ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02234

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 180 del 26/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/02/2014
Stato iter:
10/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 10/07/2014
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2014

DISCUSSIONE IL 10/07/2014

SVOLTO IL 10/07/2014

CONCLUSO IL 10/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02234
presentato da
FIANO Emanuele
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2014, seduta n. 180

   FIANO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nel 1989 l'autotrasportatore Carlo Massone residente in frazione Crebini 37 – Castelletto d'Orba (Alessandria) acquistò un camion usato tipo Fiat 170/35 B targato AL 359341, ribaltabile su tre lati con gru e piattaforma aerea a due posti, pagandolo oltre 100 milioni;
   come da attestazione rilasciata dal concessionario Iveco Plura spa di Ovada (Alessandria), il mezzo in questione risultava regolarmente collaudato in tutte le sue parti, completo di attestazioni rilasciate dalla motorizzazione e dall'Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) e pertanto pronto per essere utilizzato su strada;
   il signor Carlo Massone, prima di utilizzare il mezzo in questione, richiese ed ottenne dalla motorizzazione e dalla USL di Alessandria una verifica preventiva straordinaria che, in seguito, diede esito negativo, e cioè si rivelò che il mezzo presentava una serie di anomalie tecniche e strumentali tali da renderlo inutilizzabile, in totale contrasto con le norme di prevenzione e di sicurezza sul lavoro;
   a seguito di ciò, il signor Carlo Massone non solo fu costretto a rinunciare al camion appena acquistato, ma venne altresì indagato – gli fu attribuita la responsabilità di averlo manomesso e modificato – e successivamente assolto, avendo dimostrato di non aver mai impiegato il mezzo per alcun lavoro e di non averlo mai ritirato dalla concessionaria se non il giorno prefissato per la revisione straordinaria;
   dai documenti in possesso del signor Massone risulterebbe che la data di emissione della fattura quietanzata rilasciata dalla ditta Iveco Plura spa – 7 settembre 1989 – è in netta e curiosa contraddizione con quella citata nella notifica rilasciata (a richiesta del signor Massone, proprietario del mezzo) dal compartimento della polizia stradale, sezione di Alessandria, secondo cui «Visti gli atti d'ufficio si dichiara che la carta di circolazione relativa all'autocarro targato AL 359341 è gravata dal decreto di sequestro n. 616/88/A emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Bergamo il 14 marzo 1988 e che in ordine alla stessa sono in corso ricerche da parte di questo ufficio al fine di rintracciarla e sequestrarla» (Alessandria, 3 maggio 1990, n. 326, rep. 240 PG);
   successivamente, il medesimo compartimento della polizia stradale, sezione di Alessandria, rispondeva alla procura della Repubblica presso la pretura circondariale di Alessandria – in ordine alla denuncia sporta dal signor Massone – «Fa seguito alla denuncia sporta da Massone Carlo, in atti generalizzato, trasmessa con nota prot. n. del 4 maggio 1990 in ordine alla quale si sciolgono parte delle riserve espresse. Si comunica che negli elenchi forniti dalla motorizzazione civile e dei trasporti in concessione di Cuneo, relativi ai collaudi effettuati negli anni 1989-1990 presso la ditta Delia, non c’è traccia di quello afferente al certificato di approvazione rilasciato per l'autocarro targato AL 359341» (Alessandria, 16 giugno 1990, n. 600, rep. 240 PG);
   lo stesso Massone Carlo chiedeva e otteneva, successivamente, una relazione tecnica circa la causa Massone-Plura spa in merito all'udienza del 23 marzo 1995 con lo scopo di chiarire i punti elencati nelle «deduzioni istruttorie»; nella conclusioni della relazione si ravvisavano da un lato uno «stato di degrado tecnico» del mezzo e la sussistenza di «una serie di inadempienze contrattuali» definite «elementi sconcertanti»; e dall'altro, si rilevava l'assoluta estraneità del signor Massone all'utilizzo dell'automezzo in oggetto, come sentenziato anche dalla procura di Tortona il 16 settembre 1993;
   quanto sopra esposto ha prodotto ripercussioni gravissime alle economie della ditta del signor Carlo Massone, al punto da indurlo – pur di non rimanere senza lavoro e con un mezzo sequestrato ed improduttivo – ad acquistarne altri, con il medesimo triste e scandaloso risultato;
   ad oggi il signor Carlo Massone, pur avendo interpellato parlamentari e Ministri ed aver interessato anche la procura della Repubblica di Genova poiché nessuna risposta o indennizzo sono pervenuti dalle autorità di Alessandria e comunque da tutte quelle interessate nella vicenda, è ancora in attesa che si faccia chiarezza e che la sua pratica approdi a giusta conclusione;
   da più di dieci anni lo stesso Carlo Massone sta combattendo una battaglia di sensibilizzazione volta a far emergere la verità sul suo personale caso e su fatti di analoga gravità che metterebbero in discussione l'intero apparato preposto alla certificazione di idoneità ad operare dei mezzi industriali coinvolgendo ingegneri e pubblici ufficiali funzionari dello Stato;
   il 9 marzo 1999, nella XIII legislatura, il senatore Bornacin presentò in merito una specifica interpellanza parlamentare, la 2-00767, cui però non fu data risposta, e in data 7 marzo 2007 il senatore Martinat ha ripresentato l'interrogazione n. 4-01468 –:
   se non si reputi opportuno e doveroso attivarsi con estrema urgenza per fare chiarezza su di una vicenda così delicata e di sconcertante gravità, sollecitando il riesame della pratica e verificando, secondo quanto denunciato, la regolarità delle attestazioni rilasciate dalle autorità competenti in ordine ai collaudi di omologazione dei veicoli industriali al fine di verificare responsabilità ed eventuali comportamenti omissivi da parte di pubblici funzionari;
   che cosa intenda fare il Governo per garantire che, in materia di collaudi ed omologazioni di veicoli industriali, venga rispettato scrupolosamente il dettato legislativo e si eviti pertanto che pubblici funzionari rilascino certificati di omologazione e di collaudo su veicoli industriali sulla base di documenti di conformità rilasciati dagli allestitori senza effettuare verifiche tecniche rigorose sui mezzi, come prevede la normativa vigente;
   come si spieghi che veicoli industriali certificati e collaudati al momento dell'acquisto risultino poi, ancor prima di essere utilizzati (come in questo caso e grazie soprattutto alla scrupolosità dell'acquirente), non in regola e che vengano avanzati sospetti solo sull'autotrasportatore, anziché considerare anche le responsabilità delle motorizzazioni civili, dell'Ispesl e dei concessionari;
   se non si reputi doveroso promuovere una verifica per accertare che i funzionari pubblici deputati alla certificazione di collaudo e di omologazione dei veicoli industriali della motorizzazione civile ed Ispesl procedano attenendosi scrupolosamente a quanto previsto dalla legge in materia e non vengano adottati metodi del tutto estranei alla corretta condotta delle ispezioni. (5-02234)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02234

