ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: GALAN GIANCARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
28/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2013
Resoconto GALAN GIANCARLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2013
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 28/11/2013
Resoconto GALAN GIANCARLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2013

SVOLTO IL 28/11/2013

CONCLUSO IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01585
presentato da
GALAN Giancarlo
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   GALAN. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il problema della qualificazione dei restauratori si riverbera, come noto, da troppi anni sulla qualità del restauro italiano, incidendo negativamente sul profilo professionale degli operatori del settore;
   il protrarsi di questa condizione d'incertezza penalizza in particolare coloro che, pur avendo maturato i requisiti per la qualificazione già nel 2001 (in armonia con l'articolo 182 del Nuovo codice dei ceni culturali), non hanno visto realizzarsi un'aspettativa legittimamente conseguita con un percorso in cui si è spesso consumata un'intera vita professionale, dall'esordio del periodo formativo di studio fino all'esperienza lavorativa maturata sul campo con un'attività che costituisce il tessuto stesso delle imprese specialistiche che operano ad altissimo livello, ma purtroppo in modo misconosciuto;
   la controversa emanazione del nuovo articolo n. 182 (legge n. 7 del 14 gennaio 2013), ha avuto, soprattutto, l'effetto di aggravare uno scenario problematico, compromettendo ulteriormente il diritto al riconoscimento della qualifica professionale, anziché dirimerlo, dal momento che si rende complessa l'individuazione di parametri certi di applicazione nelle linee guida, che dovrebbero individuare detti parametri, per avviare rapidamente la procedura si selezione;
   il perdurare di questo stato critico è aggravato dall'entrata in vigore già dal 2009 della norma a regime che disciplina il conseguimento del titolo di laurea quinquennale, o in alternativa il diploma presso le accademie e gli Istituti accreditati;
   se da un lato il nuovo articolo 182 ha scardinato l'impianto del vecchio articolato, proprio mentre giungeva nella fase di avvio della procedura di selezione, dall'altro palesa numerose incongruenze. Il disegno di legge presentato dall'interrogante in qualità di Ministro, nel 2011, mirava, infatti, a superare la procedura di selezione avviata nel 2009 per la quale erano già state presentate oltre 15.000 domande;
   tale articolo 182 dimostra di non essere in grado, a meno di non inserire opportuni correttivi, di garantire aderenza al profilo caratterizzante la professione di cui al decreto ministeriale n. 86 del 2009, soprattutto per il mancato recepimento nella legge di un requisito fondamentale come quello della responsabilità diretta nella gestione tecnica dell'intervento. Il pericolo insito in questa situazione è che si possa cogliere l'occasione per una semplificazione dei problemi che mira ad una deleteria sanatoria;
   il testo della circolare n. 53 del 2009, emanato in occasione del bando poi sospeso, infatti, in modo appropriato e dettagliato tutti gli adempimenti necessari da espletare in caso di candidatura e soprattutto il tipo di documentazione che intende validarsi, soffermando l'attenzione sulla necessità di accertare in modo inequivocabile il ruolo di responsabilità diretta che il candidato ha ricoperto nell'ambito dei lavori e la dimostrazione del requisito della gestione tecnica dell'intervento, consentendo che tale accertamento fosse dimostrabile unicamente mediante documenti siglati dall'autorità preposta alla tutela –:
   se si intenda procedere alla messa a regime della norma transitoria, proponendo di attenersi a quanto stabilito dalla circolare n. 53 del 2009 e se vi sia intenzione a valutare l'opportunità di costituire un tavolo tecnico che preveda la partecipazione di associazioni di restauratori, rappresentative a livello nazionale delle professioni regolamentate o non regolamentate in possesso dei requisiti indicati agli articoli 1 e 2 del decreto ministeriale 28 aprile 2008 ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 9 novembre 2007 n. 206 e successive modificazioni e integrazioni, al quale affidare il compito di procedere alla definizione degli orientamenti e dei contenuti delle linee guida applicative dell'articolo 182 e successive modificazioni e integrazioni.
(5-01585)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01585

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Galan, unitamente ad altri onorevoli, chiede quali iniziative il Ministero intenda assumere per concludere la situazione di incertezza relativa alla qualificazione dei restauratori e se intenda costituire un tavolo tecnico con le associazioni di restauratori maggiormente rappresentative.
  Vorrei, a tale proposito riferire, per meglio definire i termini della complessa vicenda, che la legge 14 gennaio 2013, n. 7, ha sostituito i commi da 1 a 1-quinquies dell'articolo 182 del Codice dei beni culturali, modificando la disciplina transitoria per il conseguimento della qualifica di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali.
  Il mutamento dell'impianto definito dal testo precedente (mutamento introdotto proprio su istanza delle Commissioni cultura di Camera e Senato) ha richiesto una approfondita riflessione sugli adempimenti conseguenti e sulla procedura da seguire per realizzarli.
  In particolare, si rammenta, si è resa necessaria la stesura di nuove linee guida ed un nuovo decreto di definizione delle modalità di svolgimento della prova d'idoneità. Decreto che va emanato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, d'intesa con la Conferenza unificata.
  Di fronte alle problematiche rilevate e alle richieste delle Associazioni di partecipare all’iter attuativo secondo le previsioni della nuova legge, è stato pubblicato apposito avviso sul sito internet del Ministero così che, dal 3 al 6 giugno scorso, si sono svolti gli incontri con i gruppi e le associazioni che ne avevano fatto domanda.
  L'amministrazione ha affrontato con i partecipanti le diverse problematiche rilevate e ha raccolto richieste e suggerimenti.
  Successivamente ai lavori svolti con le associazioni, il Ministero si è concentrato sugli adempimenti necessari per avviare la procedura di selezione pubblica.
  In particolare, si sta concludendo la fase di definizione delle linee guida per l'espletamento dell'indicata procedura, che andranno pubblicate con decreto ministeriale e che consentiranno di chiarire meglio le disposizioni normative, di precisare con esattezza le fasi procedimentali e di descrivere puntualmente la documentazione da produrre.
  Ben consapevole dell'importanza della questione, il Ministero è impegnato nella redazione di un testo nel quale verranno date tutte le indicazioni necessarie, anche con riferimento all'attività di restauro, nel senso che si darà una risposta alle esigenze prospettate dal settore senza pregiudicare tuttavia la conservazione del patrimonio culturale, immettendo, nell'elenco dei professionisti, soggetti non qualificati.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2007 0206

EUROVOC :

protezione del patrimonio

riconoscimento delle qualifiche professionali

accesso alla professione