le ASL di presa in carico degli internati dimessi all'interno di progetti terapeutico-riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale, favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedali psichiatrici giudiziari o all'assegnazione a casa di cura e custodia;
il comune di Nogara, in provincia di Verona, ha approvato un progetto, con delibera di consiglio del 24 febbraio 2014, che prevede la costruzione ex-novo di una struttura REMS, unica nella regione Veneto, per 40 posti letto con utilizzo di 12 milioni di euro dal Governo, ad avviso degli interroganti sprecando 10.000 metri quadrati di terreno del cosiddetto lascito Stellini. Nel progetto infatti si legge: «È positiva la risposta dell'Amministrazione di Nogara alla proposta avanzata dalla regione e dall'ULSS per la realizzazione di due nuclei di 20+20 posti letto da destinare a pazienti provenienti da ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari, da realizzare in un nuovo complesso adiacente alle strutture esistenti, dotato di aree interne ed esterne di servizio, ferma restando la necessità di coordinare questo intervento con le funzioni vecchie e nuove dell'intero Centro Sanitario Polifunzionale “Stellini”»;
Francesco Stellini il 23 febbraio 1891 ha donato, tramite testamento olografo, un ospedale civile e un consistente appezzamento di terreni agricoli per i «poverelli di Nogara» proprio a sostentamento della struttura da lui stesso eretta. Il testamento testualmente disponeva: «Istituisco, chiamo e nomino erede di tutte le mie sostanze il Comune di Nogara, perché con le rendite delle medesime faccia erigere, ove non l'avessi fatto io in vita, nella località Corte Raffa di mia proprietà un Ospitale Civile a vantaggio degli ammalati poveri, e di qualunque malattia, del Comune di Nogara, con obbligo di porre sul frontone di detta Corte Raffa di mia proprietà il suo titolo – Ospitale Civile Francesco Stellini – in caratteri di rame [...] Proibisco assolutamente di procedere alla alienazione anche di parte soltanto delle sostanze mie lasciate a titolo ereditario al Comune di Nogara, mentre, ciò facendo, la mia eredità voglio si devolva alle persone che avessero diritto a succedermi per legge»;
la regione Veneto ha urgente necessità, anche in virtù della procedura di commissariamento, di realizzare una REMS. L'ULSS 21 (ULSS che comprende il territorio dei comuni di Nogara, Legnago, Bovolone e Zevio) assieme al comune di Nogara hanno candidato il territorio nogarese ad ospitare la futura costruzione della REMS: la costruzione della nuova struttura verrebbe realizzata sui 10.000 metri quadrati di terreno del lascito a fronte appunto di 12 milioni di euro;
alcune regioni hanno previsto la ristrutturazione di edifici esistenti, piuttosto che la costruzione di nuove strutture, con conseguente risparmio di denaro pubblico e minore impatto in termini di cementificazione. Ad esempio, il programma della regione Lazio prevede il restauro e il risanamento di 2 strutture situate nella città di Roma e la ristrutturazione di un ospedale dismesso in provincia di Roma. La regione Puglia ha presentato un programma per 58 posti letto da realizzarsi in 3 presidi ospedalieri dismessi e riqualificati, siti in provincia di Brindisi, Taranto e Foggia. Anche la regione siciliana ha presentato un programma che prevede la ristrutturazione e adeguamento funzionale di 3 presidi ospedalieri dismessi per complessivi n. 80 posti letto, distribuiti in 4 strutture situate nelle province di Catania, Caltanissetta e Messina;
anziché costruire una struttura ex novo sui terreni del lascito Stellini nel comune di Nogara in provincia di Verona con massiccia cementificazione della zona ad avviso degli interroganti ed in linea con quanto sostenuto a livello locale si potrebbe utilizzare l'ospedale Stellini già esistente, tuttora vuoto ma sistemato anche con le recenti norme antisismiche, su cui la regione Veneto ha investito già parecchio e che può, con le dovute modifiche strutturali, accogliere i 40 posti letto della futura REMS –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
in base a quali presupposti siano stanziati i 12 milioni di euro per la regione Veneto, non essendo stato presentato un progetto, chi sia competente nell'effettuare dei controlli e come verranno finanziate a regime queste strutture, dal momento che l'assessore alla sanità della regione ha dichiarato che l'importo basterà per cinque anni;
come e da chi verranno effettuati i controlli in itinere fino al 31 marzo 2015, dopo la concessione della proroga della scadenza originaria del 1o aprile 2014, considerato che ad oggi la regione Veneto non ha ancora presentato progetti e tanto meno ultimato l'unica struttura prevista;
se il commissario sia stato informato del progetto di costruire una struttura ex novo anziché ristrutturare l'esistente sui terreni del lascito Stellini, e se abbia espresso un orientamento in merito.
(5-02544)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-02544

