ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01560

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 125 del 26/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01560
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Martedì 26 novembre 2013, seduta n. 125

   OLIVERIO e MONGIELLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   gli interroganti sono stati interpellati dal personale dell'associazione regionale allevatori della Calabria in quanto da oltre 15 mesi non percepiscono lo stipendio. Questa loro situazione di incertezza e di ritardi salariali si ripete da almeno tre anni;
   l'Associazione regionale allevatori (ARA) della Calabria si è costituita da tre anni e da allora è incappata nella incresciosa situazione di non garantire le retribuzioni al proprio personale e non solo a causa della crisi finanziaria che ha colpito il nostro paese;
   l'ARA Calabria offre assistenza tecnica agrozootecnica e veterinaria, oltre la tenuta dei libri genealogici delle varie razze con finanziamento dello Stato, mentre per l'assistenza tecnica dispone di un progetto, SATA (Servizio assistenza tecnica allevatori), con delibera di circa 5,5 milioni di euro poi ridotti nei tre anni a 2 milioni di euro;
   in tale progetto sono attive, oltre l'ARA Calabria, anche le organizzazioni di produttori (OP) cui è assegnato il 40 per cento delle risorse sopra indicate. In tali circostanze si è dovuto ridurre le risorse per gli stipendi dell'associazione a 1,2 milioni di euro;
   si tratta di circa 100 persone, di cui il 50 per cento assunta a tempo indeterminato, mentre i restanti lavoratori sono regolati con prestazioni pagate su fattura (lavoratori utilizzati a partita IVA, tramite convenzione);
   l'ARA Calabria è stata costituita il 14 aprile 1976 ed ha ottenuto il riconoscimento dalla Regione Calabria con la legge regionale n. 54 del 5 maggio 1990, per lo svolgimento di attività di coordinamento tecnico ed organizzativo delle associazioni provinciali allevatori e delle organizzazione dei produttori;
   dal 1o gennaio 2011, a seguito del riordinamento nazionale del sistema allevatoriale, l'ARA Calabria si è trasformata da organismo di II grado ad organismo di I grado, assumendo direttamente le funzioni ed i compiti della gestione delle attività, affidate fino al 2010 alle associazioni provinciali ed interprovinciali allevatori;
   l'ARA non ha fine di lucro ed è socia dell'Associazione italiana allevatori (AIA), opera nel quadro della politica generale e delle direttive organizzative dell'AIA in armonia con la programmazione agricola regionale;
   l'ARA svolge la sua attività di valorizzazione delle produzioni zootecniche regionali tramite le Organizzazioni produttori socie e legalmente riconosciute dalla Regione Calabria ed operanti nel territorio regionale;
   essa si propone di attuare tutte le iniziative che possono utilmente contribuire ad un più rapido miglioramento del bestiame allevato e ad una più efficiente valorizzazione del bestiame stesso e dei prodotti da questo derivati;
   possono far parte dell'Associazione regionale allevatori gli allevatori singoli o associati senza distinzione di specie e razze di bestiame allevato e di specializzazioni produttive;
   in merito alle criticità di finanziamento da parte dello Stato in favore della associazioni regionali allevatori, è da ultimo intervenuto anche il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali pro-tempore dottor Catania, il quale, il 4 ottobre 2012, in risposta ad una specifica interrogazione (all'interrogazione 4-16337) vertente sul mancato finanziamento per gli anni 2011 e 2012 delle attività svolte dalle associazioni regionali allevatori, faceva sapere che l'amministrazione del dicastero agricolo, al fine di mantenere una struttura unitaria del sistema delle associazioni allevatori sul territorio nazionale (presupposto fondamentale di competitività della zootecnica italiana) aveva già avanzato una proposta di rimodulazione finanziaria delle disponibilità recate dai capitoli 7637 e 7638 del proprio bilancio di previsione, risorse finalizzate all'attuazione delle funzioni amministrative trasferite alle regioni, destinate però alle sole regioni a statuto speciale;
