ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 176 del 19/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: BATTELLI SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 18/02/2014
Stato iter:
19/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 19/06/2014
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/02/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/06/2014

DISCUSSIONE IL 19/06/2014

SVOLTO IL 19/06/2014

CONCLUSO IL 19/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02191
presentato da
BATTELLI Sergio
testo presentato
Mercoledì 19 febbraio 2014
modificato
Giovedì 19 giugno 2014, seduta n. 249

   BATTELLI, D'UVA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi molte testate giornalistiche, nelle pagine dedicata alla cultura, hanno pubblicato articoli relativi agli aiuti previsti dalla legge a favore del cinema italiano, precisando alcuni titoli destinatari dei finanziamenti statali;
tali aiuti sono costituiti sia dall'erogazione di finanziamenti statali finalizzati alla realizzazione dei film, sia da sgravi fiscali dei costi di produzione, il tax credit, che dal beneficio di uno scudo fiscale per la parte di utili investiti nella produzione e nella distribuzione cinematografica, il tax shelter;
un articolo pubblicato il 9 gennaio 2014 da «La notizia» riporta anche titoli di film che, pur beneficiari di finanziamenti statali, non sono mai arrivati nelle sale;
il decreto ministeriale 8 febbraio 2013 «Modalità tecniche di erogazione e monitoraggio dei contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografiche», all'articolo 6, disciplina le ragioni e le modalità della revoca dei contributi statali erogati;
tra le motivazioni di revoca non viene considerata la mancata realizzazione e/o commercializzazione della pellicola e soprattutto il comma 4 prevede che «Il provvedimento di revoca comporta l'inammissibilità, per i successivi cinque anni, di ogni successiva istanza finalizzata all'ottenimento dei benefici a carico dello Stato, presentata dal destinatario» tacendo riguardo ogni eventuale richiesta di restituzione –:
se siano note le motivazioni per cui i film destinatari degli aiuti non sono ancora presenti nelle sale;
quale sia l'effettivo utilizzo dei fondi finanziati per i film destinatari degli aiuti e non ancora presenti nelle sale;
come intenda intervenire per evitare che i finanziamenti dedicati al cinema possano costituire una sorta di indebito guadagno da parte dei beneficiari;
come intenda intervenire per evitare che tali soggetti beneficino degli sgravi fiscali previsti. (5-02191)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02191

