ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 176 del 19/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: MOLEA BRUNO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 18/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02188
presentato da
MOLEA Bruno
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2014, seduta n. 176

   MOLEA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la realizzazione dell'alta velocità, ha consentito all'Italia del versante tirrenico e dell'area del centro-nord di generare in poco tempo un profondo mutamento: si è aperto il mercato a operatori privati, si è determinata una dinamica virtuosa di miglioramento della qualità, efficientamento dei tempi, competizione sulle tariffe, potenziamento dell'offerta;
   in queste aree del Paese l'effetto, in linea con gli standard europei, è che su distanze fino a 800 chilometri il treno è tornato a costituire il vettore principale per la mobilità, dal momento che milioni di persone lo preferiscono stabilmente all'aereo;
   invece, sul versante adriatico, nell'area del centro-sud e del nord est dell'Italia la situazione è ben diversa: nessuna linea ad alta velocità, apparati tecnologici vetusti, materiali rotabili usurati e altamente inquinanti, tratti ancora incredibilmente a binario unico che attraversano zone ad elevato rischio idro-geologico e che potrebbero determinare, come già recentemente accaduto, conseguenze di isolamento totale;
   ovviamente, in queste condizioni infrastrutturali, il mercato resta chiuso a qualsiasi dinamica competitiva, l'offerta tende a dequalificarsi, i tempi di percorrenza sono inaccettabili, le tariffe non sono competitive (paradossalmente anche più elevate rispetto all'alta velocità), il servizio registra da anni una progressiva riduzione;
   in tali zone l'effetto, in stridente contrasto rispetto agli standard e alle direttive europei, è che al treno un'utenza crescente preferisce l'aereo o, addirittura, il trasporto privato su gomma anche per lunghe percorrenze di 1.000 chilometri; inoltre, lo stesso trasporto cargo è fortemente ostacolato dai limiti strutturali della rete;
   questa doppia frattura è insostenibile per due ordini di ragioni: la prima è che nega l'accesso al diritto alla mobilità a milioni di cittadini italiani, generando una sperequazione inaccettabile dal punto di vista sociale, la seconda è che costituisce il più rilevante ostacolo ai processi di sviluppo economico del territorio, non solo per l'economia delle merci, ma anche per la vita delle imprese e per le potenzialità di crescita turistica, fortemente condizionate dall'accessibilità del territorio;
   nell'ambito della programmazione finanziaria pluriennale per il periodo 2014-2020, la Commissione europea ha annunciato, tra le sue proposte di regolamenti per collegare l'Europa, la creazione di un nuovo strumento a livello europeo per finanziare le infrastrutture prioritarie per l'Unione europea (UE) in diversi settori, tra i quali quello dei trasporti;
   in particolare, questo nuovo strumento, denominato «Meccanismo per collegare l'Europa», sosterrà le infrastrutture aventi una dimensione europea e a livello del mercato unico, indirizzando il sostegno dell'Unione europea alle reti prioritarie che devono essere realizzate entro il 2020 e per le quali si giustifica maggiormente un'iniziativa a livello europeo;
   tale strumento disporrà di una dotazione di 50 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di cui saranno assegnati al settore dei trasporti 31,7 miliardi, 10 miliardi dei quali specificamente destinati ad investimenti in infrastrutture collegati ai trasporti ammissibili nell'ambito del fondo di coesione. Assieme al meccanismo per collegare l'Europa, sono stabilite le priorità per il finanziamento europeo delle infrastrutture di trasporto;
    previsione della costituzione, da parte dell'Unione europea, della macroregione adriatico-ionica, appare prioritaria la realizzazione della prosecuzione del corridoio Baltico-Adriatico verso sud lungo la dorsale adriatica, in quanto tale prosecuzione costituisce elemento centrale per il sistema dei collegamenti all'interno della macroregione e per il successo della stessa;
   la realizzazione della linea alta velocità/alta capacità sull'intera dorsale adriatica è indubbiamente riconducibile alla strategia della macroregione adriatico-ionica, la quale rappresenta senz'altro un'opportunità per il nostro Paese di prendere parte a quel grande processo di coesione europeo già avviato con successo in Europa con l'approvazione delle strategie macroregionali del Danubio e del Baltico;
   la dorsale adriatica risulta carente di adeguate infrastrutture ferroviarie ad alta velocità, che colleghino non solo i capoluoghi di provincia di questo versante ma anche tali zone verso le grandi città italiane, diversamente da altre regioni, soprattutto del Nord e della dorsale tirrenica, aventi invece collegamenti ferroviari veloci ed efficienti e già servite da tutti gli operatori del settore in regime di concorrenza;
   i collegamenti del versante adriatico, infatti, sono oggi garantiti solo attraverso treni obsoleti e altamente inquinanti, con livelli di servizio nettamente differenti rispetto ad altre parti d'Italia, che determinano un notevole aumento dei tempi di percorrenza, rispetto alle linee coperte dall'alta velocità;
   tra gli obiettivi prioritari per lo sviluppo del nostro Paese rientra il potenziamento dei trasporti su rotaia, partendo proprio dalle zone che sono ancora collegate attraverso mezzi obsoleti ed altamente inquinanti; la mobilità su ferro risulta infatti essenziale non solo per garantire un servizio ai passeggeri e un celere trasporto di merci, ma soprattutto quale strumento di coesione territoriale, crescita e competitività del Paese che viaggia, di fatto, a due differenti velocità –:
   quali urgenti iniziative intenda adottare per il potenziamento, l'ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria della dorsale adriatica e dei relativi collegamenti con i maggiori capoluoghi di provincia italiani, anche in considerazione della programmazione delle risorse dell'Unione europea per il periodo 2014-2020, nel quadro delle grandi reti transeuropee e dei Fondi strutturali, nonché in vista della prossima approvazione della strategia macroregionale adriatico-ionica, anche perché l'adeguamento dell'infrastruttura ferroviaria lungo il versante adriatico risulta indispensabile per il rilancio di una zona ad alto potenziale economico, oltre che necessario per colmare il gap tra le regioni del litorale adriatico sprovviste della linea ad alta velocità e quelle del litorale tirrenico, in modo da garantire le stesse opportunità, in termini di crescita e competitività, a tutto il territorio nazionale. (5-02188)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MARE ADRIATICO

EUROVOC :

infrastruttura dei trasporti

rete ferroviaria

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

trasporto merci

finanziamento comunitario

liberalizzazione del mercato

Mar Baltico

politica comune dei trasporti