ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01791

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 144 del 22/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01791
presentato da
DA VILLA Marco
testo di
Domenica 22 dicembre 2013, seduta n. 144

   DA VILLA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 11-quinquies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, «Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria», convertito dalla legge n. 248 del 2 dicembre 2005, stabilisce al primo comma (come modificato di recente dall'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, «Disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia», che: «Nell'ambito delle azioni di perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica attraverso la dismissione di beni immobili pubblici, l'alienazione di tali immobili è considerata urgente con prioritario riferimento a quelli il cui prezzo di vendita sia determinato secondo criteri e valori di mercato. L'Agenzia del demanio è autorizzata, con decreto dirigenziale del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con le amministrazioni che li hanno in uso, a vendere con le modalità di cui all'articolo 7 del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2003, n. 27, i beni immobili ad uso non prevalentemente abitativo appartenenti al patrimonio pubblico, ivi compresi quell'individuati ai sensi dei commi 13, 13-bis e 13-ter dell'articolo 27 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni.
  L'autorizzazione all'operazione può ricomprendere anche immobili degli enti territoriali; in questo caso, ferme restando le previsioni dettate dal presente articolo, gli enti territoriali interessati individuano, con apposita delibera ai sensi e per gli effetti dell'articolo 58 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, gli immobili che intendono dismettere. La delibera conferisce mandato al Ministero dell'economia e delle finanze per l'inserimento nel decreto dirigenziale di cui al secondo periodo del presente comma»;
   il comune di Venezia è proprietario del complesso immobiliare denominato «ex Ospedale al Mare sito al Lido di Venezia;
   una porzione di tale cespite è stato inserito nel piano di alienazioni e valorizzazioni per l'anno in corso, con delibera del consiglio comunale n. 93 del 30 novembre 2013, ai sensi del ricordato articolo 58 del decreto-legge n. 112 del 2008;
   con successiva delibera, la n. 99 del 16 dicembre 2013, il consiglio comunale ha deliberato di cedere, ai sensi della normativa sopra accennata, la porzione così individuata dell'ex Ospedale al Mare del Lido. Il soggetto acquirente è il «Fondo Investimenti per la Valorizzazione – Plus» gestito da Cdp investimenti SGR Spa;
   la parola «prevalentemente» è stata aggiunta al testo di legge su richiamato solo con la recente modifica di fine novembre 2003 Prima dunque le alienazioni di immobili del patrimonio pubblico erano da intendersi in modo ancora più restrittivo, nel senso di destinazioni d'uso degli stessi edifici da cedere;
   attualmente, con l'aggiunta dell'avverbio di quantità, è ammessa dal legislatore anche la cessione di beni immobili in cui vi sia una parte di residenziale che però non dev'essere ovviamente maggioritaria: in pratica il 50 per cento più uno di edifici e/o terreni venduti dovrà avere, urbanisticamente, una destinazione ricettivo-turistica, commerciale-direzionale, agricola, produttiva o ad attrezzature collettive ai sensi della normativa nazionale (articolo 7, comma 2, della legge n. 1150 del 1942 ed articolo 2 del decreto ministeriale n. 1444 del 1968);
   la porzione del complesso immobiliare, che l'amministrazione comunale ha deliberato di cedere, ha una SLP (superficie lorda di pavimento) complessiva di metri quadrati 48.192,75 di cui 44.036,28 a uso residenziale, 1.045,77 a uso commerciale, 1.218,94 a uso ricettivo e infine 1.891,76 a servizi collettivi (vedasi allegato A alla delibera). Ne consegue che non sussiste affatto il presupposto di legge richiesto, pur mitigato dalla recente introduzione dell'avverbio «prevalentemente», poiché la parte «abitativa» costituisce il 91,38 per cento del totale;
   Cdp Investimenti SGR Spa è una società di gestione del risparmio il cui capitale è detenuto per il 70 per cento da Cassa depositi e prestiti spa e per il 15 per cento ciascuno da ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa) ed ABI (Associazione bancaria italiana);
   Cassa depositi e prestiti è, a sua volta, una società per azioni a controllo pubblico: il Ministero dell'economia e delle finanze detiene l'80,1 per cento del capitale, il 18,4 per cento è posseduto da un nutrito gruppo di fondazioni di origine bancaria, il restante 1,5 per cento in azioni proprie. Cdp gestisce una parte consistente del risparmio nazionale, il risparmio postale (buoni fruttiferi e libretti), che rappresenta la sua principale fonte di raccolta –:
   se, e con quali modalità il Ministro interrogato, intenda tutelare la propria partecipazione societaria e, al tempo stesso, proteggere il risparmio postale di milioni di italiani da operazioni immobiliari, come quella qui descritta, palesemente contra legem. (5-01791)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

privatizzazione

proprieta' immobiliare

prezzo di vendita

evasione fiscale

risparmio