ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 140 del 18/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: MAGORNO ERNESTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/12/2013
Stato iter:
27/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/03/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/03/2014
Resoconto MAGORNO ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2013

DISCUSSIONE IL 27/03/2014

SVOLTO IL 27/03/2014

CONCLUSO IL 27/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01740
presentato da
MAGORNO Ernesto
testo di
Mercoledì 18 dicembre 2013, seduta n. 140

   MAGORNO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   Trenitalia, negli ultimi anni ha soppresso numerosi treni regionali e a lunga percorrenza da e per la Calabria, causando disagi oltre che per quanto riguarda il trasporto locale anche lungo le tratte a lunga percorrenza nei collegamenti ferroviari Nord-Sud;
   a seguito del nuovo orario ferroviario invernale, in vigore dal 16 dicembre 2013, è stato ulteriormente compromesso il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi con tagli indiscriminati delle corse ferroviarie che interessano in particolare la tratta del Tirreno Cosentino che vede ogni giorno gli spostamenti di migliaia di pendolari che per lavoro, studio o quant'altro utilizzano il treno come unico mezzo di trasporto;
   in particolare la linea Paola-Cosenza è stata duramente penalizzata in quanto nella fascia oraria che va dalle ore 16.40 alle ore 18.55 non è previsto alcun treno in partenza verso il capoluogo di provincia, costringendo così i pendolari ad inutili, estenuanti, e poco confortevoli attese;
   inoltre, i cittadini del Tirreno Cosentino e della Calabria in genere, quotidianamente vivono gravi difficoltà causate dai ritardi, dai disservizi, dalla vetustà del materiale rotabile, dalle coincidenze quasi impossibili con treni a lunga percorrenza nonché dalla improvvisa e non preavvisata cancellazione di convogli ferroviari che impediscono agli stessi di raggiungere regolarmente la loro destinazione;
   il comprensorio del Tirreno Cosentino è un territorio a forte vocazione turistica con località di richiamo e pertanto i tagli indiscriminati di treni e collegamenti oltre ad arrecare un danno sociale, compromettono anche l'economia comprensoriale, acuendo la condizione di isolamento che da sempre caratterizza quest'area rispetto al resto della nazione –:
   se il Governo sia informato di quanto sopra esposto e, conseguentemente, quali iniziative il Ministro, per quanto di competenza, intenda assumere in maniera urgente nei confronti di Trenitalia, affinché venga qualificato il sistema della mobilità su ferro lungo il Tirreno Cosentino e siano ridotti al minimo i disagi degli utenti della linea ferroviaria locale con particolare attenzione ai pendolari che, quotidianamente, per lavoro o studio percorrono ogni giorno la tratta Paola-Cosenza. (5-01740)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01740