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Battelli, riferendosi ad un articolo di stampa su film beneficiari di finanziamenti statali (diretti od indiretti) che non vengono realizzati o distribuiti in sala chiede notizie in merito ai finanziamenti dedicati al cinema.
  Vorrei riferire, a tale proposito, che i contributi diretti alla produzione, in fase progettuale, sono assegnati alle opere filmiche riconosciute di interesse culturale o spettacolare ai sensi del decreto legislativo n. 28 del 2004, cosiddetta Legge cinema, dalla Commissione per la cinematografia – sezione per il riconoscimento dell'interesse culturale di cui all'articolo 8 del medesimo decreto legislativo n. 28 del 2004.
  Nel 2013 la Commissione per la cinematografia – sezione consultiva per i film (ora in fase di imminente rinnovo) ha deliberato per la produzione di opere filmiche contributi diretti complessivi per euro 22.050.000 (euro 13.800.000 per progetti di film di Lungometraggi ossia di registi già affermati, euro 6.900.000 per progetti di opere prime e seconde, euro 900.000 per cortometraggi, euro 450.000 contributi per lo sviluppo di sceneggiatura).
  Il sostegno diretto alla produzione non è un contributo a fondo perduto ma un prestito agevolato erogato all'impresa di produzione a stati di avanzamento nella realizzazione del film.
  Tale somma viene poi restituita dall'impresa una volta coperti i costi di produzione, tramite una percentuale sugli incassi del film.
  La qualifica di interesse culturale ad un progetto filmico, attribuita dalla Commissione per la Cinematografia, deriva da una procedura altamente selettiva e di tipo concorsuale, con un'attività valutativa di alto profilo.
  Oltre che dalla legge cinema la procedura è regolata da due decreti ministeriali dell'8 febbraio 2013 recanti «Composizione ed attività della Commissione per la cinematografia e valutazione dell'interesse culturale» e «Modalità tecniche di sostegno alla produzione e alla distribuzione cinematografica».
  Tale procedura è cadenzata in tre sessioni annuali che prevedono: una delibera, la graduatoria dei progetti e l'assegnazione di relative risorse ai progetti partecipanti a ciascuna sessione che risultino aver conseguito il punteggio più alto.
  Ogni fase della procedura è gestita in via telematica ed è divulgata sul sito web della Direzione generale per il cinema.
  La legge indica i criteri discrezionali di valutazione del progetto filmico (qualità artistica intesa come valore del soggetto e della sceneggiatura; qualità tecnica intesa come valore delle componenti tecniche e tecnologiche; coerenza delle componenti artistiche e di produzione del progetto filmico intesa come completezza e realizzabilità del progetto produttivo ed anche come piano di distribuzione) o i criteri legati ad automatismi, almeno in parte, come nel caso di valutazione di opere di registi non esordienti.
  La Commissione Cinema – sezione consultiva per i film, oltre a non comportare onere alcuno per lo Stato sarà composta da otto esperti di comprovata esperienza nel settore della cinematografia (sei nominati dal Ministro dei beni delle attività culturali e del turismo e due di nomina regionale).
  Peraltro, con decreto ministeriale del 10 febbraio 2014, sono state previste modalità di valutazione e votazione idonee ad assicurare efficienza, tempestività, imparzialità e trasparenza dell'attività consultiva della Commissione.
  In particolare si dispone esplicitamente che il Presidente di diritto, ossia il Direttore generale del cinema, «non esprime voto in ordine alla qualità artistica delle domande esaminate».
  Quanto ai contributi indiretti ovvero agli sgravi fiscali, vorrei rammentare che il tax credit interno, introdotto con decreto attuativo del 7 maggio 2009 «Disposizioni applicative dei crediti d'imposta concessi alle imprese di produzione cinematografica in relazione alla realizzazione di opere cinematografiche, di cui alla legge n. 244 del 2007» è a favore di tutta la cinematografia nazionale.
  Il tax credit interno è riconosciuto alle imprese del settore cinematografico che producano film nel rispetto dei canoni di «eleggibilità culturale», secondo dei parametri indicati nel suindicato decreto.
  Trattasi di una forma di automatismo agile ed elastica, per accedere al tax credit non occorre che il film sia stato riconosciuto di interesse culturale.
  I benefici fiscali, sono accordati previa istruttoria tecnica della Direzione generale per il cinema che verifica, senza alcuna discrezionalità, se le domande presentate rispettano i parametri richiesti dal decreto attuativo del 7 maggio 2009.
  Le altre agevolazioni fiscali per la cinematografia in tema di produzione e distribuzione di opere filmiche introdotte dalla legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e del decreto ministeriale del 7 maggio 2009 sono:
   il credito d'imposta per le produzioni esecutive in Italia di film stranieri (cosiddetto tax credit estero);
   il credito d'imposta per investimenti da parte di soggetti diversi dai produttori cinematografici (tax credit esterno);
   il credito d'imposta per investimenti nella distribuzione di film di nazionalità italiana, (tax credit distribuzione) ai sensi della legge n. 244 del 2007 e del decreto ministeriale del 21 gennaio 2010.

  Anche queste agevolazioni, al pari del tax credit interno, sono misure automatiche immediate, particolarmente vantaggiose sia sul piano del consolidamento dell'industria cinematografica sia per l'effetto volano sulle entrate fiscali derivato dalle maggiori risorse investite.
  Nel 2013 l'ammontare globale del credito d'imposta concesso per le varie tipologie di tax credit è stato pari a circa 58 milioni di euro.
  Si rappresenta che lo sgravio fiscale è accordato man mano che il film stesso viene realizzato/distribuito e si traduce in uno sgravio fiscale che va dal 10 per cento al 25 per cento al 40 per cento dell'investimento effettuato nella produzione/distribuzione dell'opera cinematografica, a seconda delle tipologia di tax credit utilizzato.
  Alla luce di ciò il rischio della mancata realizzazione e distribuzione del film a fronte degli sgravi fiscali concessi, appare infondata.
  Infine, relativamente al decreto dell'8 febbraio 2013, relativo a «Modalità tecniche di erogazione e monitoraggio dei contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografiche» si rappresenta che ai sensi di tale decreto per ogni lungometraggio di nazionalità italiana realizzato, le imprese di produzione possono chiedere un contributo, calcolato in percentuale secondo una tabella a scaglioni sugli incassi realizzati in sala cinematografica entro dodici mesi dalla prima proiezione in pubblico.
  Previa istruttoria tecnica, che si avvale anche della collaborazione della SIAE, la Direzione generale, in considerazione dei fondi disponibili, emana i provvedimenti di assegnazione e liquidazione dei contributi (20 milioni complessivi nel 2013).
  Appare evidente che se si tratta di contributi non per un progetto di film ma legati al box office di un film già arrivato in sala, il rischio che tale incentivo sia relativo ad un film non realizzato/distribuito è da escludersi in re ipsa.
  Si tratta di un sostegno che serve, per la quasi totalità, ad aiutare l'impresa a ridurre gli oneri del prestito e/o i costi sostenuti nella produzione del film stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

produzione cinematografica

utilizzazione degli aiuti

detrazione fiscale

finanziamento pubblico

incentivo fiscale

distribuzione commerciale