ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 112 del 06/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 06/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/11/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/11/2013
Stato iter:
07/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2013
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2013
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 07/11/2013
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2013

SVOLTO IL 07/11/2013

CONCLUSO IL 07/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01393
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 112

   NICCHI, PIAZZONI e AIELLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   giovedì 7 novembre 2013, è in programma a Roma una manifestazione promossa dall'Associazione italiana giovani medici (Sigm) e dalla Federspecializzandi;
   ancora una volta i giovani della sanità vogliono ricordare le problematiche relative all'inadeguato finanziamento dei contratti e delle borse di studio di formazione specialistica di area sanitaria ed alla mancata valorizzazione dei corsisti di medicina generale. Insomma, ancora l'ennesima dimostrazione di un Paese che non decide di investire sui giovani e quindi sul futuro;
   annualmente sono circa 10 mila le matricole che si iscrivono al corso di laurea in medicina, mentre nel post-lauream l'accesso alla formazione dei neolaureati è possibile soltanto per 4.500 specializzandi e circa 900 corsisti di medicina generale;
   per quanto riguarda l'anno accademico appena cominciato, la previsione è di una contrazione dei contratti di specializzazione a finanziamento ministeriale (circa 2.500);
   a ciò si aggiunge un trend in diminuzione degli accessi ai corsi di formazione specifica di medicina generale, dato peraltro in controtendenza rispetto ad ogni logica programmatoria in un contesto di crescente carico delle malattie croniche;
   va peraltro ricordata la situazione in cui versano gli specializzandi del settore sanitario (biologici chimici, fisici iscritti alle scuole, di specializzazione sanitarie), i quali, pur avendo tutti gli obblighi e doveri dei colleghi medici, non hanno diritto a riconoscimento alcuno, né economici, né in termini di diritti fondamentali –:
   se non si intendano assumere iniziative per un aumento delle risorse finanziarie per i contratti di formazione medica specialistica a finanziamento ministeriale, nonché per consentire il finanziamento di almeno 1.000 contratti/borse di studio da destinare agli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria. (5-01393)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01393

  Il riassetto delle scuole di specializzazione di area sanitaria è stato modificato dal decreto ministeriale in data 1o agosto 2005. Il decreto ha previsto, a risorse invariate, la durata delle scuole di specializzazione portata a 5 anni di corso per tutte le scuole e a 6 anni di corso quelle di neurochirurgia e chirurgia generale. L'applicazione del sopra citato decreto è avvenuta a decorrere dall'anno accademico 2008/2009. Ciò ha comportato un anno aggiuntivo di permanenza di tutti gli specializzandi e conseguentemente un maggior numero di contratti da finanziare con il medesimo stanziamento annuale. L'ammontare complessivo dei fondi stanziati ai sensi dell'articolo 39, del decreto legislativo n. 368 del 1999 (pari a circa 562 milioni di euro) ed il numero costante di specializzandi in corso di formazione, ha permesso fino all'anno accademico 2011/2012 di finanziare 5.000 contratti per il primo anno di corso.
  La prima contrazione del numero di contratti si è registrata nell'anno accademico 2012/2013. Per tale anno accademico, infatti, il Ministero dell'economia e delle finanze ha determinato in 4.500 il numero di contratti per gli immatricolabili al primo anno delle scuole di specializzazione, sottolineando in tale occasione come la questione possa avere ricadute più gravi nell'anno accademico 2013/2014, anno in cui, in mancanza un incremento delle risorse finanziare correnti, potranno essere immatricolati al primo anno di corso all'incirca 2.000 specializzandi.
  Ciò posto, si ritengono condivisibili le preoccupazioni degli onorevoli interroganti, tanto è vero che la questione è da anni all'attenzione di questo Ministero ed è stata più volte rappresentata nelle sedi istituzionali opportune.
  È evidente dunque, come questo Ministero consideri la situazione attuale difficilmente gestibile, anche tenuto conto che il possesso del titolo di specializzazione è requisito di accesso per il Servizio Sanitario Nazionale. È indispensabile, pertanto, che il maggior numero di laureati in medicina e chirurgia derivante dall'incremento dei posti disponibili per l'accesso ai corsi di laurea avvenuto negli ultimi anni accademici, possa tradursi concretamente in un aumento del numero di dirigenti medici impiegati nel Servizio Sanitario Nazionale.
  Non è, infatti, ipotizzabile una programmazione degli accessi al corso di laurea in medicina e chirurgia che non sia correlata alla possibilità che i futuri medici completino la propria formazione accedendo ad una scuola di specializzazione o al corso di formazione in medicina generale.
  Come è noto, per tentare di alleviare in parte le criticità finanziarie in esame, il recente decreto-legge n. 104 del 2013, già approvato dalla Camera ed attualmente all'esame del Senato, contiene disposizioni in materia di riduzione degli anni per le scuole di specializzazione.
  Infine, per quanto riguarda la richiesta di finanziamento di 1.000 contratti di formazione da destinare a specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria, quali: fisici sanitari, psicologi, biologi, statistici, farmacisti, di cui all'articolo 8 della legge n. 401 del 2000, si osserva quanto segue.
  Nel rispetto di tale norma, il Ministero della salute già nel 2002, aveva attivato, unitamente ai competenti Uffici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, una ricognizione delle scuole di specializzazione esistenti e interessate alla questione, al fine di quantificare l'onere economico che ne sarebbe derivato.
  Occorre, infatti, precisare che detta norma nel sancire per i sopracitati professionisti un diritto, non ha, tuttavia, previsto alcuna copertura finanziaria, necessaria a far fronte agli ulteriori oneri. Da ciò deriva l'impossibilità di sottrarre risorse alla formazione dei medici, considerato che solo per quest'ultima categoria è riconosciuta, nel rispetto delle norme comunitarie la remunerazione durante il periodo di specializzazione.
  Ulteriore elemento di criticità è derivato, inoltre, dall'attuazione degli articoli 37 e seguenti del decreto legislativo n. 368 del 1999 che, prevedono l'applicazione ai medici specializzandi del contratto di formazione specialistica in luogo della precedente borsa di studio, attesi i maggiori oneri derivanti da detti contratti.
  Basti considerare, a tal riguardo, che, in assenza di risorse aggiuntive necessarie a finanziarli, la legge n. 289 del 2002 (finanziaria 2003) ha procrastinato la stipula di tali contratti per i medici specialisti, per la cui applicazione si è dovuto attendere l'anno accademico 2006/2007.
  Aggiungo inoltre che nel 2008, sempre per dare soluzione alla problematica, il Ministro della salute ha effettuato uno studio al fine di quantificare gli oneri derivanti dall'applicazione del citato articolo 8, proponendo di individuare risorse finanziarie aggiuntive con la legge finanziaria per il 2009.
  Sulla base di dette stime era stata ipotizzata la necessità di un finanziamento da parte dello Stato di circa 800/1000 contratti di formazione per tutte le categorie professionali interessate, con una spesa per il primo anno pari ad euro 20/25 mln. Tuttavia, attesa la sfavorevole congiuntura economica, tale proposta non è stata mai presa in considerazione.
  Concludo confermando che i problemi sollevati ed esaminati sono reali, e per una adeguata programmazione delle figure sanitarie, necessarie per garantire il livello e la qualità dell'assistenza sanitaria, è necessario l'aumento delle risorse finanziarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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