ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01701

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 136 del 11/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/12/2013
Stato iter:
18/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/03/2014
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/12/2013

DISCUSSIONE IL 18/03/2014

SVOLTO IL 18/03/2014

CONCLUSO IL 18/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01701
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Mercoledì 11 dicembre 2013, seduta n. 136

   BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il comparto dell'elettronica rappresenta uno dei punti di forza del settore industriale siciliano e nazionale;
   le organizzazioni sindacali e i lavoratori sono fortemente preoccupati dalle voci di possibile cessione azionaria ai francesi della parte pubblica di St Microelettronics;
   una eventuale scelta di questo tipo rappresenterebbe un indebolimento di un segmento strategico del settore industriale;
   l'11 dicembre 2013 a Roma si terrà un incontro ministeriale sul futuro dell'azienda;
   la richiesta è quella di scongiurare una cessione in mano straniera del pacchetto azionario di parte pubblica;
   questo avverrebbe proprio nel momento in cui la Commissione europea ha puntato sul futuro dei semiconduttori con Catania che sarebbe capofila tra le aree obiettivo 1 destinatarie di finanziamenti europei –:
   se e quali iniziative il Governo intenda mettere in campo per evitare la cessione del pacchetto azionario agli stranieri coinvolgendo anche altri partner istituzionali e rafforzando le misure a sostegno di un comparto strategico dell'industria italiana (5-01701)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01701

  Il Ministero dello Sviluppo Economico segue con attenzione gli sviluppi delle problematiche relative nella zona definita «Etna Valley».
  Sono stati convocati, infatti, specifici tavoli di confronto per affrontare le problematiche relative delle tre aziende in crisi situate all'interno dell'area in questione, la 3SUN, la Micron e la ST Microelettronics.
  Si sta seguendo un preciso calendario che prevede diversi incontri bilaterali e la convocazione di un tavolo di confronto sul settore della microelettronica, sia in generale, sia in riferimento alla componentistica.
  Fermo restando quanto detto, si assicura la disponibilità a valutare, anche in collaborazione con la Regione e gli enti locali, eventuali richieste d'intervento volte a rilanciare lo sviluppo industriale del territorio in questione e la possibilità di identificare il territorio in oggetto come «area di crisi industriale complessa» al fine di utilizzare ogni strumento a disposizione per sostenere il territorio dell'Etna Valley.
  Per completezza di informazione, si segnalano alcuni elementi che possono risultare interessanti al fine di affrontare la questione.
  In linea generale, il Governo ha recentemente adottato un'organica politica industriale di rilancio del sistema produttivo italiano, attraverso l'esercizio dei cd «poteri speciali» riconosciuti dal decreto-legge n. 21/2012 in materia di assetti societari per le attività di rilevanza strategica, quali quelle svolte dalle aziende in questione.
  Il citato decreto legge pone una disciplina ad hoc finalizzata alla salvaguardia degli interessi nazionali nei settori della sicurezza e della difesa e negli altri settori strategici (TLC, trasporti, energia), che mira a tutelare il know how e le tecnologie proprietarie delle imprese italiane che operano nei suddetti settori, considerati strategici per il sistema Paese (cd. «Golden power»).
  Infatti il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, recante «Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, è intervenuto a riformare la materia dei poteri speciali riconosciuti al Governo per la cura di interessi generali e fondamentali per la vita del Paese.
  In conseguenza, il citato decreto-legge si è inteso allineare la normativa italiana ai principi e alle regole del diritto dell'Unione. In particolare, l'articolo 1 del provvedimento ha disciplinato l'esercizio dei poteri speciali nei confronti delle società, anche a capitale interamente privato, operanti nei settori della difesa e sicurezza nazionale in maniera distinta e separata rispetto agli altri settori pur ritenuti strategicamente rilevanti (articolo 2), specie per quanto riguarda l'incisività con la quale i poteri medesimi sono in concreto esercitabili.
  Il contesto normativo sopra delineato contribuisce a conferire certezza circa la tutela degli interessi strategici del sistema Paese con riferimento alle attività di Micron – STMicroelectronics, anche relativamente alle operazioni di vendita o alle decisioni dei vertici aziendali.
  Circa la tematica specifica affrontata sul tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo, si segnala che in data 11 dicembre 2013 si è tenuto un incontro riguardante la situazione della Stm.
  Alla riunione hanno partecipato oltre ai rappresentanti del MISE, l’ AD e il Presidente di STM, i rappresentanti della Regione Lombardia, il Sindaco di Catania, le sigle sindacali nazionali e territoriali e le RSU.
  Le OOSS hanno chiesto chiarimenti e mostrato preoccupazione per le dichiarazioni dell'allora Presidente del Consiglio, che annunciava privatizzazioni che potessero riguardare anche STM.
  Il rappresentante del MiSE presente all'incontro ha tranquillizzato le preoccupazioni delle OOSS chiarendo che:
   per il Governo questo è un settore strategico e non ci sarà disimpegno;
   la partecipazione in STM è basata su accordi con lo Stato francese, per modificare la partecipazione italiana occorrerebbe, quindi, un accordo con la Francia, che non è previsto;
   non ci saranno, infatti, modifiche degli accordi in essere, la situazione non muterà e la partecipazione sarà sempre paritetica con la Francia;
   qualsiasi modifica avverrà in accordo con il Governo francese; se dovessero cambiare le quote esso sarà per entrambi gli Stati.

