ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 132 del 05/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: TURCO TANCREDI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 05/12/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/12/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/12/2013

SOLLECITO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01669
presentato da
TURCO Tancredi
testo di
Giovedì 5 dicembre 2013, seduta n. 132

   TURCO, SEGONI, DE LORENZIS, DA VILLA, MANNINO, LOREFICE, BONAFEDE, TACCONI e RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la Co.Mi, la Cooperativa militari, comincia la sua storia nel 1976, con articolazioni locali, costruisce una palazzina a Verona, una a Trieste, una a Udine e tre a Roma, raccogliendo in totale sottoscrizioni per 210 soci;
   la Cooperativa militari (Co.Mi.) nel 1984 edificò una residenza per membri dell'esercito, in particolare la palazzina sita in Verona Via Maddalena nel quartiere «Saval»;
   nell'atto di costituzione della cooperativa veniva stabilito che essa fosse finalizzata soltanto all'edificazione di alloggi residenziali;
   pur tuttavia, in spregio allo statuto fondativo, e senza che le sedi locali nelle altre città fossero informate, la Co.Mi. di Roma oltre agli edifici residenziali ha commissionato un appalto, per la somma complessiva di 5,4 milioni, all'impresa edile Edilcervialto Srl per la costruzione di negozi, centri commerciali e parcheggi (rivelatisi abusivi), ed ha successivamente venduto i locali e quindi, di fatto, diminuito i costi di costruzione e la richiesta di mutuo;
   il pagamento del prezzo dell'appalto tuttavia ha generato un contenzioso civile nei confronti della Co.Mi., su impulso della Edilcervialto S.r.l., provocando una prima sentenza favorevole per la società stessa nel 2001, e successivamente nel 2011 un secondo provvedimento favorevole alla stessa società appaltatrice, in forza della quale la CO.MI. dovrebbe pagare 5,4 milioni di euro alla Edilcervialto S.r.l.;
   i commissari che negli anni si sono succeduti nella direzione della cooperativa, tuttavia, non ritrovando nelle disponibilità della stessa tali somme accantonate, ritengono di dover imputare uniformemente su tutti i 210 soci tali partite passive chiedendo a ciascuno di essi una somma di circa euro 25.000,00 per far fronte a tali pendenze;
   ciò ha in realtà generato una serie di conseguenze decisamente preoccupanti in quanto, ad oggi, in Verona, sugli appartamenti di 36 famiglie di militari, residenti nella palazzina edificata dalla CO.Mi. in via Maddalena numeri 4 e 6, nel quartiere «Saval», pende un pignoramento, e potrebbero finire venduti all'asta se i soci non dovessero versare ciascuno la somma indicata di euro 25.000,00;
   ciò è ancor più incredibile se si considera che si tratta di abitazioni di proprietà, poiché i soci della cooperativa le hanno comprate avendo completamente estinto il mutuo da tempo, ed anzi ciascun socio vanterebbe un credito di circa euro 10.000,00 nei confronti dell'INPS;
   la vicenda assume altresì aspetti ben più inquietanti da momento che la gestione della stessa cooperativa è stato negli ultimi anni sotto il controllo di un commissario governativo, nominato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   inoltre, con decreto del direttore generale per le politiche abitative n. U. 6192 del 20 maggio 2013 sono stati sciolti gli organi sociali della cooperativa edilizia CO.MI. di Roma e l'avvocato Roberto Mantovano veniva nominato commissario governativo per la gestione della cooperativa fino al 31 ottobre 2013;
   il citato decreto n. U. 6192 del 20 maggio 2013 disponeva che il commissario riferisse:
    in ordine all'immediato passaggio di consegne e;
    nel termine di 60 giorni, alla possibilità di ottenere il concreto versamento nella contabilità della CO.Mi. delle somme necessarie all'intero ripianamento del debito;
    consultasse ogni soggetto utile che potesse contribuire alla soluzione della vertenza ovvero;
    riferisse sull'impossibilità di conseguire tale risultato dovendosi necessariamente procedere alla liquidazione della cooperativa;
