ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/03/2014
Stato iter:
26/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2014
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/06/2014
Resoconto ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/03/2014

DISCUSSIONE IL 26/06/2014

SVOLTO IL 26/06/2014

CONCLUSO IL 26/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02463
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   ROSTELLATO, RIZZETTO, CIPRINI, TRIPIEDI, BECHIS, COMINARDI, CHIMIENTI e BALDASSARRE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   l'8 agosto 2013 è stato pubblicato un avviso pubblico tramite il quale si intende attivare 3.000 tirocini per l'inserimento e il reinserimento al lavoro, nonché per favorire l'uscita dalla condizione giovanile «né allo studio, né al lavoro»;
   le risorse disponibili per l'attuazione del suddetto avviso sono quantificate in dieci milioni di euro a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987 e relative al Piano di azione e coesione – priorità giovani –, stanziati con decreto 7 agosto 2013, n. 25 del Ministero dell'economia e delle finanze, registrato dalla Corte dei conti (reg. 4 – foglio 238) in data 23 maggio 2013;
   Italia Lavoro spa è il soggetto che promuove l'attivazione e la gestione dei tirocini per conto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   le 3.000 borse di tirocinio sono ripartite su base tipologica (tirocini «in loco» e «in mobilità») e geografica (4 regioni in obiettivo convergenza);
   l'obiettivo è quello di organizzare i citati tirocini della durata di sei mesi, nelle imprese che aderiranno all'avviso pubblico di «Italia Lavoro spa». I giovani partecipanti riceveranno una borsa mensile di 500 euro per i tirocini che si svolgeranno in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, e di 1.300 euro per quelli che si terranno invece nelle altre regioni;
   per i «Neet» si tratta di un'opportunità per arricchire il curriculum con una esperienza professionale e creare utili contatti professionali per la ricerca del lavoro nel medio periodo; per le aziende si tratta di offrire un'opportunità formativa a un giovane, ma anche un'occasione per valutarne le potenzialità e le competenze;
   in riferimento all'avviso pubblico in parola, con nota informativa del 23 dicembre 2013, Italia Lavoro comunica che «in ragione dell'elevato numero di richieste ad oggi pervenute, tali da esaurire i fondi disponibili, la data di chiusura dell'avviso, originariamente prevista per il 31 dicembre 2014, è anticipata al 30 dicembre 2013»;
   dal sito «click lavoro» si apprende che a tutt'oggi solo 328 giovani sarebbero già in azienda;
   il progetto di far fuoriuscire, almeno temporaneamente, 3.000 giovani laureati dal frustrante status di Neet avrebbe senso solo se i programmati 3.000 tirocini fossero attivati in breve tempo, vista l'intercorrenza dei tempi tra il responso di «Italia Lavoro» e la concreta attivazione dei tirocini;
   tale situazione produce l'aberrante e paradossale effetto di incentivare i giovani a non lavorare o a lavorare in nero per non perdere i requisiti di partecipazione;
   infatti l'articolo 7 del predetto «bando» elenca le cause di interruzione del tirocinio menzionando la perdita dello status di disoccupato/inoccupato, e, non disponendo circa un eventuale percorso formativo contemporaneo al tirocinio, nonché vincolando i tirocinanti solo al rispetto di quanto stabilito dall'articolo 4 del medesimo bando, ai sensi del quale «alla data di candidatura non si deve essere iscritti o frequentare alcun corso di formazione» –:
   quale sia il numero delle domande pervenute, quanti risultino essere i tirocini attivati e di conseguenza quanti ancora in attesa di conferma da parte di «Italia lavoro spa», e quali siano i motivi ostativi per cui il progetto sarebbe ancora parzialmente attivato;
   come mai si parla di uno stanziamento di soli 10 milioni di euro a fronte dei 56 milioni previsti per l'anno 2013 per le borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione (NEET). (5-02463)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02463

