ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01809

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 147 del 08/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/01/2014
Stato iter:
14/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/05/2014
Resoconto COSTA ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 14/05/2014
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 24/04/2014

DISCUSSIONE IL 14/05/2014

SVOLTO IL 14/05/2014

CONCLUSO IL 14/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01809
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Mercoledì 8 gennaio 2014, seduta n. 147

   COLLETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   nel carcere milanese di San Vittore risiedono circa 1.600 detenuti nonostante la struttura sia adatta ad ospitare non più di 600-800 persone;
   il penitenziario è composto da sei raggi che confluiscono in un'unica «rotonda». Al di fuori dell'esagono vi sono le strutture comprendenti gli uffici, le sale colloqui, la caserma per gli agenti e la sezione femminile. Il primo raggio è il corridoio che porta alla rotonda e alle sezioni;
   il secondo raggio del carcere è chiuso dal 2006 poiché l'edificio è pericolante;
   il quarto raggio è chiuso in attesa di ristrutturazione il cui avvio era previsto entro l'anno 2013;
   il sesto raggio non è da anni oggetto di lavori e, pertanto, è quello che versa attualmente in condizioni peggiori sia per il sovraffollamento sia per le pessime condizioni igieniche;
   il sovraffollamento, la fatiscenza e l'inagibilità degli ambienti rendono estremamente critiche le condizioni di vita dei detenuti;
   gli urgentissimi lavori di ristrutturazione programmati per l'anno 2013 non sono ancora iniziati;
   rispondendo all'interrogazione n. 3-00366 presentata dal deputato Daniele Pesco del Movimento 5 Stelle l'8 ottobre 2013, il Ministro della giustizia ha affermato che l’iter degli appalti riguardanti la ristrutturazione del carcere di San Vittore «ha già avuto inizio proprio grazie alle semplificazioni procedurali previste dal Piano carceri» di cui al decreto-legge n. 78 del 1o luglio 2013 –:
   se il Ministro sia già in grado di indicare la data di avvio dei lavori urgentissimi di ristrutturazione del secondo, quarto e sesto raggio del carcere milanese di San Vittore e, in difetto, se intende al più presto sollecitare al riguardo i competenti organi dell'amministrazione penitenziaria, considerato anche che, secondo il sito www.pianocarceri.it, gestito dal Commissario Straordinario, nulla risulta in merito a gare aperte per il suddetto carcere;
   se il Ministro abbia contezza del fatto che il commissario straordinario per le infrastrutture carcerarie, pur avendo ricevuto più di un anno fa, in data 24 ottobre 2012 con protocollo di entrata 5 novembre 2012, il nulla osta della soprintendenza per i beni architettonici e artistici di Milano, non abbia bandito la gara in relazione al progetto preliminare di ristrutturazione appositamente redatto dal DAP, con ciò aggravando ancora di più l'insostenibile situazione detentiva del carcere di San Vittore. (5-01809)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 maggio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-01809

