ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 118 del 14/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: LENZI DONATA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/11/2013
Stato iter:
12/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 12/03/2014
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2013

DISCUSSIONE IL 12/03/2014

SVOLTO IL 12/03/2014

CONCLUSO IL 12/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01476
presentato da
LENZI Donata
testo di
Giovedì 14 novembre 2013, seduta n. 118

   LENZI, AMATO, BELLANOVA, BENI, BIONDELLI, BURTONE, CAPONE, CASATI, D'INCECCO, FOSSATI, PATRIARCA, MIOTTO e MURER. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca», convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128 è stato cancellato, di fatto, il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, introdotto a giugno 2013 con la legge di conversione del decreto-legge del 28 giugno 2013, n. 76;
   il testo vigente, al quale si è pervenuti dopo un accelerato iter parlamentare, rende possibile «svapare» le sigarette elettroniche là dove invece permane il divieto per le sigarette tradizionali: uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar;
   sempre in virtù del «decreto-legge istruzione» la sigaretta elettronica rimane invece vietata nei locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione, comprese le sezioni di scuole operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per i minorenni, nonché presso i centri per l'impiego e i centri di formazione;
   l'effetto delle sigarette elettroniche ancora non è conosciuto nel dettaglio e non ci sono ad oggi studi scientifici che provino che le sigarette elettroniche aiutino effettivamente a smettere di fumare o evidenziano gli effetti della «svapata» per chi inala e per chi la subisce –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere al fine di tutelare la salute dei cittadini ed in particolare di quelli più vulnerabili sia come età che come condizioni psicofisiche contro il tabagismo e le sigarette elettroniche che contengono nicotina uniformando i limiti per l'utilizzo di quest'ultime a quelli posti al fumo da tabacco. (5-01476)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01476