  L'onorevole interrogante pone all'attenzione la delicata questione del trasporto pubblico locale con particolare riferimento alla Regione Calabria.
  La problematica ha già formato oggetto di diversi atti di sindacato ispettivo e, al riguardo, come già il precedente Governo aveva avuto modo di affermare, devo senza dubbio riconoscere che quello del trasporto pubblico locale costituisce una delle priorità, considerato che la collettività, soprattutto in momenti di crisi come l'attuale, avverte sempre più la necessità di poter usufruire di mezzi pubblici di trasporto.
  In primo luogo, per quanto riguarda gli specifici rilievi avanzati dall'onorevole interrogante, devo preliminarmente far presente che secondo la normativa vigente (decreto legislativo n. 422 del 1997) la programmazione e la gestione dei servizi ferroviari regionali, che assicurano principalmente la mobilità della clientela pendolare, sono di competenza delle singole regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da specifici Contratti di Servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili, nonché i relativi standard qualitativi e i meccanismi di penalità da applicare nei casi di eventuali difformità dai parametri contrattualmente stabiliti.
  Pertanto, nel caso in esame, le dimensioni e le caratteristiche dell'offerta sono stabilite dalla Regione Calabria che, peraltro, ha recentemente indicato, con una propria deliberazione dell'ottobre 2013 relativa al «Piano di riprogrammazione dei servizi di T.P.L. e di trasporto ferroviario regionale», i livelli di dimensionamento minimo del servizio richiesti.
  Come riferisce Ferrovie dello Stato, interessata al riguardo, attualmente, la relazione Cosenza-Paola (e viceversa), specificamente citata dall'onorevole interrogante, è servita, in un giorno feriale medio, da un'offerta regionale di 44 collegamenti, più frequenti nelle fasce orarie di maggior traffico pendolare.
  Relativamente alla qualità del servizio, Ferrovie dello Stato fa presente che il livello di puntualità dei treni registrato nel periodo gennaio-dicembre 2013 sulla Cosenza-Paola, si è attestato mediamente oltre il 92 per cento dei treni giunti a destinazione entro 5 minuti dall'orario di arrivo previsto; su tale relazione, inoltre, sempre nello stesso periodo, su un totale di quasi 16.000 treni programmati, i casi di soppressione per cause riconducibili a Ferrovie dello Stato, come riferisce la medesima società, sono stati limitati all'1,7 per cento circa. Nei primi due mesi del 2014 tali valori risultano ulteriormente migliorati: il 95,5 per cento dei treni per quanto riguarda l'indice di puntualità (entro i 5 minuti) e l'1,5 per cento circa il dato delle soppressioni.
  Tutto il materiale rotabile impiegato da Trenitalia nei servizi di trasporto che interessano il territorio calabrese, che è conforme ai requisiti di qualità e sicurezza previsti dalla normativa vigente, viene regolarmente sottoposto ad operazioni di manutenzione programmata secondo piani manutentivi che ciclicamente si ripetono, in base alla percorrenza chilometrica e/o alla scadenza temporale prevista, con varie fasi di controllo, verifiche e interventi effettuati a livelli differenti, che ne determinano il ciclo di utilizzo.
  Per quanto concerne, infine, l'offerta di media/lunga percorrenza, Ferrovie dello Stato ha fatto presente che ad eccezione di due coppie di «Frecciabianca» e di una coppia di «Frecciargento» in servizio sulla relazione Roma-Reggio Calabria (e viceversa), che vengono effettuate in regime di mercato – ovvero, non essendo oggetto di alcun corrispettivo pubblico, sono effettuati a rischio di impresa e si sostengono esclusivamente con i ricavi da traffico – i collegamenti che servono il territorio calabrese rientrano, invece, nel cosiddetto «servizio universale».
  Detto servizio comprende quegli altri treni di media lunga percorrenza che per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo, definito nell'ambito di un Contratto di Servizio, in quanto presentano un conto economico negativo.
  Devo precisare che detto Contratto prevede un'offerta di servizi finanziati per assicurare il diritto alla mobilità sul territorio nazionale e, in modo particolare, i collegamenti necessari alla continuità territoriale di aree collocate nel Sud Italia, caratterizzate da una domanda particolarmente debole e quindi da un elevato differenziale tra costi e ricavi.
  Pertanto, i collegamenti di media e lunga percorrenza nazionali, quali gli Intercity compresi nel Contratto di Servizio, orientati a tutelare il diritto alla mobilità sulle tratte nazionali, possono essere utilizzati dai pendolari quando gli orari di transito lo consentono, rivestendo così una rilevante funzione anche per il trasporto pubblico locale.
  Orbene, tenuto conto che la caratteristica dei treni oggetto del Contratto è quella di non essere economicamente sostenibili da parte di Trenitalia, i Ministeri contraenti (MIT-MEF), nell'ambito delle risorse di cui dispongono, erogano corrispettivi in coerenza con quanto stabilito nel Piano economico-finanziario anch'esso inserito nel Contratto; in tale ambito, pertanto, vengono gestiti sia la programmazione dei servizi contrattualizzati, che comprende, fra l'altro, numero e tipologia dei collegamenti, itinerari e fermate, sia la determinazione delle tariffe applicabili.
  Per quanto concerne, poi, la programmazione dei servizi da parte delle Regioni, ricordo che con l'emanazione del citato decreto legislativo n. 422 del 1997 il settore è stato oggetto di una riforma che, ad oggi, purtroppo, non ha ancora prodotto gli effetti previsti, in quanto, le Regioni, che avrebbero dovuto individuare, secondo criteri di efficienza e razionalità, i cosiddetti «servizi minimi» da garantire alla stregua di quelli essenziali, si sono limitate, per lo più, alla conservazione dei servizi storici e conseguentemente della spesa storica indicizzata, senza procedere all'adeguamento dinamico, sia quantitativo che modale, dell'offerta di servizi al mutare della domanda conseguente all'evolversi socio economico del paese. Tale mancato adeguamento ha distratto le poche risorse finanziarie disponibili dai servizi che, proprio in funzione dell'evoluzione economico-sociale del paese, andavano incrementati qualitativamente e quantitativamente (ad esempio, i servizi per pendolari in prossimità dei medi e grandi centri urbani).
  Per ovviare a tale anomalia, nell'ambito del più complessivo processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali, considerata anche la necessità di un coordinamento tra le regioni e lo Stato, è stato avviato un percorso normativo finalizzato all'efficientamento e alla razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, che ha portato al varo della disciplina volta al riordino del settore inserita all'interno della legge di stabilità per l'anno 2013.
  L'articolo 1, comma 301, della legge 28 dicembre 2012 n. 228, nel sostituire l'articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012, ha previsto, infatti, a decorrere dal 2013, l'istituzione del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario; tale norma ha lo scopo di incentivare le regioni a riprogrammare i servizi secondo criteri oggettivi ed uniformi a livello nazionale, di efficientamento e razionalizzazione, criteri questi definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 marzo 2013, emanato ai sensi del comma 3 del citato articolo 16-bis.
  L'applicazione di tali criteri, superando la cristallizzazione dei servizi storici e della spesa storica, consentirà la progressiva rispondenza tra offerta e domanda di trasporto.
  Tale programmazione sarà diretta ad individuare e ridurre i servizi scarsamente utili e sovrapposti o prodotti con modalità eccessivamente onerosa in relazione alla domanda esistente, secondo i predetti criteri di cui all'articolo 16-bis del decreto legge n. 95 del 2012 che dovranno attuarsi in particolare mediante:
   un'offerta di servizio più idonea, efficiente ed economica per il soddisfacimento della domanda di trasporto pubblico;
   il progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi;
   la progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei servizi a domanda elevata;
   la definizione dei livelli occupazionali appropriati;
   la previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica.

