ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01612

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2013
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01612
presentato da
MARIANI Raffaella
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   MARIANI, BRAGA e FONTANELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha impegnato 140 milioni di euro per il fondo immobiliare per l'abitare (FIA) con il cosiddetto piano casa Berlusconi (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009);
   la Cassa depositi e prestiti (CDP) ha istituito il fondo immobiliare per l'abitare con propria delibera del 16 ottobre 2009, sottoscrivendo 1 milione di euro;
   la Banca di Italia con propria delibera n. 167 dell'11 marzo 2010, ha approvato il regolamento di gestione del fondo;
   al 30 maggio 2012, dopo ben cinque closing, risultano sottoscritte partecipazioni da privati per 888 milioni di euro da parte di banche, assicurazioni e istituti di presidenza privata;
   la finalità del fondo immobiliare per l'abitare è l'investimento nel settore dell'edilizia privata sociale per contribuire a incrementare l'offerta di alloggi sociali, a integrazione delle politiche di settore dello Stato e delle regioni attraverso la partecipazione a fondi comuni di investimento immobiliari a livello locale e gestite da altre società di gestione del risparmio (SGR);
   con delibera fondo immobiliare per l'abitare del 16 aprile 2013, il limite di partecipazione del fondo immobiliare per l'abitare alle società di gestione del risparmio per le finalità dell’housing sociale è stato portato ad massimo dell'80 per cento rispetto all'iniziale 40 per cento;
   è evidente, già da una prima lettura dei dati pubblici forniti dalla Cassa depositi e prestiti, una difficoltà del fondo immobiliare per l'abitare non solo operativa ma anche strategica vista la crisi del mercato immobiliare e la difficoltà delle famiglie a pagare i canoni di affitto ancorché a costi inferiori del mercato che fa venire meno quell'effetto leva (o moltiplicatore) auspicato con l'intervento pubblico dello Stato sia diretto che attraverso Cassa depositi e prestiti;
   tale difficoltà è stata in un qualche modo certificata anche dalla sentenza (gennaio 2012) della Corte dei conti che ha definito il piano casa «un fallimento per antieconomicità, inefficienza e mancata tempestività»;
   da quanto ad oggi è dato di sapere:
   Cdpi Sgr, per conto del fondo immobiliare per l'abitare, ha assunto delibere di investimento preliminari non vincolanti per 478,5 milioni di euro in 14 fondi locali gestiti da 8 società di gestione del risparmio immobiliare; in 12 fondi di questi 14, Cdpi Sgr ha preso delibere definitive di sottoscrizione per 270 milioni, relative a 67 interventi immobiliari, per la costruzione di soli 4.486 alloggi;
   pochi sono gli interventi cantierizzati e ancora meno gli alloggi sociali in affitto consegnati. Emblematico è il caso di Parma: una operazione per la costruzione di 852 alloggi sociali in locazione e vendita su 7 aree nel comune. Il solo costo dei terreni ha assorbito tra il 40 per cento e il 50 per cento dei costi dell'intervento con la conseguenza che per garantire il rendimento dei fondo si renderà necessario aumentare il numero degli alloggi in vendita diminuendo il numero degli alloggi in affitto –:
   quali sia le iniziative di social housing a cui il fondo immobiliare per l'abitare partecipa ad oggi, con quali quote sottoscritte, e per quanti alloggi sociali costruiti o in costruzione;
   quanti siano i costi ad oggi sostenuti per la gestione del fondo e per quale natura; quali siano i costi che sono gravati sui fondi locali partecipati dal fondo immobiliare per l'abitare e di quale natura siano, con particolare riferimento fondo Polaris di Parma;  
   se trovi conferma che Banca d'Italia non operi più la vigilanza sui fondo immobiliare per l'abitare e sulle società di gestione del risparmio partecipate dal fondo ed in tal caso per quale decisione assunta;
   se non ritenga, di fronte alla sempre più drammatica crisi abitativa e all'esplodere delle tensioni sociali che questa comporta, che sia il caso di affiancare allo strumento del fondo immobiliare per l'abitare iniziative totalmente pubbliche, coinvolgendo le regioni ed i comuni, attraverso gli enti pubblici preposti, in grado di garantire le stesse finalità, anche attraverso il recupero, e valorizzazione, del patrimonio pubblico inutilizzato, ed applicando canoni più sostenibili rispetto l'attuale crisi economica. (5-01612)

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