  La questione delineata nell'interrogazione in esame rientra negli ambiti del processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, avviato nel rispetto dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 211 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 9 del 2012, e successive integrazioni e modificazioni.
  Il comma 8-bis del citato articolo 3-ter, dispone che, entro il 30 novembre 2013, il Ministro della salute e il Ministro della giustizia comunichino alle competenti Commissioni Parlamentari lo stato di attuazione dei programmi regionali degli investimenti e delle attività volte al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, e in particolare il grado di effettiva presa in carico dei malati da parte dei dipartimenti di salute mentale e del conseguente avvio dei programmi di cura e di reinserimento sociale.
  Il successivo comma 9, prevede l'intervento del Governo, in via sostitutiva, in caso di mancata presentazione da parte delle Regioni dello specifico programma, ovvero di mancato rispetto del termine di completamento del programma.
  In adempimento del citato comma 8-bis, il Ministro della salute ed il Ministro della giustizia hanno presentato alle competenti Commissioni Parlamentari due Relazioni – la prima il 30 novembre 2013 e l'altra il 30 settembre 2014 – sullo stato di attuazione dei programmi regionali per la realizzazione e la riconversione delle strutture destinate ad accogliere le persone sottoposte alle misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia, oltre che per la predisposizione dei progetti terapeutico-riabilitativi.
  Tutte le Regioni hanno presentato, entro il 15 maggio 2013 (termine previsto dalla normativa), il programma specifico di utilizzo delle risorse, di cui al decreto interministeriale 28 dicembre 2012, tranne la Regione Veneto e la Regione Sicilia.
  I relativi decreti di approvazione dei programmi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale tra l'ottobre 2013 e il mese di gennaio 2014.
  La Regione Veneto non ha tempestivamente adempiuto all'obbligo previsto dalla legge, ed in data 11 ottobre 2013 a norma di legge è stata avviata dal Ministro della salute la procedura di commissariamento, ed il programma di utilizzo delle risorse, inoltrato dalla Regione Veneto in data 28 novembre 2013, è stato inoltre valutato carente dei necessari requisiti per l'approvazione.
  Ciò premesso, come emerge anche dalla Relazione al Parlamento presentata dai Ministri della salute e della giustizia, in data 30 settembre 2014, la Regione Veneto, nel mese di aprile 2014, ha definito il programma già presentato, soltanto per la parte relativa alla realizzazione delle Residenze per l'Esecuzione della Misura di Sicurezza Sanitaria (REMS), avendo accantonato una quota per il potenziamento dei servizi territoriali psichiatrici regionali a supporto del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
  La Regione Veneto ha trasmesso, in data 15 aprile 2014, copia della Delibera di Giunta Regionale n. 497 del 4 aprile 2014, con la quale veniva approvato, integrandolo, il programma regionale per il superamento degli OPG, e a tal fine si prevedeva la edificazione di una struttura definita REMS – Residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza –, a valenza sanitaria, con due moduli di 20 posti letto ciascuno, e con sola vigilanza perimetrale, presso il Comune di Nogara nell'area adiacente all'ex Ospedale Stellini, con l'utilizzo dei fondi in conto capitale all'uopo ripartiti fra le Regioni (circa 11.500.000 euro per la Regione Veneto).
  Si precisa che i fondi richiamati in premessa nell'interrogazione sono quelli di parte corrente (38 milioni per il 2012 e 55 milioni per il 2013, assegnati con delibere CIPE), i cui programmi di utilizzo da parte delle Regioni sono stati progressivamente inviati, non essendoci un termine perentorio, ed essendo la destinazione, in linea di massima, legata al funzionamento delle citate REMS e alla formazione degli operatori.
  Ogni programma valutato positivamente, sotto l'aspetto della congruità con i requisiti richiesti per ospitare i pazienti dimessi dagli ex ospedali psichiatrici, è stato inviato al Ministero dell'economia e delle finanze per il concerto che, com’è noto, consente il trasferimento effettivo dei fondi assegnati a ciascuna Regione.
  Va anche detto, che le indicazioni concernenti le dimissioni di tutti coloro che, già internati in OPG, possono invece proseguire il proprio percorso in ambiente esterno ed in carico alle strutture competenti per territorio, si stanno progressivamente attuando dalle Regioni.
  Prosegue, infatti, la dimissione con presa in carico da parte dei servizi territoriali della regione di provenienza della persona, che può essere dimessa. Ciò ha comportato la riduzione del numero di persone ancora in OPG – nell'arco degli ultimi anni è sceso con ritmo costante –.
  A solo titolo informativo. Vi comunico che dal mese di ottobre 2014 è attivo l'Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG, istituito con decreto del Ministro della salute del 26 giugno 2014, con il compito di esercitare funzioni di monitoraggio e coordinamento delle iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento di tali strutture, che seguo personalmente.
  Tale Organismo è composto da rappresentanti dei Ministeri della salute e della giustizia, delle Regioni e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano.
  Nel merito delle specifiche questioni sottoposte, si precisa quanto segue.
