ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2014

SOLLECITO IL 14/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02538
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   FREGOLENT. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il plesso ospedaliero Gradenigo di Torino è stato inaugurato nel 1900; nato come centro di eccellenza per lo studio e la cura delle patologie otorinolaringoiatriche anche per i cittadini non abbienti, è stato successivamente ampliato e gestito dalle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli;
   l'ospedale è attualmente di proprietà della «Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo»;
   nel 1985, con la legge regionale numero 59 del 3 maggio, l'Ospedale, pur mantenendo le caratteristiche di ente privato, ottiene il riconoscimento di presidio sanitario della regione Piemonte, in quanto dipendente da un istituzione non avente fini di lucro pur mantenendo una organizzazione sanitaria corrispondente a quella degli ospedali pubblici;
   nel 1997 si perfeziona il completamento del percorso di integrazione dell'ospedale con il servizio sanitario nazionale ed ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo del 30 dicembre 1992 numero 502, viene riconosciuta dal Ministero della sanità anche l'equipollenza dei titoli e dei servizi prestati dal personale dipendente del presidio ai titoli e servizi acquisiti dal personale dipendente del Servizio sanitario nazionale (anche ai fini dei concorsi e della mobilità);
   nell'anno 2000 viene inaugurato un ulteriore settore che ha ampliato gli spazi ospedalieri di circa il 60 per cento;
   grazie alla concessione del terreno da parte del Comune di Torino per 99 anni, l'ospedale è oggi dotato di circa posti letto 200, distribuiti fra i reparti di «Otorinolaringoiatria», «Chirurgia Generale», «Medicina Interna», «Oncologia», «Fisioterapia e Riabilitazione», «Urologia», «Ortopedia», «Oculistica», «Gastroenterologia», con l'assistenza di numerosi specialità e servizi («Anestesia e Terapia antalgica», «Radiologia con Tac ed Rmn», «Laboratorio analisi», «Istopatologia», «Medicina legale», «Medicina del Lavoro», «Cardiologia», «Neurologia», «Pneumologia», «Endocrinologia», «Dermoncologia», «Endoscopia Digestiva»): una serie di reparti in grado di fornire una ampia e qualificata offerta al paziente per prestazioni ambulatoriali o in regime di ricovero a carico del Ssn;
   il plesso ospedaliero Gradenigo è anche dotato di un «pronto soccorso» con posti letto per osservazione breve e terapia intensiva;
   l'ospedale è poi da molti anni convenzionato con l'Università di Torino per la formazione medica e infermieristica;
   la struttura di Gradenigo è definita dalla regione Piemonte «ospedale cardine, accreditato come presidio pubblico in fascia A, terzo polo oncologico in Piemonte», ed è una «eccellenza regionale per la cura dei tumori del colon, insufficienza cardiaca e artroscopia di ginocchio»;
   sia nel corso del 2012 che del 2013, l'ospedale ha effettuato oltre 10.000 ricoveri e 45.000 passaggi al pronto soccorso, nonostante le difficoltà finanziarie causate dai pagamenti tardivi del servizio sanitario nazionale e dalla riduzione dei rimborsi dei costi unitari per prestazione;
   in questi ultimi mesi sono emerse notizie di stampa che hanno ventilato una possibile vendita a terzi del presidio ospedaliero: a causa di una difficile situazione finanziaria, in seguito ai tagli dei finanziari della regione, la proprietà vorrebbe infatti cedere la struttura. L'ospedale fin dal 2011 dichiarava infatti una grave difficoltà economica dovuta ai tagli importanti dei finanziamenti da parte della regione Piemonte e dai ritardi nella loro erogazione. Una notizia che ha conseguentemente allarmato i pazienti, la cittadinanza locale, gli enti territoriali, le associazioni sindacali ed i dipendenti circa le conseguenze che tale cessione potrebbe avere nella continuità e qualità dei servizi e delle prestazioni e nella stabilità dei livelli occupazionali;
   le associazioni sindacali hanno infatti dichiarato ha mezzo stampa che «la vendita da ente no-profit a una società privata potrebbe voler dire perdere lo status di presidio pubblico. Ciò comporterebbe la chiusura del Pronto Soccorso e di servizi quali radiologia, laboratorio analisi, ambulatori»;
   contro la vendita dell'ospedale di Gradenigo si sono svolte manifestazioni, sit in di protesta e si è costituito anche un comitato spontaneo di cittadini;
   «fino all'ultimo minuto di governo, la Giunta garantisce la necessaria attenzione per evitare problemi ai servizi erogati» dall'ospedale Gradenigo di Torino: è quanto ha assicurato il 21 marzo scorso durante il dibattito consiliare l'assessore alla sanità della regione Piemonte; «siamo in attesa – ha aggiunto – del parere del ministero sugli aspetti legali di interconnessione con le normative nazionali e comunitarie in relazione a una possibile vendita del presidio a soggetti non più no-profit» –:
   quali riscontri abbia dato o intenda dare il Ministro con riferimento alla questione posta dalla regione Piemonte anche a garanzia del diritto alla salute dei cittadini piemontesi. (5-02538)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TORINO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

Piemonte

medicina

istruzione medica

malattia

istituto ospedaliero

pronto soccorso

diritto alla salute