  A carattere preliminare, rammento che le miscele utilizzate per la sigaretta elettronica per produrre vapore sono prevalentemente costituite da alcune sostanze di base, quali glicerina, glicole propilenico, aromi vari, con aggiunta di nicotina a varie concentrazioni o senza nicotina.
  Tale liquido di ricarica può essere acquistato pronto per l'uso, oppure approntato miscelando i vari componenti che sono acquistati separatamente.
  Alcune ditte pubblicizzano tali sigarette come ausilio per smettere di fumare, ma non ci sono evidenze sulla loro efficacia e sicurezza per tale scopo, e sono in corso studi al riguardo, come evidenziato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel novembre del 2010.
  La nicotina è una sostanza tossica per ingestione, molto tossica per contatto con la pelle e può provocare malessere anche a basse dosi.
  A seguito dell'assunzione ripetitiva di piccole quantità di nicotina, si possono sviluppare tolleranza e dipendenza.
  Le miscele che contengono nicotina possono essere classificate come pericolose in base alla concentrazione della sostanza.
  Ai sensi della normativa vigente, miscele contenenti più di 0.1 per cento di nicotina risultano nocive per contatto con la pelle: pertanto, stante le modalità di ricarica delle sigarette elettroniche, che contemplano la ricarica da parte del consumatore e anche la miscelazione «fai da te» a partire dai componenti base, vi è probabilità di contatto cutaneo durante tali operazioni.
  Sulla base di studi effettuati dall'Istituto Superiore di Sanità, sono stati valutati gli scenari di esposizione relativi alle diverse concentrazioni di nicotina generalmente presenti nei liquidi di ricarica e sono stati calcolati i livelli di esposizione per alcune tipologie di utilizzatori (moderati, medi e forti).
  Sono stati evidenziati potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età.
  Poiché gli effetti osservati consistono principalmente nell'aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, l'istituto ritiene che le sigarette elettroniche possano costituire un rischio per le persone ipertese o affette da cardiopatie in associazione, sia nella esposizione attiva che in quella passiva.
  È possibile, inoltre, che altre sostanze potenzialmente pericolose possano essere presenti nei liquidi di ricarica, e, di conseguenza, nel vapore «svapato»: sono state riscontrate in alcuni liquidi sostanze quali benzene, acetaldeide e metalli pesanti, che rappresentano un pericolo aggiuntivo alla presenza di nicotina.
  Per far fronte a quanto sopra esposto, sono in corso presso l'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con altri enti di ricerca e controllo, studi per la valutazione sistematica della composizione dei liquidi di ricarica e degli eventuali pericoli e rischi legati al loro utilizzo; per implementare una rete di laboratori di controllo ufficiale e di ricerca per il monitoraggio sul territorio nazionale; per valutare l'esposizione attiva e passiva, e proporre eventuali misure di gestione del rischio associato all'utilizzo della sigaretta elettronica e all'esposizione passiva.
  Da molti anni l'Italia è impegnata nel difficile campo della lotta al tabagismo ed ha esteso ai minori di 18 anni il divieto di vendita di prodotti del tabacco, prevedendo sanzioni più severe per i trasgressori.
  La promozione di uno stile di vita libero dal fumo rappresenta uno degli obiettivi del Programma Nazionale «Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari», promosso dal Ministero della salute.
  Questo Ministero persegue tali obiettivi sia attraverso il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha promosso l'attuazione di numerosi progetti, affidati al coordinamento delle regioni e dell'Istituto Superiore di Sanità, sia nell'ambito del Piano Nazionale della Prevenzione, che ha visto numerose regioni attivare interventi finalizzati a prevenire l'iniziazione al fumo e a sostenere la disuassuefazione.
  Con la legge n. 3/2003 (articolo 51: «Tutela della salute dei non fumatori»), è stata introdotta una normativa per regolamentare il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati, compresi i luoghi di lavoro e le strutture del settore dell'ospitalità, con sanzioni più severe per chi trasgredisce il divieto di fumo in presenza di donne in evidente stato di gravidanza e di minori.
  Tale legge è uno strumento efficace di salute pubblica, il cui bilancio ad oggi può essere considerato complessivamente positivo, come dimostrano i dati dei controlli dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità.
  Su mandato del Ministro della salute, tali Nuclei del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, dal 2002 al 2013, hanno compiuto quasi 32.000 controlli a campione, su tutto il territorio nazionale, per verificare l'applicazione della legge n. 3/2003 presso diverse tipologie di locali (stazioni ferroviarie, ospedali, ambulatori, musei e biblioteche, aeroporti, uffici postali, sale scommesse, discoteche, pub e pizzerie), che hanno evidenziato il sostanziale rispetto della norma.
  Nel 2013, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità hanno eseguito 5.642 ispezioni (+12 per cento), inclusi 1.283 controlli ai distributori automatici di sigarette, alle rivendite di tabacchi e di sigarette elettroniche, contestando 217 infrazioni, la maggior parte delle quali presso discoteche, sale scommesse ed ospedali.
  Diversi studi scientifici, inoltre, hanno mostrato l'evidenza dell'efficacia dei divieti di fumo sulla salute, ed in particolare sull'andamento dei ricoveri ospedalieri, riscontrando una riduzione dei ricoveri per eventi coronarici acuti.
  I dati disponibili mostrano una progressiva anche se lenta diminuzione dei fumatori, che nel 2013 erano circa 10,8 milioni (20,9 per cento) di cui 6,6 milioni di uomini (26,4 per cento) e 4,2 milioni di donne (15,7 per cento).
  Nel 2003, prima della legge n. 3/2003, la prevalenza dei fumatori era del 23,8 per cento (31 per cento uomini e 17,4 per cento donne) con un calo complessivo del 12 per cento (-14,8 per cento gli uomini e -9,8 per cento le donne).
  Per quanto riguarda i consumi, dall'elaborazione dei dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, risulta che nel 2013 le vendite dei prodotti del tabacco si sono ridotte del 5,4 per cento, rispetto al 2012.
  In particolare, le vendite di sigarette si sono ridotte del 5,7 per cento (quasi 2 pacchetti in meno al mese acquistati da ciascun fumatore).
  Con la legge 8 novembre 2012, n. 189 (articolo 4 «Tutela della salute nelle scuole»), il divieto di fumo è stato esteso anche alle aree all'aperto di pertinenza delle scuole.
  Lo stesso articolo 4 introduce, inoltre, il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche, nonché il divieto di pubblicità di liquidi e ricariche contenenti nicotina nei locali frequentati da minori, in tv nelle fasce orarie 16-19, sulla stampa per minori e nei cinema, prima di film per minori.
  Le sigarette elettroniche attualmente in commercio sono caratterizzate dalla emissione di vapore, come processo di evaporazione per riscaldamento del liquido contenuto nelle cartucce.
  La sigaretta elettronica, pertanto, non rilascia particelle derivanti da un processo di combustione, che rappresentano la caratteristica del «fumo».
  I vigenti atti normativi fanno riferimento al «divieto di fumo» o al «divieto di fumare», e gli atti amministrativi legati a tali provvedimenti normativi fanno espressamente riferimento al «fumo di tabacco».
  Per tale motivo, allo stato attuale le sigarette elettroniche, con o senza nicotina, non sono state ricomprese nel divieto di fumo nei luoghi pubblici chiusi: tali apparecchi non sono equiparati a prodotti contenenti tabacco, né producono emissioni nocive derivanti da un processo di combustione.
  La «ratio» del divieto di utilizzo di tutti i tipi di sigarette elettroniche, anche non inalanti nicotina, nei locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione, introdotto con la legge 8 novembre 2013, n. 128, è differente.
  Infatti, quest'ultimo divieto è connesso concettualmente all'Ordinanza del Ministro della salute del 26 giugno 2013, che ha efficacia per i 2 mesi dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 176 del 29 luglio 2013), recante divieto di vendita ai minori di anni 18 delle «e-cigarettes» contenenti nicotina, ed ha essenzialmente una valenza educativa ed anti imitativa.
  Va precisato che ad oggi, per l'emanazione di nuove norme limitative all'utilizzo delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, mancano sufficienti dati scientifici.
  Pertanto, il Ministero della salute sta attivando un Tavolo tecnico, composto da rappresentanti del Ministero, dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Agenzia Italiana del Farmaco e da esperti provenienti dal mondo accademico e da altre istituzioni nazionali.
  Con tale Tavolo, senza oneri per la finanza pubblica, si intende raccogliere gli osservatori e le banche dati riferite al fenomeno attualmente esistenti presso le diverse istituzioni nazionali, per fornire un periodico aggiornamento dell'evoluzione delle conoscenze ed evidenze scientifiche, nonché delle normative a livello europeo, allo scopo di favorire l'adozione di eventuali provvedimenti legislativi: tra questi sono contemplate anche attività di tutela dei non fumatori, nel caso si evidenziassero problematiche connesse all'emissione di sostanze nocive negli ambienti chiusi conseguenti all'atto di «svapare» le «e-cigarettes».
  Da ultimo, segnalo che è all'esame del Senato l'A.S. 1324 recante il disegno di legge presentato dal Ministro Lorenzin, che, tra le altre materie, affronta in maniera più organica la tematica della prevenzione dei rischi, dell'induzione al tabagismo e dell'utilizzo delle «e-cigarettes» e delle ricariche, disponendo, per le ricariche contenti nicotina, specifici requisiti d'imballaggio (chiusura di sicurezza a prova di bambino) e dettagliate avvertenze per la corretta informazione del consumatore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria del tabacco

ordinamento scolastico

diritto alla salute

sanita' pubblica