ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01608

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: AMATO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/11/2013
Stato iter:
24/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/09/2014
Resoconto AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/11/2013

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

SVOLTO IL 24/09/2014

CONCLUSO IL 24/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01608
presentato da
AMATO Maria
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   AMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   le 4 province dell'Abruzzo si trovano tutte nella metà nord della regione ed i capoluoghi di provincia Chieti e Pescara sono separate da una distanza di soli 20 chilometri;
   il riordino della rete ospedaliera dell'Abruzzo ha determinato la trasformazione degli ospedali di Gissi e Casoli in presidi territoriali di assistenza con conseguente trasformazione delle Unità operative di pronto soccorso in punti di primo intervento;
   la scelta di avere come ospedali di riferimento gli ospedali provinciali ha condizionato il disegno della rete di emergenza urgenza con i due ospedali hub Chieti e Pescara;
   contemporaneamente la regione Molise ha declassato gli ospedali di Agnone e Larino;
   ci sono nel territorio delle province di Chieti e Pescara due sezioni di emodinamica una nell'ospedale di Chieti e una nell'ospedale di Pescara, con evidente concentrazione di risorse in tal senso;
   nel territorio meridionale dell'Abruzzo, inteso in kmq come metà sud della regione non ci sono punti di cura adeguati ad emergenze cardio-vascolari e neuro;
   lo stato di dissesto delle strade e l'obsolescenza del parco ambulanze determina per le aree di confine sud e le aree interne tempi di intervento di gran lunga superiori alla golden hour;
   occorrerebbe la realizzazione tempestiva di una più adeguata «rete del cuore», tenendo conto che nel piano sanitario regionale 2007, mai superato, era prevista una sezione di emodinamica presso l'ospedale di Vasto, promessa negli anni anche dall'attuale governo regionale e a tutt'oggi ancora alla fase progettuale –:
   di quali elementi disponga il Governo, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, in merito a quanto esposto in premessa, in particolare, se nelle valutazioni dell'adeguatezza della rete ospedaliera dell'Abruzzo sia stata considerata la evidente mancanza di equità nelle risposte ai bisogni di salute delle popolazioni del sud e delle aree interne della regione conseguente alla scelta degli ospedali provinciali;
   se non ritenga che la rete di emergenza urgenza debba essere strutturata in relazione ai tempi di intervento reali e non attraverso coefficienti standard che non considerano la geografia territoriale;
   se sia a conoscenza che il territorio di confine tra Abruzzo e Molise ha, nonostante le molteplici segnalazioni ai livelli competenti da parte dei sindaci del territorio, una inadeguata risposta ai suoi bisogni di salute sia per l'emergenza urgenza, sia nella continuità assistenziale che per l'assistenza pediatrica e quali siano le iniziative di competenza che il Governo intende adottare. (5-01608)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01608

  In merito alla problematica in esame, ricordo che la Regione Abruzzo ha provveduto con il Decreto Commissariale n. 11 del 2013 a definire il Sistema dell'Emergenza-Urgenza regionale, al fine di giungere all'integrazione delle centrali operative 118, dei mezzi dell'emergenza territoriale e della rete di strutture dell'emergenza.
  Tale decreto prevede 5 Punti di Primo Intervento (PPI), attivati presso gli ex presidi ospedalieri riconvertiti in Presidi Territoriali di Assistenza (PTA), 4 Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) di I livello (con funzione di Hub), nei presidi ospedalieri dei capoluoghi di provincia, e 12 sedi di Pronto Soccorso (con funzione di Spoke), corrispondenti ai restanti presidi ospedalieri.
  In merito alla rete territoriale, sono state rimodulate le Centrali Operative 118, con un'unica Centrale Operativa, con sede a L'Aquila, ed approvate le reti cliniche «IMA, stroke, Politrauma e Trauma maggiore».
  La struttura commissariale ha rappresentato che il processo di riconversione è stato attuato per i presidi di Casoli, Pescina, Gissi e Tagliacozzo: tali strutture sono state riconvertite in Presidi Territoriali di Assistenza e, presso i presidi di Gissi e Casoli, sono stati attivati e risultano operanti due Punti di Primo Intervento.
  Il presidio di Guardiagrele non è ancora riconvertito in PTA e dotato di Pronto Soccorso, in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali, nell'ambito di contenziosi tuttora in atto.
  In data 11 ottobre 2013 si è tenuto, presso il Ministero della salute, un incontro Tecnico di Affiancamento con la Regione Abruzzo, finalizzato ad individuare una soluzione condivisa per alcune criticità in materia di rete di emergenza-urgenza. La questione si concretizzava nella grande difficoltà, da parte della Regione Abruzzo, di individuare almeno una struttura DEA di II livello all'interno del territorio regionale.
  Nell'incontro, la struttura commissariale ha rappresentato che, all'interno della Regione Abruzzo, nessuno dei presidi esistenti, (Pescara, Chieti, L'Aquila e Teramo), possiede i requisiti richiesti per una struttura DEA di II livello, tosi come previsto dall'Atto di Intesa Stato-Regioni del 1996: tuttavia, in ciascuno di tali presidi la rete dell'emergenza-urgenza è organizzata per garantire la gestione delle patologie tempo-dipendenti (rete Infarto Miocardico Acuto (IMA), Rete Politrauma, Rete Stroke).
  Il fulcro decisionale è rappresentato dal Sistema 118, che è attrezzato ed in grado di veicolare il cittadino nel presidio più vicino, in conformità ai bisogni e alla patologia.
  Il Ministero della salute ha osservato che l'organizzazione può apparire adeguata per quanto concerne le reti delle patologie tempo-dipendenti, mentre la mancanza di un punto di riferimento regionale per le altre patologie rischia di mettere in pericolo la sicurezza e la qualità delle prestazioni rese dalla rete di emergenza.
  Il Programma Operativo 2013-2015 (allegato al decreto Commissariale n. 112 del 2013), attualmente in fase di valutazione da parte dei Ministeri affiancanti, ha come obiettivo programmato, relativamente alla rete di emergenza urgenza, l'attuazione delle disposizioni contenute nel decreto commissariale n. 11 del 2013, e nello specifico:
   la realizzazione di 4 DEA di I livello con funzioni di Hub nei presidi ospedalieri di L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo;
   la realizzazione di 2 Pronto Soccorso con funzioni di Spoke nei rimanenti presidi ospedalieri;
   la realizzazione di 5 PTA con funzioni di PPI;
   la messa in funzione delle reti IMA-STROKE-POLITRAUMI;
   la sperimentazione per il raggiungimento di una Centrale Operativa 118 unica;
   la rimodulazione delle postazioni medicalizzate e non medicalizzate;
   la predisposizione delle procedure di gara per il suddetto servizio, secondo le modalità previste dalla normativa vigente in considerazione della scadenza del contratto regionale di affidamento del servizio di elisoccorso;
   il completamento dell'attivazione in ciascun pronto soccorso dei posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI), che permettano di evitare il ricorso al ricovero per le condizioni cliniche per cui è necessario un inquadramento diagnostico o un monitoraggio di terapie di breve durata.