  Le OO.SS. hanno chiesto inoltre notizie su eventuali trasferimenti di azioni in STM dal Tesoro alla Cassa Depositi e Prestiti.
  Il Responsabile di STM ha poi ricordato che l'Italia è la sede dell'eccellenza di una parte di tecnologie sia in ricerca che in manifattura. I due siti principali di manifattura sono Catania ed Agrate. A Catania (centro che lavora a 6 pollici) c’è un plan per portare da 6 a 8 pollici lo spessore delle fette di silicio prodotte nel sito di Catania, mentre ad Agrate, già a 8 pollici, si continuerà a lavorare in questo ambito.
  In ambito R&D si va verso il 12 pollici, con il consorzio con Micron, gli investimenti sono ingenti e sono di 270 milioni di euro ciascuno. Con riferimento ai tempi, in luglio si prevedeva prima la conversione 6-8 pollici a Catania (2014-2016), poi l'intervento su R&D ad Agrate (2017-2018).
  Successivamente l'AD ha chiarito alcuni aspetti, come richiesto dalle OOSS, riguardanti i progetti che STM intenda portare avanti. È quindi emerso il tema dei progetti sull'innovazione, finanziati in ambito UE, si è fatto, inoltre, cenno a Horizon 2020 e ai fondi FESR su innovazioni tecnologiche che negli anni 2014-2020 le Regioni dovranno progettare e cui STM potrebbe accedere.
  Le OOSS hanno chiesto quindi che, data l'importanza del settore, una strategia sia indicata anche dalla politica, ribadendo che sono necessari approfondimenti in merito alla partecipazione pubblica ed alle modalità con cui si esplica.
  Infine, per quanto concerne il settore della microelettronica in generale, si segnala che si sono tenuti in data 7 marzo 2014 due incontri: quello relativo a tutto il comparto della microelettronica e la prima riunione del tavolo sul settore specifico dei componenti elettronici.
  Durante i due appuntamenti, finalizzati a individuare le politiche di sviluppo più urgenti e adeguate per i comparti interessati, sono stati affrontati i temi di coordinamento con le strategie europee di politica industriale e per la ricerca e sviluppo connesse anche ai Fondi strutturali e ai fondi tematici.
  I lavori del tavolo sulla microelettronica proseguiranno con l'elaborazione di un documento strategico per quanto concerne il comparto in generale, mentre, in materia di componenti elettronici, si è discusso principalmente degli interventi possibili al fine rafforzare la presenza delle Pmi del settore rispetto alla possibilità di accedere alle risorse europee, anche attraverso l'accompagnamento alla realizzazione di reti di collaborazione, e della necessità di maggiori controlli sulla qualità dei prodotti importati.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CATANIA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

azione

industria elettronica

pianificazione regionale