ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02534

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/04/2014
Stato iter:
03/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/04/2014
Resoconto DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2014
Resoconto DEGANI BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/04/2014
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/04/2014

SVOLTO IL 03/04/2014

CONCLUSO IL 03/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02534
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   DE ROSA, VACCA, COLLETTI, DEL GROSSO, TERZONI, BUSTO, DAGA, MANNINO, MICILLO, SEGONI, ZOLEZZI, BARONI, CECCONI, DALL'OSSO, DI VITA, SILVIA GIORDANO, GRILLO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel 2007 è stata scoperta una discarica abusiva in località Bussi nelle vicinanze della confluenza del fiume Tirino con il fiume Aterno-Pescara ove è stata rinvenuta una cospicua quantità di materiale altamente inquinante;
   con la nota del 10 maggio 2007 della regione Abruzzo è stata rappresentata, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, l'urgenza e l'indifferibilità degli interventi di messa in sicurezza e bonifica della discarica abusiva rinvenuta in località Bussi;
   il decreto ministeriale 29 maggio 2008 istituisce e perimetra il sito di bonifica di interesse nazionale in località «Bussi sul Tirino»;
   il decreto-legge n. 225 del 2010 prevede che il commissario delegato Goio provveda, entro il 30 giugno 2011, ad avviare la bonifica del sito d'interesse nazionale di «Bussi sul Tirino»;
   lo stesso decreto prevede un primo stanziamento di 50 milioni di euro per gli anni 2011-2013;
   a quasi 7 anni, e nonostante la presenza di un commissario delegato, i lavori di bonifica di fatto non sono partiti;
   i ritardi alla messa in sicurezza del sito inquinato continuano a produrre effetti nocivi alla natura e alle popolazioni a valle di Bussi;
   dalla relazione dell'Istituto superiore della sanità divulgata nei giorni scorsi si evince che per 50 anni i rifiuti tossici hanno rilasciato nelle falde idriche molteplici sostanze pericolose per la salute, con fenomeni che hanno dato luogo a presenza, anche in concentrazioni rilevanti, di composti chimici di accertata o sospetta attività cancerogena nell'uomo e/o nell'animale;
   a partire dagli anni ottanta, il Campo Pozzi Sant'Angelo, almeno per oltre due decenni ha contribuito a trasferire le sostanze inquinanti dall'acqua di falda nella rete dell'acquedotto Giardino distribuendo acqua in un vastissimo territorio e per circa 700.000 consumatori (la metà degli abitanti dell'Abruzzo);
   secondo il Corpo forestale dello Stato, per decenni la discarica di Bussi sarebbe stata destinata a smaltire illegalmente oltre centomila tonnellate di scarti di lavorazione chimiche ed industriali quali: il cloroformio, il tetracloruro di carbonio, l'esacloroetano, il tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli pesanti, tanto da essere stata definita una delle più grandi discariche nascoste di sostanze tossiche e pericolose mai trovate;
   l'articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, attribuisce al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la competenza sulla procedura di bonifica, conferendo al medesimo Ministero i poteri sostitutivi in caso di inadempienza o mancata individuazione dei soggetti responsabili;
   in relazione alle caratteristiche degli inquinanti rilevati e al prolungato periodo di contaminazione, si configura un pericolo concreto per la salute umana, e anche attualmente non si conoscono gli effetti sulla catena alimentare e sul territorio di una così lunga azione inquinante –:
   quale sia la situazione attuale del sito della discarica abusiva di Bussi sul Tirino, con particolare riferimento alle ragioni per le quali vi sia un così grande ritardo nell'avvio degli interventi di bonifica e alle iniziative che il Ministro intenda prendere per realizzare in tempi rapidi la bonifica integrale del sito d'interesse nazionale, stante la necessità di ulteriori urgenti interventi per tutelare la salute della popolazione circostante e la qualità delle matrici naturali interessate dalla discarica abusiva. (5-02534)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02534