  La vicenda esposta dall'onorevole interrogante, che vede protagonista il signor Carlo Massone, ha origine esattamente venticinque anni fa ed è stata già oggetto nel corso delle precedenti legislature di atti di sindacato ispettivo.
  Infatti, può assumersene quale data di inizio quella dell'11 luglio 1989, data del rilascio, ai sensi dell'articolo 76 del Codice della Strada, del certificato di approvazione n. 02 CN234480, da parte dell'Ufficio provinciale della motorizzazione di Cuneo, per l'autocarro targato AL 359341, allestito con cassone ribaltabile trilaterale e gru dietro cabina.
  Successivamente, in data 4 marzo 1991, il veicolo viene sottoposto, presso l'Ufficio della motorizzazione di Alessandria, a visita di conferma delle caratteristiche costruttive essendo scaduto il certificato tecnico per decorrenza temporale.
  In tale sede vengono rilevati numerosi difetti sicuramente connessi all'inutilizzo del veicolo, nonché l'opportunità di un supplemento di relazione tecnica per la verifica delle mensole del cassone ribaltabile.
  Varrà a questo punto evidenziare, in relazione alle preoccupazioni espresse dall'onorevole interrogante circa le modalità operative degli Uffici periferici del MIT, che la competenza dei collaudatori di detti uffici è esclusivamente limitata all'efficienza del veicolo in ordine di marcia mentre la competenza a valutare l'apparato sollevatore è di altro Ente, l'allora I.S.P.E.S.L. (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro).
  Inoltre, le accuse mosse dal signor Massone, di presunta corrività nello svolgimento delle operazioni di collaudo, riguarderebbero lo stato d'uso della gru non conforme – a dire del denunciante – alle specifiche di salvaguardia degli operatori addetti al carico e scarico.
  Tuttavia, l'ulteriore visita e prova finalizzata ad accertare il ripristino delle carenze rilevate non fu mai effettuata. Per quanto risulta, il Massone ha attivato un contenzioso giudiziale con la Ditta allestitrice del veicolo ottenendo, nel 1999, un risarcimento per i danni subiti.
  Mi preme in questa sede ribadire che i competenti Uffici tecnici del MIT adottano, nella operatività quotidiana, le rigorose procedure previste dal Codice della strada e dal relativo Regolamento di esecuzione.
  Devo altresì attestare che l'Amministrazione, ben consapevole della rilevanza delle proprie incombenze istituzionali, esplica anche attività ispettiva presso i suddetti Uffici. Non mancherebbe perciò di assumere le appropriate determinazioni ove dovessero emergere irregolarità comportamentali di funzionari dipendenti.
  Concludo aggiungendo che, con riferimento alla tematica trattata, l'Autorità inquirente non ha mai rilevato motivi di censura a carico dei tecnici che nel tempo hanno operato sul veicolo del signor Massone.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

veicolo industriale

trasportatore

documenti del veicolo

automobile

omologazione

sequestro di beni