ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01533

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: MANFREDI MASSIMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/11/2013
ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
PAOLUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
TARTAGLIONE ASSUNTA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/11/2013
Stato iter:
12/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/12/2013
Resoconto MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/11/2013

DISCUSSIONE IL 12/12/2013

SVOLTO IL 12/12/2013

CONCLUSO IL 12/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01533
presentato da
MANFREDI Massimiliano
testo di
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   MANFREDI, RUSSO, ROSTAN, BRATTI, TIDEI, GADDA, PAOLUCCI, SALVATORE PICCOLO, TARTAGLIONE, VACCARO, IMPEGNO e AMENDOLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il settimanale L'Espresso, sul numero uscito in edicola il 15 novembre 2013, ha pubblicato un'inchiesta dal titolo «Bevi Napoli e poi muori» in cui vengono esposti una serie di dati allarmanti in merito alla presunta contaminazione dell'acqua, del suolo e dell'aria in alcune aree delle province di Napoli e Caserta;
   i dati riportati nell'articolo sono tratti da un dossier realizzato dalla Us Navy tra il 2009 e il 2011, periodo in cui l'esercito degli Stati Uniti ha esaminato una porzione di territorio pari a mille chilometri quadrati per verificare la presenza di 214 sostanze nocive nelle acque, nei terreni e nell'aria;
   le analisi sono state effettuate seguendo gli standard ambientali statunitensi, che differiscono in parte da quelli di norma seguiti dalle competenti autorità locali, e i risultati indicano che, in alcune aree, i rischi per la salute dei residenti sarebbero addirittura «inaccettabili»;
   nell'inchiesta giornalistica si afferma che la Us Navy ha trasmesso il dossier sia all'Ispra che alla regione Campania, che non avrebbero però assunto alcuna iniziativa;
   le province di Napoli e Caserta sono già coinvolte nell'emergenza della «terra dei fuochi», con centinaia di siti contaminati da sversamenti illeciti e roghi tossici;
   l'inchiesta del settimanale, corredata da un titolo fortemente allarmistico, solleva in ogni caso nuovi dubbi sulla salubrità dell'acqua, del terreno e dell'aria in diverse aree delle due province –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei dati raccolti dalla Us Navy tra il 2009 e il 2011, e se intenda assumere le iniziative di competenza, di concerto con la regione Campania, per le necessarie e urgenti verifiche ambientali e per le eventuali opere di bonifica nelle aree indicate dal dossier statunitense. (5-01533)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01533

