ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01589

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
28/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2013
Resoconto FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2013
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 28/11/2013
Resoconto FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2013

SVOLTO IL 28/11/2013

CONCLUSO IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01589
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   FRATOIANNI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il settore cinematografico e i linguaggi audiovisivi rappresentano uno dei punti qualificanti e più importanti del panorama culturale italiano, in cui sono impegnati centinaia di migliaia di professionisti, maestranze e volontari. In questo panorama hanno un ruolo determinante le Associazioni Nazionali di Cultura Cinematografica, così come definite dall'articolo 44 della legge 4 novembre 1965, n. 1213 e dagli articoli 18 e 19 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28;
   attualmente nel nostro Paese sono riconosciute nove Associazioni nazionali di cultura cinematografica (ANCCI Associazione nazionale circoli cinematografici italiani fondata nel 1973, CGS Cinecircoli giovanili socioculturali fondata nel 1967, CINIT Cineforum italiano fondata nel 1967, CSC Centro studi cinematografici fondata nel 1948, FEDIC Federazione italiana dei cineclub fondata nel 1949, FIC Federazione italiana cineforum fondata nel 1956, FICC Federazione italiana dei circoli del cinema fondata nel 1947, UCCA Unione circoli cinematografici Arci fondata nel 1967, UICC Unione italiana dei circoli del cinema fondata nel 1951). Queste svolgono un ruolo fondamentale e insopprimibile nella diffusione della cultura cinematografica in Italia e all'estero, perché contano su una rete di circa 1.000 circoli locali, presenti su tutto il territorio nazionale, i circoli del cinema, tramite i quali, per legge, le Associazioni nazionali, svolgono «attività di cultura cinematografica attraverso proiezioni, dibattiti, conferenze, corsi e pubblicazioni» e alle quali, sempre per legge «viene concesso un contributo annuo, commisurato alla struttura organizzativa dell'associazione, nonché all'attività svolta dalla stessa nell'anno precedente»;
   il settore promozione cinema dal 2008 ad oggi è stato oggetto di tagli continui e progressivi, anche in anni, come il 2011, in cui il Fondo unico per lo spettacolo non è stato, di fatto, tagliato. E all'interno del settore promozione cinema, a pagare maggiore dazio sono state certamente le Associazioni nazionali di cultura cinematografica. Osservando l'andamento dei finanziamenti negli ultimi anni, infatti, si apprezza che nel 2008 lo stanziamento ministeriale per le Associazioni nazionali ammontava complessivamente a un milione e 250 mila euro per l'insieme dei 9 soggetti nazionali riconosciuti, grazie ad un aumento del Fus da parte del Governo allora in carica. Nei 2009, lo stanziamento è stato ridotto ad un milione complessivo, nel 2011 a 700.000,00 euro, e infine nell'anno 2013 si è arrivati ad un contributo di 600.000 euro complessivi;
   nel breve volgere di quattro anni, le Associazioni nazionali di cultura cinematografica hanno subito un taglio del 40 per cento rispetto a quanto previsto dalla Commissione ministeriale nel 2008;
   il settore, cinematografico, come un pò tutto il settore della cultura e dei beni architettonici e museali nel nostro Paese, vive una situazione molto difficile. Si consideri, ad esempio, il ritmo con cui assistiamo quotidianamente alla chiusura di sale cinematografiche nelle città, o alla difficoltà di alcune produzioni di qualità di varcare la soglia che consentirebbe la fruizione e la visione ad un pubblico più vasto e variegato. Le Associazioni nazionali del cinema, in molti casi e in molte parti del territorio italiano, riescono a colmare queste enormi lacune e garantiscono un servizio utile alla promozione dei linguaggi audiovisivi e alla formazione del pubblico –:
   se il Ministro intenda integrare il finanziamento alle Associazioni nazionali di cultura cinematografica, riportandolo ai livelli del 2008 e ripristinare i finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo sottratti negli ultimi cinque anni. (5-01589)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01589

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Fratoianni intende sapere le intenzioni del Ministro in materia di integrazione del finanziamento alle Associazioni nazionali di cultura cinematografica.
  Le Associazioni nazionali di cultura cinematografica sono in effetti previste dal decreto-legge 22 gennaio 2004, n. 28, ma erano già state definite dalla cosiddetta «legge cinema» del 4 novembre 1965, n. 1213.
  Le associazioni riconosciute sono attualmente nove ed agiscono mediante una rete di circoli del cinema (al momento i circoli aderenti sono oltre 1100 ed in progressivo aumento) operanti su tutto il territorio nazionale.
  Le Associazioni ed i loro circoli svolgono l'importante funzione di promuovere la cultura cinematografica in modo capillare, funzione tanto più importante se riferita a zone del Paese in cui non sono presenti, o sono carenti, sale cinematografiche con finalità precipuamente commerciali.
  L'attività sul territorio si svolge non solo mediante proiezioni, ma anche con l'organizzazione di eventi collaterali (es.: presentazione dell'opera da parte di esperti, dibattiti, incontri in materia cinematografica, ecc.).
  Le stesse attività si svolgono in gran parte con la collaborazione di «appassionati» del cinema che prestano la loro opera divulgativa su base volontaria e gratuitamente.
  Annualmente a ciascuna delle nove associazioni viene assegnato un contributo quantificato per il 50 per cento sulla base della cosiddetta organizzazione (vale a dire il numero dei circoli aderenti alla associazione stessa); il restante 50 per cento viene assegnato sulla base dell'attività svolta da ogni singola associazione.
  In effetti, l'attività dei circoli del cinema nel loro complesso e delle associazioni che li riuniscono, è ben presente all'attenzione del Ministero ed in particolare della Direzione generale cinema. Si tratta, infatti, come sopra accennato, di una attività divulgativa e promozionale che può definirsi «di frontiera», in quanto raggiunge spettatori, anche potenziali, spesso giovani che dall'attività dei circoli possono trarre non solo momenti di svago, ma anche un approccio alla cultura cinematografica da approfondirsi nel corso della propria vita.
  Per quanto riguarda la segnalata diminuzione degli stanziamenti destinati al settore negli anni dal 2008 al 2013 deve purtroppo rilevarsi che la quota FUS cinema non è rimasta assolutamente invariata, infatti, se nel 2008 era di 91 milioni di euro, negli anni a seguire è andata man mano diminuendo fino ad arrivare nel 2013 a 72,3 milioni di euro, con un decremento percentuale complessivo di circa il 25 per cento.
  Da tali considerazioni oggettive non potevano non derivare conseguenze per il finanziamento di quasi tutti i settori del cinema, compreso, purtroppo, anche quello delle Associazioni nazionali di cultura cinematografica.
  Il Ministero assicura la propria attenzione nei confronti delle associazioni per il prezioso compito svolto di diffusione e promozione della cultura cinematografica italiana.

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