   tale proposta di rimodulazione (che avrebbe consentito di destinare la somma complessiva di euro 25 milioni alle attività di miglioramento genetico per tutte le regioni), seppur approvata dal comitato tecnico permanente di coordinamento in materia di agricoltura nella seduta del 23 giugno 2011, non aveva ottenuto il parere favorevole del Ministero dell'economia e delle finanze, in quanto non compatibile con la normativa di bilancio. A fronte di tale parere lo «schema d'intesa» fu rimodulato, lasciando inalterata la dotazione finanziaria di ciascun capitolo, in modo da destinare alle attività di miglioramento genetico del bestiame tutti i fondi recati dal capitolo 7637 (pari a 9 milioni di euro) e parte dei fondi recati dal capitolo 7638 (nella misura di 16 milioni di euro) rientrando, tali attività, tra quelle trasferite alle regioni ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2001;
   a seguito del parere favorevole del Ministero dell'economia e delle finanze, e acquisito un nuovo parere positivo dal comitato permanente agricoltura nella seduta del 21 luglio 2011, la suddetta proposta fu quindi trasmessa alla Conferenza Stato Regioni che si dichiarava favorevole e così le fu inoltrato il programma annuale dei controlli funzionali concernente i criteri e gli indirizzi unitari in conformità all'articolo 2 della legge n. 280 del 1999;
   il programma in questione, aveva previsto, per il 2011, la riorganizzazione del sistema degli allevatori, con l'attivazione di un sistema operativo regionale (cioè, basato su associazioni regionali di allevatori) a fronte delle associazioni provinciali. L'implementazione di tale sistema (che in alcune regioni è ancora in fase di realizzazione) avrebbe permesso una riduzione del costo dell'attività di un ulteriore 10 per cento rispetto all'anno precedente, con una spesa prevedibile di 69 milioni e un contributo massimo concedibile di 55,2 milioni. Il programma in oggetto, oltre ad indicare le «linee di indirizzo tecnico per la riorganizzazione dei sistemi dei controlli» (in modo da mantenere dei buoni livelli qualitativi del servizio e, al contempo, di perseguire ulteriori economie), proponeva la ripartizione fra le regioni della disponibilità finanziaria di 25 milioni considerati nella predetta intesa;
   riguardo l'attività per l'anno 2012, il Ministro interrogato avrebbe provveduto a predisporre una nuova proposta di programma in cui sono stati ridefiniti sia i parametri tecnici che economici utilizzando la metodologia e i criteri previsti dal «Manuale per il finanziamento dell'attività di tenuta dei libri genealogici e dei controlli funzionali delle associazioni provinciali allevatori», denominato «manuale del forfait»;
   il predetto programma, esaminato e condiviso, con modifiche, dal Comitato monitoraggio di cui al decreto ministeriale 23485 del 13 novembre 2006 sarebbe stato trasmesso alle regioni e alle associazioni degli allevatori per acquisire eventuali osservazioni, prima di sottoporlo alla conferenza Stato regioni per la prevista intesa. Il documento avrebbe previsto, per province e per regione, la spesa ammessa e il relativo contributo nazionale per l'anno 2012 (pari, rispettivamente, ad euro 64.033.969 e ad euro 50.191.322,98) nonché gli indirizzi per l'elaborazione delle linee guida per la riorganizzazione del sistema della selezione animale –:
   se sia a conoscenza del mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori dell'associazione regionale allevatori della Calabria ed in tale ambito quali iniziative intenda intraprendere per risolvere tali criticità;
   in riferimento a quanto descritto in premessa, quale sia lo stato dei fatti relativo al trasferimento delle risorse finanziarie, e non solo per il 2012, ma anche per gli anni successivi, in favore delle associazioni regionali allevatori ed in particolare dell'associazione regionale allevatori della Calabria. (5-01560)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

gruppo di produttori

allevamento

Calabria

associazione

politica agricola

coltivatore

produzione animale

cooperazione tecnica