   dopo la presa d'incarico il commissario governativo redigeva la relazione del 20 luglio 2013 nella quale riferiva in ordine alle problematiche relative ai versamenti effettuati dai soci per far fronte alla posizione debitoria verso la Edilcervialto S.r.l., alla disponibilità dei soci a versare le quote richieste dal commissario per avviare una transazione finalizzata al ripianamento complessivo del debito, alla utilizzazione dei crediti da parte dell'INPS, al contenzioso in essere con i soci esclusi dal consiglio di amministrazione, ai problemi inerenti la manutenzione straordinaria di alcuni immobili e la gestione ordinaria della Cooperativa in generale;
   il commissario governativo rispondendo alla nota prot. n. U. 9805 del 1o agosto 2013, con lettera del 6 agosto 2013 rilevava, tra l'altro, che le ulteriori eventuali iniziative mirate ad ottenere dai soci il versamento di quanto necessario per soddisfare la pretesa della Edilcervialto Srl avrebbero determinato solo ulteriore contenzioso, senza ottenere liquidità sufficiente per far fronte al debito ed eliminare la situazione di insolvenza della CO.Mi.;
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quindi, preso atto della situazione di insolvenza della Società CO.MI., che permane anche a seguito delle iniziative assunte dal commissario governativo nominato con il citato decreto n. U. 6192 del 20 maggio 2013, come da relazioni del 20 luglio e 6 agosto 2013 prodotte dallo stesso commissario, ha ritenuto che, ai sensi dell'articolo 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dovesse disporsi la liquidazione coatta amministrativa del sodalizio e la nomina del commissario liquidatore;
   con decreto del 18 settembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 28 settembre 2013, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, infine, ha posto in liquidazione coatta amministrativa ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2545/XVII del codice civile e 194 e seguenti del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, la cooperativa edilizia «CO.MI.» con sede in Roma Largo Luigi Tenco 13, nominando l'avvocato Roberto Mantovano, già commissario governativo uscente, commissario liquidatore;
   nell'atto costitutivo della cooperativa veniva prevista, però, una clausola sulla scorta della quale, nell'ipotesi fossero insorti contenziosi con imprese costruttrici, nelle sedi locali, gli stessi avrebbero dovuto essere affrontati e risolti solo da ciascuna delle sedi locali direttamente coinvolte, senza riflessi sulle altre unità locali;
   ciò è accaduto con l'unità locale di Udine, infatti, un contenzioso lì è insorto ed è stato però risolto in loco;
   si auspicherebbe che in forza di tale previsione statutaria il ramo romano della Co.Mi. risolvesse autonomamente tale sopravvenienza passiva che essa stessa ha causato, così come prevede lo statuto della cooperativa –:
   se e quali provvedimenti intendano adottare per ovviare alla gravissima situazione debitoria venutasi a creare in seno alla cooperativa Co.Mi. in liquidazione coatta amministrativa;
   se e quali interventi intendano attuare per sottoporre ad un approfondito controllo di gestione i passati esercizi della cooperativa onde addivenire all'individuazione dei responsabili delle attività assunte in contrasto con le previsioni statutarie della cooperativa Co.Mi. che hanno provocato il grave disavanzo;
   se e quali verifiche, per quanto di competenza, intendano promuovere per verificare l'osservanza dei principi contabili nella redazione del bilancio sociale che non evidenziava riserve iscritte a copertura della possibile soccombenza poi, concretizzatasi, relativa al contenzioso in essere con la Edilcervialto S.r.l.;
   se e quali iniziative intendano porre in essere per garantire il rispetto delle norme statutarie che impedivano la speculazione edilizia, attuata nella sede locale romana, che ha causato il grave disavanzo indicato in premessa, e che vincolano ciascuna sede locale ad affrontare e risolvere autonomamente i contenziosi con i terzi, senza causare riflessi sulle altre unità locali;
   se e quali interventi concreti di competenza ritengano di poter assumere per assicurare il rispetto delle norme di diritto in merito al principio dell'affidamento nei confronti dei soci dell'unità locale di Verona, integralmente adempienti, residenti nella palazzina sita in Verona, Via Maddalena numeri 4 e 6 nel quartiere «Saval», onde ovviare al prossimo, paventato, ingiusto pignoramento degli alloggi stessi, ovvero al pagamento di ulteriori somme. (5-01669)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VERONA,VERONA - Prov,VENETO

EUROVOC :

alleggerimento del debito

cooperativa

centro commerciale

speculazione immobiliare

abitazione

edificio

esercito