  L'Agenzia sanitaria regionale ha monitorato il livello di attivazione dei posti letto di Osservazione Breve Intensiva nei presidi abruzzesi: è stato attivato, inoltre, un tavolo tecnico per il monitoraggio periodico dei presidi ospedalieri che non hanno ancora provveduto a tale attivazione.
  Nell'ambito della realizzazione della Centrale Operativa 118 unica, e della rimodulazione delle postazioni territoriali del sistema 118, il Comitato Regionale Emergenza Urgenza Abruzzo sta sviluppando una serie di iniziative, tra cui la proposta di riorganizzazione dei mezzi di soccorso, per un totale di 53.
  Il Servizio territoriale 118 opera in maniera coordinata e si rapporta con le diverse strutture ospedaliere, secondo criteri rispondenti alle specifiche esigenze assistenziali dei malati, così da assicurarne il trasporto là dove questi possono ricevere il miglior trattamento definitivo nel minor tempo possibile, eliminando i passaggi intermedi che prolungano inutilmente i tempi di intervento.
  Le postazioni territoriali del 118 sono state identificate anche attraverso valutazioni relative alle caratteristiche orografiche del territorio regionale, della viabilità e dei tempi di percorrenza. L'analisi dei tempi di percorrenza è stata elaborata tenendo in considerazione le differenti tipologie di strade percorse, le condizioni del traffico e meteo.
  Inoltre, la struttura commissariale ha fornito precisazioni anche in merito al servizio di elisoccorso regionale, dotato di due elicotteri: esso viene utilizzato per garantire gli interventi territoriali di emergenza urgenza (primari), i trasporti interospedalieri di emergenza urgenza (secondari) e le attività di soccorso in ambiente difficile/montano.
  In merito al territorio di confine tra Abruzzo e Molise, si rappresenta che risultano in corso tavoli di trattative per la definizione di accordi tra le due Regioni interessate.
  In merito alla riorganizzazione del Sistema di Emergenza Urgenza sanitaria, la Regione Abruzzo ha comunicato che esso è stato riorganizzato, sia per la fase territoriale sia per quella ospedaliera, al fine di garantire un utilizzo più appropriato dei sistemi di emergenza sanitaria, con il superamento delle rigidità organizzative e l'elaborazione di un modello a maggiore flessibilità.
  Tale modello organizzativo, è stato definito anche tenendo conto del processo di razionalizzazione delle strutture, semplici e complesse, già avviato dal Programma Operativo 2010 per ottimizzare le risorse umane, tecnologiche, strutturali, culturali e tecniche che si coordinano ed integrano intorno al paziente e alla persona.
  Ne è scaturita una risposta ospedaliera composta di strutture di diversa complessità assistenziale, in grado di rispondere efficacemente ed in modo appropriato alle necessità dell'intervento, secondo livelli di complessità crescente: Punti di Primo intervento (PPI); Presidio Ospedaliero sede di Pronto Soccorso (Centro Spoke); Presidio Ospedaliero sede di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (Centro HUB).
  La qualità della risposta assistenziale nelle prime ore ha un ruolo determinante per la sopravvivenza del paziente, quindi tutte le strutture del sistema dell'emergenza-urgenza lavorano in rete, e le funzioni complesse sono ampiamente garantite ai cittadini sull'intero territorio regionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Abruzzo

sanita' pubblica

spese sanitarie

istituto ospedaliero

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