ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 150 del 13/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/01/2014
Stato iter:
20/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/03/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 20/03/2014
Resoconto GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/01/2014

DISCUSSIONE IL 20/03/2014

SVOLTO IL 20/03/2014

CONCLUSO IL 20/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01858
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Lunedì 13 gennaio 2014, seduta n. 150

   GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 148 del 2013 concernente il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziano 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, nelle parte riguardante gli interventi di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, prevede una riduzione degli stanziamenti per le associazioni di allevatori per l'attuazione dei Programmi relativi al potenziamento dell'attività di miglioramento genetico del bestiame, la tenuta dei libri genealogici e per la realizzazione e gestione dei centri genetici ed altre strutture Zootecniche di supporto all'attività di miglioramento genetico;
   in particolare, i contributi alle associazioni suddette dovrebbero passare dai 7.531.224 di euro del 2013 ai 1.550.961 di euro nel 2014 con una variazione di –5.980.263 di euro;
   la motivazione apposta in nota al bilancio che si apporta tale diminuzione a parziale compensazione di ulteriori maggiori spese del CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), anche se, a parere dell'interrogante, le funzioni di CRA e associazioni di allevatori non possono essere l'una sostitutiva dell'altra;
   l'Associazione nazionale allevatori bovini italiani da Carne (ANABIC), come segnalato dalla stessa direzione dell'ente, nel 2013 era stata finanziata con circa un milione e mezzo di euro, ma ha preannunciato che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha annunciato un intervento di riduzione delle risorse del 30/40 per cento;
   l'obbiettivo di questa associazione è quello di promuovere e attuare tutte le iniziative finalizzate al miglioramento, alla valorizzazione e alla diffusione delle razze bovine autoctone italiane: marchigiana, chianina, romagnola, maremmana e podolica; ed ha istituito il Libro genealogico nazionale unico delle razze bovine italiane da carne;
   l'associazione partecipa anche a importanti programmi di ricerca e sperimentazione con diverse università italiane e si occupa dell'assistenza tecnica agli operatori stranieri che desiderano interessarsi all'allevamento di razze tipiche italiane;
   l'attività di tenuta dei libri genealogici, dei registri anagrafici e l'effettuazione dei controlli funzionali della produttività del bestiame è strumentale ed indispensabile alla realizzazione della selezione del bestiame e conservazione biodiversità –:
   essendo, secondo l'interrogante inopportuna, o comunque troppo significativa, l'operazione di taglio alle risorse destinate alle associazioni degli allevatori, specie considerando l'importanza che tali enti rivestono nella salvaguardia di specie tipiche italiane e quindi nella conservazione della biodiversità se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative in proposito;
   qualora fosse confermato, essendo eccessivamente drastico il taglio di risorse da un ente come l'ANABIC che, considerato il suo importante ruolo a livello nazionale nell'ambito della tutela delle razze bovine italiane, vede eccessivamente ridotta la propria possibilità di programmare la propria attività nel 2014, quali iniziative intenda assumere in proposito. (5-01858)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01858

  In merito alla diminuzione delle risorse destinate alle associazioni degli allevatori (ANA) ed in particolare all'associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne (ANABIC), ricordo innanzitutto che tali associazioni provvedono, ai sensi della legge 15 gennaio 1991, n. 30, recante la «disciplina della riproduzione animale», alla tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici, nonché allo svolgimento delle valutazioni genetiche dei riproduttori ai fini del miglioramento genetico delle razze o specie di competenza.
  Le ANA sono diciotto di cui sette per bovini da latte o a duplice attitudine, tre per razze bovine da carne, quattro per i cavalli, ed una per ciascuna delle specie ovi-caprini, suini, bufalini e conigli.
  Alcune di queste, laddove previsto dai programmi di selezione, gestiscono i centri genetici per la raccolta di dati su animali allevati in condizioni standard per il calcolo di indici genetici per caratteri non facilmente misurabili in condizioni di campo.
   Attualmente sono operanti 7 centri genetici per i bovini, 2 per i suini, e uno ciascuno per ovi-caprini e conigli e in due casi (cioè per ovini e conigli) si attua presso i centri anche la riproduzione degli animali selezionati.
  Lo svolgimento delle attività predette è sostenuto dai finanziamenti previsti sui capitoli ordinari di bilancio del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali e da ulteriori importi stabiliti annualmente con il rifinanziamento della legge 23 dicembre 1999, n. 499, recante la «razionalizzazione degli interventi nei settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale» e della legge 2 dicembre 1998, n. 423, recante «Interventi strutturali e urgenti nel settore agricolo, agrumicolo e zootecnico».
   Con tali fondi, che hanno subito una riduzione da 22,923 milioni di euro riferiti al 2010 a 6,7 milioni di euro per il corrente anno 2014, si provvede al finanziamento dei programmi presentati dalle singole ANA.
  Per contenere l'impatto della drastica riduzione di disponibilità finanziaria sulle attività da garantire, il Ministero è intervenuto ricorrendo a una razionalizzazione rigorosa dei criteri di allocazione delle risorse e procedendo pertanto a:
   riconoscere, nell'ambito dei programmi presentati, le sole attività strettamente indispensabili (con conseguente blocco dei finanziamenti a mostre, fiere e manifestazioni materiale divulgativo ecc.);
   sviluppare le sinergie tra le associazioni verso l'unificazione dei centri genetici, il ricorso ad esperti multi-razza, la concentrazione di servizi di contabilità e dei servizi informatici;
   implementare l'innovazione tecnologica massimizzando l'uso di internet e la condivisione delle banche dati;
   bloccare il turnover e i rinnovi contrattuali, anche del parco macchine e delle attrezzature tecniche.

  Tuttavia, nella consapevolezza che la mera razionalizzazione delle spese non è sufficiente, si è dato corso ad una radicale riorganizzazione del sistema degli allevatori, procedendo contestualmente all'individuazione di nuove e diverse forme di finanziamento sia nazionali che europee per garantire, nel prossimo futuro, il prosieguo delle attività ANA e ANABIC.
   In particolare è in esame la percorribilità dei seguenti veicoli di finanziamento:
   piani e programmi previsti nell'ambito della nuova Politica agricola comune (PAC) con particolare riferimento allo Sviluppo rurale (Benessere animale, Biodiversità ecc.);
   accordi di settore, quali strategie congiunte tra associazioni e consorzi di valorizzazione;
   progetti o programmi di filiera finalizzati ad una più efficiente distribuzione del valore aggiunto sulla filiera stessa.

   Queste forme nuove di finanziamento in esame potrebbero anche essere coniugate ad una richiesta di maggior partecipazione diretta degli allevatori con riferimento al sostegno del costo delle attività di selezione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

bovino

allevamento

gruppo di produttori

bestiame