  Solo a seguito di tale programmazione potranno essere valutati gli interventi di carattere strutturale proposti dagli onorevoli interroganti.
  Il MIT, dal canto suo, avrà cura di verificare, anche per il tramite dell'Osservatorio istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 300, della legge 244 del 2007, che la regione stia procedendo, secondo i criteri indicati dal citato articolo 16-bis, alla riprogrammazione dei servizi per ovviare alle criticità riscontrate dall'utenza.
  La verifica è diretta a ripartire tra le regioni a statuto ordinario le somme stanziate sul fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale con la previsione, qualora la regione non esegua tale efficientamento e razionalizzazione, di una penalizzazione corrispondente ad una riduzione, nel limite massimo del 10 per cento, delle risorse ad essa destinate.
  Allo stato, la Regione Calabria ha regolarmente prodotto la documentazione afferente la riprogrammazione: gli uffici competenti di questo dicastero provvederanno a verificare gli effetti di tale riprogrammazione nell'esercizio dell'anno 2014.
  Qualora gli obiettivi di miglioramento del rapporto ricavi-costi e del load factor dei servizi in parola non fossero raggiunti, la regione subirà la penalizzazione, nei termini sopra indicati, delle risorse ad essa destinate.
  Devo ricordare, inoltre, che la legge di stabilità 2014, oltre alle risorse di cui al citato Fondo Nazionale, ha disposto l'incremento del Fondo per il miglioramento della mobilità dei pendolari, pari a 300 milioni di euro per l'anno 2014 e a 100 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2015 e 2016, da destinare, tra l'altro, all'acquisto di materiale rotabile su gomma e al materiale rotabile ferroviario.
  Ricordo, da ultimo, che all'esito della conferenza unificata dello scorso 21 novembre convocata in seduta straordinaria proprio per discutere sulle iniziative da assumente nel settore del trasporto pubblico locale, il Governo, le regioni e le province autonome hanno concordato, tra l'altro, sulla necessità di pervenire rapidamente alla determinazione dei costi standard per il settore, che rappresenta un passaggio indispensabile alla razionalizzazione del settore stesso. Un gruppo di lavoro con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali interessati, appositamente costituito a questo fine, è tuttora all'opera.
  In proposito, informo che presso i competenti uffici del MIT è in via di predisposizione il decreto di cui all'articolo 1, comma 84, della citata legge di stabilità 2014 con il quale, previa intesa in sede di Conferenza unificata, verranno definiti i costi standard dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale nonché i criteri per l'aggiornamento e l'applicazione degli stessi. Il successivo comma 85 della legge prevede, altresì, che a partire dal 2014, al fine di garantire una più equa ed efficiente distribuzione delle risorse, una quota gradualmente crescente delle risorse statali per il trasporto pubblico locale è ripartita tra le Regioni sulla base del costo standard di produzione dei servizi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

TRENITALIA

GEO-POLITICO:

COSENZA - Prov,CALABRIA, PAOLA,COSENZA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

trasporto ferroviario

Calabria

veicolo su rotaie

organizzazione dei trasporti

rete ferroviaria

Mar Tirreno

linea di trasporto