  Per gli aspetti di rilievo locale, la Regione Veneto ha inteso precisare di non essere stata in effetti commissariata, in quanto la Giunta Regionale del Veneto ha approvato il Programma regionale per la realizzazione della struttura sanitaria extra-ospedaliera per il superamento degli OPG con DGR n. 2064 del 19 novembre 2013, successivamente integrata con DGR n. 497 del 4 aprile 2014. I suddetti provvedimenti di Giunta sono stati trasmessi al Ministero della salute con note del 28 novembre 2013, e del 15 aprile 2014.
  Successivamente, con nota del 30 giugno 2014, a seguito delle novità introdotte dalla legge 31 maggio 2014, n. 81, è stato confermato al Ministero della salute il Programma regionale per la realizzazione della struttura sanitaria extra-ospedaliera per il superamento degli OPG.
  Inoltre, con DGR n. 565 del 3 marzo 2013, la Giunta Regionale ha approvato il Programma assistenziale per l'assunzione in deroga del personale qualificato, da dedicare ai percorsi terapeutico-riabilitativi finalizzati al recupero e reinserimento sociale dei pazienti internati provenienti dagli OPG, aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, con DGR n. 527 del 15 aprile 2014. I suddetti provvedimenti di Giunta sono stati trasmessi al Ministero della salute con note del 22 maggio 2013 e del 12 maggio 2014.
  Per quanto concerne il finanziamento a regime delle strutture in oggetto, la Regione ha richiamato quanto riportato nell'Allegato A della DGR n. 2064, del 19 novembre 2013: «Il costo complessivo per l'assistenza sanitaria delle persone che saranno inserite nella struttura sanitaria extra-ospedaliera oggetto del presente programma è stimabile in almeno euro 200,00 al giorno, ossia in euro 73.000,00 all'anno, per un totale di circa euro 2.920.000,00.
  Il finanziamento del suddetto costo ricadrà prevalentemente sulla quota delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale destinate agli OPG, attualmente ripartite tra le sole Regioni sede di OPG, che saranno assegnate alla Regione Veneto e stimabili in circa euro 2.608.000,00. Eventuali oneri aggiuntivi saranno a carico del Bilancio Regionale».
  Per quanto riguarda la realizzazione della struttura in oggetto, la Regione Veneto ha precisato quanto segue:
   1) «Il progetto relativo alle REMS della Regione del Veneto si configura come studio di fattibilità che individua le caratteristiche e i costi di un modello teorico di queste strutture, in perfetta aderenza con quanto prescritto dalla normativa che definisce i procedimenti per la realizzazione delle opere pubbliche.
   2) Le fasi successive, (progetto preliminare, progetto definitivo ed esecutivo), si possono sviluppare solo ed esclusivamente con l'ammissione al finanziamento della fattibilità da parte del Ministero della salute, presso l'area che successivamente allo studio di fattibilità la Giunta Regionale ha individuato nell'ex Ospedale Stellini di Nogara, di proprietà dell'Azienda ULSS n. 21.
   3) Lo studio di fattibilità affronta delicate questioni tecniche, in quanto le REMS sono state classificate a tutti gli effetti come Ospedali. Le normative tecniche vigenti sono riferite a pazienti che una volta curati vengono dimessi in tempi brevi, contrariamente a quanto accade per gli ospiti delle REMS; ma la produzione tecnica non considera gli effetti di pericolosità che gli obblighi di agibilità dell'edificio Ospedaliero possono comportare: il solo esempio di controllo di gas medicinali e delle alimentazioni elettriche, pensate per normali pazienti possono determinare potenziali elementi di pericolo alla vita stessa degli ospiti. Il modello tiene conto dell'inserimento ambientale dei volumi, rendendoli coerenti con il necessario sistema di controllo.
   4) L'individuazione, da parte della Giunta Regionale, del Complesso di Nogara, è avvenuta tenendo conto delle disponibilità che i territori hanno offerto alla stessa Giunta Regionale, considerando la disponibilità complessiva di un'immobile con un'area di circa 10.000 metri quadri, da organizzare sotto il profilo ambientale a servizio degli ospiti.
   5) Quando sarà concesso il finanziamento, si procederà con lo sviluppo del progetto preliminare, tenendo conto dello stato di consistenza, della qualità degli edifici esistenti del complesso dell'ex Ospedale Stellini, della loro capacità di rispondere alle norme tecniche previste per gli Ospedali, dall'adeguamento sismico all'antincendio, per passare alla parte elettrica, alla termotecnica dei gas medicinali, e così via.

  Le indicazioni dello studio di fattibilità hanno lo scopo di mettere al centro l'ospite con le sue esigenze e la sua sicurezza, la quale per legge è definita utilizzando lo standard previsto per gli Ospedali.
  Qualora gli strumenti di progettazione successivi al finanziamento confermino che gli edifici esistenti possono essere riutilizzati e che l'ambiente permetta il recupero di aree verdi ed attrezzate, nel rispetto della sicurezza pubblica, ciò diventerà l'elemento qualitativo del futuro progetto esecutivo».
  Da ultimo, colgo l'occasione per anticipare che nei lavori dell'Organismo di coordinamento, che sopra ho citato, al fine di garantire la presa in carico dei soggetti e il termine prescritto dalla norma, si stanno valutando anche ipotesi finalizzate a prevedere – fatte salve le misure e i requisiti di sicurezza – l'utilizzo di strutture sanitarie già esistenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

stabilimento penitenziario

Veneto

reinserimento sociale

servizio sanitario

detenuto

istituto ospedaliero