  I problemi ambientali del sito di Bussi sul Tirino (Pescara), oggetto del question time presentato dall'On. De Rosa ed altri, hanno assunto rilievo nazionale nel 2006 con la nomina del Commissario Delegato per la realizzazione degli interventi urgenti necessari per il superamento della situazione di emergenza socio-economica-ambientale determinata in quell'area e nell'asta fluviale del bacino del fiume Aterno.
  Nel 2008 l'area industriale di Bussi e le aree limitrofe interessate dallo smaltimento di residui industriali sono state incluse nel Sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino.
  Il Sito è stato perimetrato con decreto ministeriale del 29 maggio 2008 e, oltre all'area industriale di Bussi, comprende anche molte altre aree limitrofe, compresi siti fluviali e industriali dismessi.
  La fonte primaria di contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle acque di falda è, comunque identificata con l'area produttiva ex Montedison/Ausimont (ora Solvay) e con le aree della discarica «Tremonti», nonché un'area a nord di circa 5 ettari e mezzo dove sono state smaltite illecitamente ingenti quantità di rifiuti.
  Proprio in queste aree si è concentrata l'articolata azione del Ministero e del Commissario Delegato con misure e interventi di tutela della salute e dell'ambiente.
  I primi interventi del Commissario sono stati l'inibizione dall'uso civile delle acque dei pozzi contaminati che, dal 2007 ad oggi, sono ancora disattivati quindi senza alcun rischio di pericolo da quel momento per la popolazione del luogo.
  Per far fronte alla conseguente situazione di emergenza idrica, il Commissario ha approvato la realizzazione di 2 pozzi di captazione nella falda della sorgente Tirino inferiore, e di 5 pozzi in località San Rocco. È stata messa in sicurezza, in attesa degli interventi di bonifica dell'intera area, la Discarica sita in località TreMonti, posta a sud dell'area Ferroviaria.
  Il Commissario delegato, in sostituzione ed in danno alla proprietaria Montedison (oggi Edison), ha messo in sicurezza i rifiuti stoccati. A novembre 2013 sono state avviate le attività di caratterizzazione dell'area, la cui ultimazione era prevista per il 28 febbraio 2014. Tuttavia, gli accertamenti hanno subito rallentamenti per acquisire le autorizzazioni da parte della Procura di Pescara, atteso che l'area è stata poi posta sotto sequestro. Nel contempo sono stati realizzati tutti i sondaggi previsti dal Piano di caratterizzazione e attualmente sono in corso le analisi sui campioni di suolo, rifiuti e acqua di falda.
  Nelle aree interne allo stabilimento chimico ex Montedison/Ausimont, la Solvay, ha realizzato due barriere idrauliche per contenere la diffusione di contaminanti dalle acque di falda sottostanti e un sistema di pozzi spia, per la verifica dell'efficacia delle misure adottate, a valle del confinamento idraulico. Tutti gli esiti delle campagne periodiche di monitoraggio delle acque di falda hanno evidenziato il permanere di superamenti dei limiti normativi delle Concentrazioni Soglia di contaminazione per il parametro Monocloroetilene. Pertanto, sulla base della caratterizzazione integrativa sono state chieste alla Solvay ulteriori attività di messa in sicurezza d'emergenza.
  In particolare, nel mese di gennaio 2013 la Solvay ha informato il Ministero di aver iniziato gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza richiesti e a febbraio ha comunicato di aver in corso di definizione un contratto di acquisto dell'impianto che sostituirà il trattamento acque di falda (TAF) esistente.
  Nelle aree esterne allo stabilimento Solvay, site a monte dello stesso, sono ubicate le discariche 2A e 2B, la prima per rifiuti inerti, di circa 12.000 mq e la seconda per rifiuti speciali industriali, di circa 8.000 mq. Entrambe risultano prive di qualsiasi opera di copertura e di messa in sicurezza, in cui sono stati smaltiti rifiuti diversi da quelli autorizzati, nonché la discarica abusiva sita in prossimità delle discariche autorizzate, a monte dello stabilimento, occupante un'area di circa 35.000 mq in cui i rifiuti sono stati abbancati direttamente sul suolo, senza alcun sistema di impermeabilizzazione, contenimento o copertura, e risultano oggi commisti, con il terreno.