  Con l'atto di sindacato ispettivo che si riscontra gli onorevoli interroganti, con riferimento al noto reportage presentato dal settimanale L'Espresso relativo allo studio realizzato dal comando della «US Navy» di Napoli sull'inquinamento nelle province di Napoli e Caserta, chiedono a questo Ministero se sia a conoscenza dei dati raccolti tra il 2009 e il 2011 e se intenda assumere le iniziative di competenza, di concerto con la regione Campania, per le necessarie urgenti verifiche ambientali e per le eventuali opere di bonifica nelle aree indicate dal predetto dossier.
  Il tema si innesta, com’è noto, sulla questione più vasta della c.d. Terra dei fuochi, già più volte affrontata da questo Ministero in sede di sindacato ispettivo.
  Già da tempo, si ricorderà, e in relazione alla sempre maggiore criticità della situazione, si rendeva necessario e improrogabile pervenire alla individuazione di un quadro generale di azioni concrete, immediate e puntuali, con l'obiettivo di sradicare un fenomeno odioso che ipotecava il presente e il futuro di un vasto territorio e della popolazione ivi residente.
  A dimostrazione di quanto la relativa problematica fosse ritenuta di rilevantissima e prioritaria importanza da parte del Ministero dell'ambiente, è da segnalare che sin dai primi giorni di operatività del nuovo Governo, il Ministro aveva ritenuto suo dovere prendere diretto contatto con la realtà ambientale delle aree interessate.
  Si era ritenuto sin da subito, infatti, che una più forte presenza delle istituzioni sul territorio, una maggiore sinergia tra le competenze dei vari Dicasteri coinvolti con le istituzioni locali, l'inasprimento delle pene per i reati ambientali – in particolare per i roghi dei rifiuti, l'avvio dell'attività di bonifica e risanamento, siano i cardini dell'azione cui deve essere improntata l'attività dell'intero Governo.
  In merito, tuttavia, a quanto specificatamente richiesto dagli interroganti, non può non segnalarsi che la risposta più idonea è allo stato rappresentata dalla avvenuta approvazione nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2013 di un piano di azione per l'emergenza della «Terra dei fuochi», e altre emergenze ambientali e industriali.
  Detto piano, concretizzatosi con l'avvenuta pubblicazione del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136 recante «Disposizioni urgenti dirette fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 10 dicembre 2013, interviene a tutela dell'ambiente, della salute e della qualità delle coltivazioni. Si prevedono il monitoraggio e la classificazione dei suoli, l'accertamento dello stato dell'inquinamento dei terreni, la riforma dei reati ambientali, l'accelerazione e la semplificazione degli interventi necessari, oltreché risorse per le bonifiche indispensabili per territori a forte condizionamento criminale quale è quello della Terra dei fuochi.
  In particolare, e per quanto qui maggiormente interessa, si richiama l'attenzione sulle previsioni degli articoli 1 e 2, laddove ci si propone di fare fronte al gravissimo allarme sociale provocato dalla diffusione di notizie sullo stato di contaminazione dei terreni agricoli campani e su eventuali pericoli per la salute umana.
  Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l'istituto superiore di sanità e l'Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania è previsto che svolgano le indagini tecniche per la mappatura dei siti inquinati secondo gli indirizzi comuni e le priorità definiti con apposita direttiva.
  E questo perché è urgente e fondamentale acquisire una fotografia ufficiale della situazione attraverso una mappatura delle aree, che individui quelle interessate da fenomeni da inquinamento tali da rendere necessaria la limitazione delle coltivazioni.
  I risultati scientifici così acquisiti consentiranno, quindi, di perimetrare definitivamente i terreni in modo da sfatare una volta per tutte gli infondati timori che tutti i prodotti della Campania siano contaminati e che tutti i terreni destinati all'agroalimentare della regione siano pregiudicati da gravi fenomeni di inquinamento.
  Attraverso tale strumento normativo potranno inoltre essere coordinati e raccordati utilmente tutti i dati conoscitivi già a disposizione ma che necessitano di essere coordinati e unificati. In tale specifico ambito, pertanto, deve ricondursi lo sprone formulato dagli interroganti laddove auspicano la realizzazione delle urgenti verifiche ambientali.
  Uno degli obiettivi perseguiti sarà poi quello di adottare un programma straordinario e urgente di interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti nonché alla rivitalizzazione economica dei territori ove si sono riscontrate concentrazioni di inquinanti tali da renderli inidonei alla produzione agroalimentare.
  Per quanto attiene alla questione delle bonifiche dei siti campani, è prevista la costituzione di un Comitato Interministeriale e di una Commissione con il compito di individuare e potenziare azioni e interventi di monitoraggio e tutela da realizzarsi nell'area della regione Campania.
  L'azione della Commissione avrà lo scopo di semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione degli interventi di bonifica dei territori. Sarà così possibile per la realizzazione degli stessi fare ricorso allo strumento giuridico del Contratto Istituzionale di sviluppo proprio al fine di accelerare e garantire la qualità della spesa pubblica. Si prevede, inoltre, la possibilità di finanziare il programma, oltre che con le disponibilità ordinarie, anche mediante l'utilizzo del Piano operativo regionale Campania 2007-2013 (fondi strutturali), del Piano di Azione e Coesione, nonché mediante misure che saranno adottate nella programmazione 2014-2020.
  Preme, in conclusione sottolineare, e con non poco compiacimento, che le iniziative appena riferite non rappresentano mere intenzioni ma provvedimenti concreti adottati dal Governo per far fronte alla rilevantissima crisi ambientale accertata nell'area della Terra dei fuochi, nell'ambito della quale il contenuto del dossier della US Navy, da cui hanno tratto spunto gli interroganti per conoscere le iniziative che il Ministero dell'ambiente intendeva adottare, rappresenta solo un aspetto delle varie problematiche.
  Fermo restando quanto appena riferito, rimane comunque la possibilità di apportare in corso di conversione del decreto-legge quelle modifiche che saranno ritenute opportune per meglio definire il complesso di interventi finalizzati a risolvere, per quanto possibile e che qui interessa, il fenomeno dell'inquinamento nella Terra dei fuochi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

nocivita'

protezione dell'ambiente

sostanza tossica

inquinamento