ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01558

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 125 del 26/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01558
presentato da
CARRA Marco
testo di
Martedì 26 novembre 2013, seduta n. 125

   CARRA, OLIVERIO, COVA, VALIANTE, LUCIANO AGOSTINI, CENNI, TERROSI, COVELLO e ANTEZZA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   le organizzazioni del mondo agricolo lanciano l'allarme sul futuro del settore suinicolo italiano uno dei comparti di punta della produzione agroalimentare nazionale prostrato da un incremento esponenziale delle importazioni di carne suina straniera;
   nel 2013 sono stati allevati meno di 8,7 milioni di maiali, erano 9,3 milioni nel 2012, destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di denominazione di origine dop e igp;
   solo nell'ultimo anno la produzione in Italia è diminuita di 615.000 capi sostituiti dalle importazioni di carne dall'estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità, con il concreto rischio di estinzione per i prelibati prodotti dal culatello di Zibello, alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma;
   a causa di questa notevole importazione due prosciutti su tre prodotti in Italia vengono lavorati con carne di maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania, Spagna, con il rischio di compromettere molti marchi dop;
   la chiusura forzata degli allevamenti è stata causata dall'impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall'estero di carne di bassa qualità per ottenere prosciutti da «spacciare» come made in Italy per la mancanza dell'obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza;
   gli allevatori che si attengono alle rigide regole del disciplinare dop per la qualità delle proprie carni hanno visto aumentare considerevolmente i costi di produzione con la conseguenza paradossale di essere fuori dal mercato con una produzione che da mesi non viene neanche più quotata;
   senza un prezzo di riferimento le aziende non sanno come muoversi ed il rischio per gli allevatori è quello di rimanere incastrati nel gioco al ribasso dei mediatori che sottopagano il prodotto e spingono alla chiusura degli allevamenti;
   gli allevatori mettono sotto accusa anche gli insostenibili squilibri nella distribuzione del valore dalla stalla alla tavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini in salumi ben 48 euro restano in tasca alla distribuzione commerciale, 22,5 al trasformatore industriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euro all'allevatore: mentre in media all'allevatore i maiali allevati sono pagati circa 1,4 euro al chilo il consumatore spende oltre 23 euro al chilo, per il prosciutto dop, una forbice troppo larga che danneggia cittadini e allevatori italiani;
   il settore della produzione di salumi e carne di maiale in Italia, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi di euro e attualmente da lavoro ad oltre 105.000 addetti –:
   se e quali iniziative il Governo intenda porre in essere con la massima urgenza per tutelare il settore suinicolo italiano contrastando le importazioni dall'estero di prodotti di bassa qualità e le relative speculazioni degli intermediari, assicurando trasparenza ad una delle filiere chiave dell'agroalimentare nazionale.
(5-01558)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

denominazione di origine

carne suina

importazione

suino

prodotto agricolo

gruppo di produttori

costo di produzione