ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01896

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Abbinamenti
Atto 5/01856 abbinato in data 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSSOMANDO ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/01/2014
Stato iter:
11/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2014
Resoconto BERRETTA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 11/02/2014
Resoconto ROSSOMANDO ANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/01/2014

ATTO MODIFICATO IL 20/01/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/02/2014

DISCUSSIONE IL 11/02/2014

SVOLTO IL 11/02/2014

CONCLUSO IL 11/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01896
presentato da
ROSSOMANDO Anna
testo presentato
Giovedì 16 gennaio 2014
modificato
Lunedì 20 gennaio 2014, seduta n. 155

   ROSSOMANDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il 17 dicembre 2013, presso il carcere Lorusso e Cotugno (Ex Vallette) di Torino, un agente di polizia penitenziaria ha esploso colpi d'arma da fuoco rivolti ad un collega, uccidendolo, e in seguito ha usato la stessa pistola verso sé stesso, ferendosi gravemente. L'agente, giunto in ospedale in condizioni disperate, è anch'esso deceduto poco dopo;
   dalle prime indagini e dalle notizie di cronaca emergono alcune ipotesi, ancora da accertare, sulle ragioni che avrebbero scatenato il grave episodio: il timore di un provvedimento disciplinare o un diverbio tra colleghi sui turni natalizi. Non può essere ignorata la difficilissima situazione in cui operano i lavoratori degli istituti di pena e, nel caso di specie, di quello torinese, afflitto da una cronica mancanza di personale e dal sovraffollamento dei detenuti;
   i sindacati piemontesi della polizia penitenziaria Uilpa Penitenziari, Osapp, Sinappe, Fns-Cisl, Ugl Penitenziari, Cnpp e Cgil, che a seguito dei fatti hanno dichiarato lo stato di agitazione chiedendo al direttore del penitenziario un incontro sindacale urgente, denunciano da tempo la grave situazione di tensione, dovuta alle ormai croniche mancanze di risorse umane e materiali;
   l'assetto delle professionalità tutte che operano nelle nostre carceri necessita di essere affrontato come questione che inerisce alle condizioni di lavoro di un comparto importante quale quello delle professioni penitenziarie e allo stesso tempo alla praticabilità degli interventi che si stanno mettendo in campo sul sistema di esecuzione delle pene –:
   quali iniziative urgenti ritenga di porre in essere al fine di dare risposta in tempi celeri alle problematiche che affliggono da tempo le carceri italiane e, in particolare, il carcere Lorusso e Cotugno (Ex Vallette) di Torino, anche al fine di evitare il ripetersi di nuovi episodi drammatici, quali quelli recentemente verificatisi e, in particolare, quale sia lo stato di adeguamento delle piante organiche e degli interventi sull'assetto organizzativo dell'amministrazione penitenziaria centrale e periferica. (5-01896)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-01896

  Nel rispondere alle interrogazioni proposte dagli onorevoli Airaudo, Farina, Lavagno e Sannicandro e dall'onorevole Rossomando – che prendono spunto dal drammatico episodio verificatosi presso la casa circondariale di Torino «Lorusso e Cutugno» il 17 dicembre 2013, le cui motivazioni saranno chiarite all'esito delle indagini in corso – ritengo preliminarmente opportuno ribadire quanto già rilevato in occasione del precedente atto ispettivo richiamato nell'interrogazione dell'onorevole Airaudo.
  Le dotazioni organiche complessive del personale appartenente alle qualifiche dirigenziali non generali ed alle aree funzionali dell'amministrazione penitenziaria hanno subito un notevole ridimensionamento a seguito delle leggi nn. 133 del 2008 e 25 del 2010. La dotazione organica è stata poi rideterminata dal d.p.c.m. 31 gennaio 2012 in complessive 7.076 unità, con una significativa riduzione di 2.378 unità. L'emanazione di tale provvedimento ha comportato un temporaneo sblocco delle assunzioni, consentendo di procedere, nel mese di marzo 2012, all'assunzione di 99 vincitori o idonei di pregressi concorsi relativi a vari profili professionali.
  Altre disposizioni hanno tuttavia previsto riduzioni delle dotazioni organiche a pena del blocco delle assunzioni. Inoltre, il decreto-legge n. 95 del 2012, convertito dalla legge n. 135 del 2012 (c.d. spending review), ha previsto un'ulteriore riduzione delle dotazioni organiche, mantenendo contestualmente il blocco delle assunzioni.
  Per quanto concerne il Corpo di Polizia penitenziaria, a fronte di una dotazione organica ammontante a 45.121 unità di personale distribuiti nei vari ruoli, risultano attualmente in servizio poco più di 39.000 unità.
  Come ricordato dagli interroganti, con il d.p.c.m. 23 settembre 2013 è stata autorizzata l'assunzione di 557 unità di personale, delle quali 320 allievi vice ispettori, 225 allievi agenti che – per espressa previsione normativa – potranno essere assegnati agli istituti penitenziari sul territorio nazionale solo al termine di un periodo di formazione di sei mesi, che ha avuto inizio il 16 dicembre 2013, e 12 unità riammesse in servizio, appartenenti a varie qualifiche del ruolo degli agenti ed assistenti del Corpo di Polizia penitenziaria.
  Il decreto ministeriale 22 marzo 2013 ha disciplinato la nuova distribuzione del personale del Corpo di Polizia penitenziaria presso le sedi territoriali; il decreto prevede, per gli istituti penitenziari per adulti e minori in ambito nazionale, 42.335 unità in tutti i ruoli e, per le rimanenti strutture, 2.786 unità.
  Venendo alle specifiche problematiche dell'istituto di Torino «Lorusso e Cutugno», del quale sono stati di recente nominati sia un nuovo direttore che un nuovo comandante di reparto, il Provveditore regionale per il Piemonte ha proposto, in data 15 novembre 2013, l'attribuzione di una dotazione organica di 1.080 unità, a fronte della quale risultano effettivamente presenti – alla luce dei provvedimenti di distacco in entrata e in uscita – 812 unità; in ordine a tale proposta, si attende il confronto con le organizzazioni sindacali e la successiva ratifica con provvedimento del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.
  La segnalata carenza colpisce maggiormente i ruoli di ispettore e sovrintendente; per quanto riguarda il ruolo degli agenti ed assistenti, risultano in servizio 767 persone (su 870 previste), con una carenza di 103 unità, pari al 12 per cento.
  Tale situazione deficitaria è stata tenuta in considerazione dalla competente Direzione Generale che, in occasione delle procedure di mobilità connesse alla conclusione dei corsi di formazione, pur condizionata dalle criticità del quadro generale sopra descritte, ha assegnato all'istituto penitenziario di Torino 10 agenti donne.
  Si assicura che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, pur dovendo tener conto dell'attuale carenza del personale di Polizia penitenziaria a livello nazionale, valuterà attentamente, in occasione della prossima ripartizione del personale, le peculiari esigenze dell'istituto penitenziario di Torino «Lorusso e Cutugno».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CARCERE DELLE VALLETTE TORINO

EUROVOC :

personale carcerario

penuria di manodopera

stabilimento penitenziario

condizioni di lavoro