  Con riferimento all'interrogazione dell'onorevole Rostellato, concernente i tirocini formativi in azienda realizzati nell'ambito del programma «Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale» (AMVA) promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed attuato da Italia Lavoro, preliminarmente faccio presente che l'iniziativa è nata per offrire un'opportunità a quei giovani che non svolgono un'attività lavorativa, né sono impegnati in un percorso scolastico o formativo (i cosiddetti NEET) e che, pertanto, rappresentano un preoccupante fenomeno del mercato del lavoro, a livello italiano ed europeo.
  L'obiettivo dell'intervento è quello di riavvicinare questi giovani al mondo del lavoro, offrendo un percorso di tirocinio che consenta loro di arricchire il curriculum attraverso un'esperienza professionale in azienda, lavorando a fianco di dipendenti esperti e sotto la supervisione di un tutor.
  Il programma si rivolge a giovani residenti nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – dove la percentuale di NEET è notevolmente più alta rispetto alla media nazionale – che sono in possesso di una laurea in quegli ambiti disciplinari che comportano particolari difficoltà per l'inserimento nel mercato del lavoro (cosiddette «lauree deboli») e hanno un'età compresa tra i 24 e i 35 anni non compiuti.
  In particolare, i giovani saranno supportati nell'inserimento in azienda, al fine di realizzare un tirocinio della durata di 6 mesi, attraverso l'erogazione di una borsa del valore di 500 euro mensili per i tirocini che si svolgeranno all'interno di aziende aventi sede nelle predette regioni e di 1.300 euro per quelli che si svolgeranno nelle altre regioni del Paese.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nell'ambito del quadro di priorità fissato dal Piano Azione Coesione e in linea con l'azione intrapresa dalla Commissione Europea con la Youth Opportunities Iniziative, ha destinato a tale programma 10 milioni di euro a valere sul Fondo di Rotazione – finanziato con decreto del Ministero dell'economia e finanze n. 25 del 23 aprile 2013.
  Per quanto concerne, invece, la dotazione finanziaria di 56 milioni di euro, richiamata nel presente atto parlamentare, si precisa che essa rappresenta una quota parte di un intervento diverso e più ampio di 168 milioni di euro previsto dal comma 1, lettera c), dell'articolo 3 del decreto-legge n. 76 del 2013. Tale intervento, infatti, è rivolto ai giovani NEET tout court e le relative risorse sono ripartite alla regioni interessate per interventi complementari all'attuazione della cosiddetta Garanzia Giovani. Tali somme, dunque, non rappresentano la fonte di finanziamento dell'intervento NEET AMVA affidato ad Italia lavoro e i cui destinatari, come già detto, sono esclusivamente i cosiddetti NEET con lauree deboli.
  Faccio presente, altresì, che il Ministero che rappresento ha condiviso i contenuti e le modalità di attuazione di tale intervento con le Regioni ed ha affidato l'ideazione e la realizzazione dell'intervento ad Italia Lavoro.
  L'iniziativa ha suscitato sin da subito un notevole interesse: sono state infatti più di 37.000 le iscrizioni effettuate dai giovani attraverso il portale www.cliclavoro.it, mentre sono state quasi 9.000 le aziende iscritte, per una disponibilità complessiva di 12.000 percorsi di tirocinio.
  Per quanto riguarda il secondo step della procedura, ovvero l'invio di una specifica domanda mediante posta elettronica certificata, Italia Lavoro ha reso noto che, nel periodo settembre-dicembre 2013, sono state inviate dai giovani e dalle aziende circa 20.000 domande.
  Di queste ventimila domande, circa 11.000 hanno proseguito il proprio iter mentre le restanti sono state escluse dalla procedura trattandosi di invii doppi, spam, domande di aziende sprovviste della corrispondente domanda del tirocinante e viceversa.
  Nonostante il notevole lavoro di selezione condotto da Italia Lavoro, le domande potenzialmente accoglibili – circa 5.200 – superano di circa il 70 per cento il numero massimo di percorsi disponibili (3.000). Si è deciso, pertanto, di chiudere anticipatamente la procedura, anche al fine di evitare la creazione di inutili aspettative.
  Voglio precisare, inoltre, che all'esito dell'ulteriore istruttoria svolta nei con fronti delle predette 5.200 domande, Italia Lavoro ne ha ritenuto valide circa 2.800. A tal proposito, la stessa Italia Lavoro ha reso noto che i criteri utilizzati in questo complesso lavoro istruttorio sono stati improntati alla trasparenza, imparzialità e qualità – in termini di effettiva rispondenza dei candidati (aziende o giovani) al target dell'iniziativa.
  D'altro canto i motivi principali che hanno condotto Italia Lavoro a ritenere non ammissibili circa 2.400 candidature sono da ricondurre alla carenza di documentazione prodotta nonché alla mancanza di requisiti prescritti nell'avviso pubblico.
  Italia Lavoro ha inoltre comunicato che alla data del 18 giugno scorso risultano attivati circa 1.700 tirocini e che entro il prossimo 30 giugno saranno completate tutte le pratiche necessarie all'attivazione di altri 500 tirocini, con l'obiettivo di raggiungere così un numero complessivo di circa 2.300 tirocini.
  Per quanto concerne le rimanenti 500 domande dichiarate ammissibili, Italia Lavoro ha comunicato che la loro mancata attivazione è attribuibile o alla rinunce da parte delle aziende o degli aspiranti tirocinanti ovvero agli esiti di controlli ulteriori, effettuati in loco da Italia Lavoro. Nello specifico, tali controlli hanno evidenziato condizioni di sicurezza non idonee o l'esistenza di situazioni professionali degli aspiranti tirocinanti non coerenti con la natura di un tirocinio (ad esempio rapporti di lavoro pregressi con l'azienda presso cui il tirocinio avrebbe dovuto svolgersi).
  Da ultimo, rendo noto che dei 2.300 tirocini che saranno definitivamente avviati entro il 30 giugno, circa 300 saranno svolti in aziende collocate al di fuori della regione di residenza dei giovani (Sicilia, Puglia, Campania e Calabria), altri 1.000 circa si svolgeranno in Sicilia. 350 in Calabria ed altrettanti in Campania e, infine, 300 in Puglia.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1987 0183

EUROVOC :

esperienza professionale

finanziamento

tirocinio professionale

giovane