ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 115 del 11/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: TIDEI MARIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 11/11/2013
Stato iter:
13/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/11/2013
Resoconto TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2013
Resoconto DASSU' MARTA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 13/11/2013
Resoconto TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/11/2013

SVOLTO IL 13/11/2013

CONCLUSO IL 13/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01421
presentato da
TIDEI Marietta
testo di
Lunedì 11 novembre 2013, seduta n. 115

   TIDEI e AMENDOLA. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il 23 dicembre 2010 è entrata in vigore la convenzione internazionale per la protezione dalle sparizioni forzate (International Convention for the Protection of All Persons from Enforced Disappearance), adottata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2006. La convenzione è stata aperta alla firma il 6 febbraio 2007 a Parigi e ha raccolto sinora 92 sottoscrizioni;
   l'Italia ha aderito alla convenzione il 3 luglio 2007, ma non l'ha ancora ratificata, mentre già altri 39 Paesi hanno proceduto alla ratifica, tra cui, in Europa, Spagna, Francia, Germania, Olanda e Austria;
   la convenzione ha colmato una lacuna del diritto internazionale ed è stata giudicata da molti giuristi come uno dei più efficaci strumenti in materia di diritti umani mai adottati dall'Onu. È infatti una delle nove convenzioni centrali dell'ONU sulla protezione dei diritti dell'uomo e prevede per gli Stati parte l'espresso divieto di effettuare «sparizioni forzate», di garantire il diritto alla riparazione per le vittime di tale reato, di istituire garanzie rigorose a tutela delle persone private della libertà, compreso il divieto assoluto di detenzione segreta, di istituire in seno alle Nazione Unite un comitato di esperti col compito di controllare l'applicazione della convenzione e di intraprendere azioni sui casi individuali;
   la sparizione forzata è stata riconosciuta crimine contro l'umanità dall'articolo 7 dello statuto di Roma del 17 luglio 1998 per la costituzione del tribunale penale internazionale e dalla risoluzione delle Nazioni Unite numero 47/133 del 18 dicembre 1992;
   il fenomeno delle sparizioni forzate è universale e «ferisce» non soltanto le vittime dirette ma anche le loro famiglie, gli amici e l'intera società; al gruppo di lavoro competente delle Nazioni Unite per la lotta contro la sparizione forzata, attivo dal 1980, sono stati sottoposti oltre 52.000 casi accaduti in 90 Paesi. Fino ad oggi più di 42.000 non sono stati chiariti;
   la ratio della convenzione rispecchia la convinzione dell'Italia che si debba fare tutto il possibile per impedire questo grave crimine; l'ordinamento giuridico italiano risulta già conforme in molti punti agli obblighi sanciti dalla convenzione, ma richiede alcune modifiche di legge perché sia applicata integralmente, tra cui la creazione di un nuovo reato che sanzioni la sparizione forzata come fattispecie a sé stante;
   come illustrato nella relazione tecnica al progetto di legge di ratifica ed esecuzione della convenzione depositato in Parlamento il 18 luglio 2013, l'entrata in vigore del nuovo accordo non comporta oneri finanziari, non prevede oneri organizzativi a carico di regioni o enti locali ne organizzativi e burocratici a carico dei cittadini e delle imprese –:
   per quali ragioni il Governo non sia ancora pervenuto alla presentazione di un disegno di legge recante ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la protezione dalle sparizioni forzate, firmata dall'Italia oltre 6 anni fa e se intenda farlo prima della fine di quest'anno. (5-01421)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-01421

  Ringrazio gli onorevoli interroganti per avermi fornito l'opportunità di aggiornare questa commissione sulla convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione di tutti gli individui dalle sparizioni forzate, cui il governo italiano attribuisce grande importanza.
  Come noto, tale convenzione è il risultato dell'opera del «Gruppo di lavoro ad hoc sulle sparizioni forzate», creato nel 2002 dall'allora Commissione per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, con lo scopo di elaborare sul piano internazionale uno strumento normativo vincolante per la protezione delle persone dal fenomeno delle sparizioni forzate. L'Italia ha partecipato attivamente al Gruppo di lavoro, fornendo un contributo di rilievo, riconosciuto ed apprezzato dalle altre delegazioni, grazie anche ad un efficace concerto tra le altre Amministrazioni interessate (in particolare, i Ministeri degli esteri, della giustizia, della difesa e dell'interno).
  Le sparizioni forzate rientrano tra le violazioni più gravi dei diritti umani, poiché ledono il diritto della persona alla sicurezza ed alla tutela da parte della legge, il diritto a non essere arbitrariamente privato della libertà personale ed il diritto a non essere oggetto di tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti. In alcune circostanze, le sparizioni forzate possono portare anche a violazioni del diritto alla vita, della libertà di espressione, religione ed associazione e del divieto di non discriminazione. Il fenomeno ad oggi non riguarda solamente ai Paesi afflitti da dittature militari, ma si sviluppa anche in numerosi altri contesti: solo nel 2013 il Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances ha ricevuto 208 denunce di nuovi casi provenienti da 21 Paesi.
  L'interruzione della XVI legislatura ha imposto il riavvio delle procedure di concerto interministeriale in vista della ratifica della Convenzione. Con l'avvio dell'attuale legislatura, su forte impulso della Ministro Bonino, il Governo ha quindi immediatamente ripreso l'azione di concertazione interna, anche in vista della revisione periodica universale del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite cui sarà sottoposto il nostro Paese nell'autunno 2014. Ricordo, infatti, che l'Italia aveva accettato senza riserve – nel corso dell'ultima revisione periodica tenutasi nel 2010 – la raccomandazione che la invitava a ratificare la Convenzione sulle sparizioni forzate.
  Che la ratifica della Convenzione in questione rappresenti una priorità per il Governo è testimoniato pure dalla circostanza che anche quest'anno il nostro Paese ha cosponsorizzato la Risoluzione sulle sparizioni forzate che in ambito di Terza Commissione delle Nazioni Unite viene presentata da Argentina, Francia e Marocco. La Risoluzione, al secondo paragrafo della parte operativa, invita infatti gli Stati che ancora non lo abbiano fatto a firmare, ratificare ed accedere alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione di tutti gli individui dalle sparizioni forzate.
  Alla luce di tutte queste considerazioni, la Farnesina ha quindi prontamente avviato il concerto con le altre amministrazioni interessate per una rapida finalizzazione del disegno di legge di ratifica ed è forte auspicio del Ministro Bonino che tale provvedimento possa essere sottoposto al più presto al Consiglio dei ministri.
  Parallelamente proseguirà anche il lavoro interministeriale che la Farnesina ha promosso con le amministrazioni cui compete l'adattamento dell'ordinamento nazionale agli obblighi convenzionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sparizione forzata

diritti umani

ratifica di accordo

convenzione ONU

giurisdizione internazionale

revisione della legge

reato