ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 150 del 13/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/01/2014
Stato iter:
18/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 18/03/2014
Resoconto ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/01/2014

DISCUSSIONE IL 18/03/2014

SVOLTO IL 18/03/2014

CONCLUSO IL 18/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01854
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo di
Lunedì 13 gennaio 2014, seduta n. 150

   ALBANELLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la cenere vulcanica derivante dalle periodiche eruzioni dell'Etna determina seri problemi per lo smaltimento e la pulizia delle aree urbane in tutti i paesi alle pendici del vulcano fino alla città di Catania, compreso un vasto tratto del litorale jonico da Giarre a Taormina dove l'accumulo della cenere con uno strato di oltre 30 cm provoca danni ingenti all'agricoltura dei territori delle zone colpite;
   tale massa di cenere che deve essere smaltita, determinando un costo di spazzamento e conferimento che costringe i comuni ad interventi straordinari, costituendo un notevole appesantimento per i bilanci comunali già allo stremo di risorse economiche;
   la cenere vulcanica può essere recuperata e usata nell'edilizia, per esempio, come azolo (pietra lavica macinata) la quale trova il suo utilizzo come malta sin dal ’700 in edilizia nell'area del catanese, il suo riutilizzo nel settore edilizio rappresenterebbe un importante recupero di tradizioni e modalità costruttive originarie del luogo, divenendo fonte di sviluppo del territorio colpito dalle emissioni dell'Etna;
   tale riutilizzo potrebbe essere consentito derubricando la cenere vulcanica dallo status di rifiuto da smaltire avvalendosi del recente regolamento che disciplina i criteri per stabilire quando un rifiuto cessa di essere qualificato tale: End of Waste;
   la misura concretamente consentirebbe alla cenere di entrare nel ciclo virtuoso del recupero infatti la matrice della cenere vulcanica è un comune materiale che sotto forma di inerte lavico viene normalmente estratto dalle cave e commercializzato in varie forme;
   essa infatti soddisfa i criteri specifici previsti dall'articolo 184-ter del decreto legislativo n. 52 del 2006 introdotto dal decreto legislativo n. 205 del 2010 affinché un materiale non sia da considerare rifiuto: la sostanza o l'oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici; esiste un mercato o una domanda per tale sostanza o oggetto; la sostanza e/o l'oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; l'utilizzo della sostanza e/o dell'oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno verificare la possibilità di assumere iniziative dirette a superare la condizione giuridica di rifiuto per la cenere vulcanica proveniente dalle eruzioni dell'Etna. (5-01854)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01854

  In riferimento alla richiesta dell'onorevole interrogante, il Ministero dell'ambiente concorda pienamente nell'opportunità di avviare le iniziative tematiche e regolamentari per verificare e disciplinare quando, e a quali condizioni, la «cenere vulcanica proveniente dall'Eruzione dell'Etna» può essere utilizzata come prodotto nel settore dell'edilizia. Infatti tale soluzione ha una innegabile rilevanza economica per tutto il settore dell'edilizia.
  Inoltre, consente di conseguire l'ulteriore obiettivo di limitare il flusso di materiali avviati a smaltimento e i conseguenti maggiori oneri che lo smaltimento determina a carico dei cittadini e attua correttamente i criteri di priorità nella gestione dei rifiuti.
  Si deve oltretutto rilevare che sul piano giuridico la chiarificazione delle ceneri in questione presenta una certa complessità.
  Per legge, il rifiuto è qualcosa di cui qualcuno si disfa, volontariamente e per obbligo di legge; ed è evidente che la cenere, in quanto evento naturale, non può soddisfare di per sé questa definizione ed essere classificata rifiuto.
  Dunque, in teoria, se qualcuno raccogliesse parte di questo materiale per utilizzarlo nel rispetto delle norme di tutela ambientale e sanitaria, nonché nel rispetto di disciplinari tecnici dei manufatti che con tale materiale vengono prodotti, non gestirebbe un rifiuto.
  In effetti, la cenere diventa rifiuto a seguito dello spostamento dalle strade, dalla relativa raccolta e dal deposito, in attesa del recupero o smaltimento.
  Più precisamente si viene a configurare come rifiuto urbano, in quanto ai sensi dell'articolo 184, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, secondo il quale «sono rifiuti urbani .... omissis. .... lettera C) i rifiuti dallo spazzamento dalle strade ..... i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strada d'aree pubbliche o strade d'aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua».
  Di conseguenza, la relativa gestione deve avvenire nel rispetto della parte IV, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni.
  Tuttavia, anche in tal caso è già altresì possibile avviare le ceneri nella filiera del recupero, compreso il riutilizzo, per la produzione del materiale dell'edilizia.
  Tale attività, è autorizzata ai sensi della normativa vigente sui rifiuti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MONTE ETNA

GEO-POLITICO:

CATANIA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

eruzione vulcanica

protezione dell'ambiente

risorsa economica

riciclaggio dei rifiuti

zona urbana