  Nel rispondere all'interrogazione dell'On. Colletti debbo osservare, in via preliminare, che gli interventi normativi sin qui posti in essere per avviare a soluzione il grave problema del sovraffollamento penitenziario stanno gradualmente producendo risultati significativi. Si è infatti giunti ad una obiettiva flessione del numero di detenuti presenti nel sistema penitenziario italiano, passando dai 68.258 del 30 giugno 2010 ai 59.647 del 5 maggio 2014.
  Ulteriori effetti deflattivi potranno derivare dai provvedimenti intervenuti dopo l'insediamento del Governo, quali la delega approvata dal Parlamento per la depenalizzazione di reati di minore allarme sociale e per la implementazione della detenzione domiciliare, nonché le misure per l'affidamento in prova ai servizi sociali con sospensione del processo, sul modello della Probation, già collaudato con successo per i minori. È poi in discussione, come noto, un disegno di legge di iniziativa parlamentare di riforma della custodia cautelare, in termini di maggior rigore dei presupposti per la sua adozione. L'intento è quello di introdurre misure per la riduzione dei flussi detentivi in entrata, attraverso un più rigoroso regime della custodia cautelare, la depenalizzazione, l'affidamento in prova e le misure detentive domiciliari (in corso di attuazione), la rivisitazione delle sanzioni in materia di stupefacenti, e, dall'altro lato, la previsione di ulteriori misure per l'aumento dei flussi in uscita.
  Accanto a tali interventi di carattere normativo, vanno segnalati quelli di tipo organizzativo (quali l'assicurazione dello spazio minimo di vivibilità all'interno delle celle detentive, la differenziazione dei circuiti penitenziari e l'attuazione della cosiddetta sorveglianza dinamica) ed edilizio. In particolare, l'apertura di nuovi penitenziari e nuovi padiglioni ha incrementato la capacità ricettiva su base nazionale di circa 3.000 posti detentivi (di cui 700 nella sola regione Lombardia, a seguito dell'entrata in funzione di tre nuovi padiglioni detentivi negli istituti penitenziari di Voghera, Pavia e Cremona).
  Inoltre, come recentemente evidenziato dal Ministro Orlando nel corso della sua audizione innanzi alle Camere, è in corso un ripensamento del modello penitenziario, per assicurarne l'efficienza di gestione e per tutelare al livello più alto possibile la dignità delle persone che vi sono ristrette.
  In quest'ottica l'azione del Ministero è intensa: sono stati sviluppati gli istituti a custodia attenuata per detenute madri e le case famiglia protette; sono state definite convenzioni con le regioni per l'avvio di detenuti tossicodipendenti a centri regionali, nonché per la promozione del lavoro carcerario e delle condizioni di tutela della salute in carcere; si è agito sul versante delle convenzioni internazionali per avviare i detenuti stranieri a scontare la pena nel Paese di origine; è stato disposto il trasferimento in strutture residenziali sanitarie dei detenuti con disturbi psichiatrici; si sta procedendo – come detto – alla razionalizzazione del patrimonio di edilizia carceraria. Soprattutto, si stanno valutando iniziative per il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti anche attraverso iniziative congiunte con regioni ed enti locali, nonché mondo delle imprese e della scuola, per attività scolastiche e culturali in favore dei detenuti, lavoro all'esterno, lavoro volontario.
  Venendo ora allo specifico oggetto dell'interrogazione, in ragione di quanto sin qui indicato anche il dato del sovraffollamento dell'istituto milanese di San Vittore ha fatto registrare una netta flessione: in circa sette mesi, si è passati da 1.592 detenuti presenti alla data dell'8 ottobre 2013 a 1.121 detenuti presenti alla data del 4 maggio 2014. In tal modo sarà presto possibile restituire all'istituto milanese il suo carattere di casa circondariale poiché, tendenzialmente, la struttura sarà chiamata ad ospitare solo imputati in attesa di giudizio o appellanti.
  La situazione tenderà ulteriormente a migliorare all'esito dei lavori di ristrutturazione dei reparti II e IV, attualmente chiusi per inagibilità strutturale.
  A tale riguardo, va precisato che la ristrutturazione di detti reparti risulta inserita nel Piano Carceri, così come rimodulato nella seduta del 31 gennaio 2012, per una spesa complessiva di 11,5 milioni di euro. Le procedure che condurranno alla gara di appalto hanno già avuto inizio.
  In particolare, secondo quanto riferito dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, per il reparto II risultano ultimate le procedure propedeutiche (indagini geologiche, progetto preliminare e acquisizione del parere favorevole della Soprintendenza); peraltro, nel frattempo è scaduto il mandato del soggetto attuatore con delega di funzioni di stazione appaltante e il procedimento è stato rimesso alla responsabilità dell'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le infrastrutture penitenziarie, con conseguente necessità – per quest'ultimo – di acquisire ed esaminare tutti gli elaborati prodotti.
  Per quanto concerne il reparto IV, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha comunicato che è in corso la progettazione preliminare, sulla quale dovrà essere acquisito il parere della Soprintendenza.
  Non appena sarà completato l’iter procedimentale, saranno bandite le gare ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori di ristrutturazione per entrambi i reparti.
  Solo a seguito della riapertura dei reparti II e IV sarà possibile intervenire sul reparto VI che, tra quelli attualmente in funzione, è il reparto che presenta le problematiche più rilevanti, in relazione alle attuali condizioni strutturali e di sovraffollamento. Il reparto VI, infatti, non è mai stato oggetto di un intervento di ristrutturazione complessiva e straordinaria, ma solo di ripetuti interventi manutentivi, eseguiti in economia direttamente dalla struttura interna all'istituto deputata alla manutenzione ordinaria. Quanto agli altri reparti detentivi dell'istituto penitenziario – il III e il V – essi sono stati oggetto di totale ristrutturazione ed adeguamento alle disposizioni del regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario.
  Per completezza, osservo che, nonostante la situazione di difficoltà in cui versa l'istituto milanese, in tutti i reparti detentivi si svolgono corsi di formazione professionale, scolastici e attività trattamentali.
  Inoltre, la direzione della casa circondariale di Milano San Vittore, nell'ambito delle recenti linee guida emanate dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria per la realizzazione del circuito regionale previsto dall'articolo 115 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000, ha adottato numerosi provvedimenti diretti a migliorare le condizione di vivibilità della popolazione detenuta attraverso l'apertura delle celle, l'implementazione delle attività di trattamento e l'applicazione della sorveglianza dinamica. Ciò al fine di garantire, mediante una diversa organizzazione della vita quotidiana all'interno del carcere, il pieno rispetto dei principi di umanità del trattamento penitenziario e della dignità della persona detenuta, a partire dagli spazi messi a sua disposizione, con l'obiettivo di assicurare ai detenuti ristretti a San Vittore di poter trascorrere una ragionevole parte della giornata (almeno otto ore) fuori dalla camera di detenzione, occupati in attività cosiddette motivanti di vario tipo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CARCERE DI SAN VITTORE MILANO

EUROVOC :

stabilimento penitenziario

detenuto

condizioni di vita