  Il Ministero ha chiesto alla Solvay di adottare le necessarie misure di prevenzione/messa in sicurezza.
  La Società ha, quindi, presentato un progetto di prevenzione/messa in sicurezza d'emergenza di dette discariche, successivamente sequestrate dalla Procura della Repubblica di Pescara il 5 febbraio 2014.
  Limitatamente alle risorse, il Ministero dell'Ambiente ha stanziato per tale sito tre milioni di euro, già trasferiti alla Regione Abruzzo.
  Tali somme, oltre ai 100.000,00 euro stanziate dalla Regione Abruzzo, sono state destinate con Accordo di Programma alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica delle aree comprese nel Sito di Interesse Nazionale «Bussi sul Tirino», sottoscritto il 28 febbraio 2011 tra il Ministero dell'Ambiente, la Regione Abruzzo la Provincia di Chieti, la Provincia di Pescara ed i Comuni di: Alanno, Bolognano, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Chieti, Manoppello, Popoli, Rosciano, Scafa, Tocco da Casauria, Torre dè Passeri.
  Le attività oggetto del citato Accordo di Programma, ad oggi, risultano sospese in quanto è in corso la rimodulazione dell'Accordo.
  La Regione Abruzzo ha formulato una proposta di rimodulazione in particolare sul comune di Bolognano.
  Ad oggi, la suddetta proposta è in corso di istruttoria presso la competente Divisione tecnica del Dicastero.
  Si rammenta che dal 2006 pende presso il Tribunale di Pescara il procedimento penale n. 12/06 R.G.N.R. per il grave ed esteso inquinamento determinato al suolo, al sottosuolo e alle acque di falda, dalle attività svolte dalle società del gruppo Montedison (oggi Edison) e il Ministero dell'Ambiente si è costituito parte civile per il risarcimento del danno ambientale. Per la compiuta valutazione dei danni, sono stati nominati alcuni consulenti tecnici che forniranno supporto all'Avvocatura dello Stato nelle successive fasi processuali. Nell'ambito di questo procedimento è stata posta sotto sequestro la discarica in località tremonti.
  La Solvay ha presentato un apposito progetto in data 13 marzo 2014, finalizzato ad adottare le necessarie misure di prevenzione/messa in sicurezza del sito.
  Il Ministero si è costituito parte civile per il risarcimento del danno ambientale accertato citando la società Edison, quale responsabile civile. Seguiremo con grande attenzione l'evolversi della vicenda e non mancheremo di intervenire prontamente e con fermezza laddove occorra per riportare alla normalità le attuali condizioni di degrado ambientale e sanitario conseguente.
  Il Ministero dell'Ambiente ha, inoltre, diffidato la società Edison a rimuovere tutti i rifiuti depositati in modo incontrollato nelle discariche realizzate in località TreMonti, a ripristinare integralmente lo stato dei luoghi mediante la rimozione delle discariche, a procedere alla bonifica delle matrici ambientali che all'esito della completa rimozione dei rifiuti dovessero risultare contaminate.
  Il provvedimento è impugnato innanzi al TAR di Pescara e, alla luce di quanto evidenziato, oggi, questo Ministero è impegnato, da una parte, nella verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione adottate e nell'individuazione delle migliori tecniche e delle azioni utili per pervenire alla bonifica e alla messa in sicurezza operativa delle aree contaminate, dall'altra, ha già avviato le procedure per il recupero del danno ambientale.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BUSSI SUL TIRINO,PESCARA - Prov,ABRUZZI

EUROVOC :

discarica abusiva

rischio sanitario

sostanza tossica

deposito dei rifiuti

diritto alla salute

protezione dell'ambiente

protezione del consumatore

inquinamento chimico