ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 112 del 06/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/11/2013
Stato iter:
07/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2013
Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 07/11/2013
Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2013

SVOLTO IL 07/11/2013

CONCLUSO IL 07/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01385
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 112

   BENAMATI e SCUVERA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la multinazionale farmaceutica americana Merck ha comunicato formalmente alle organizzazioni sindacali territoriali che da gennaio 2013 comincerà la fase di spostamento dei volumi produttivi dallo stabilimento di Pavia, con conseguenti esuberi tra i lavoratori di cui circa 270 tra i dipendenti e 150 nell'indotto;
   la suddetta multinazionale ha contemporaneamente avviato la procedura di mobilità per 230 tra informatori scientifici e impiegati della sede centrale;
   la dismissione dello stabilimento Merck di Pavia e la messa in mobilità di lavoratori della sede centrale italiana della multinazionale costituiscono l'avvio di un processo di uscita definitiva dell'impresa americana dal territorio nazionale;
   quello farmaceutico è un settore strategico per il nostro Paese: secondo i dati Istat elaborati da Farmindustria, l'Italia è il secondo produttore europeo dopo la Germania, e conta 65 mila addetti, di cui circa il 90 per cento laureati o diplomati, 6 mila addetti alla ricerca e sviluppo, il 9 per cento degli addetti totali, 25 miliardi di euro di produzione di cui il 61 per cento rivolto all'estero;
   l'importanza della presenza della multinazionale Merck sul territorio italiano, e in particolare nella regione Lombardia all'avanguardia per produzione farmaceutica e biotech in Italia, rende la questione della prossima chiusura dello stabilimento pavese una questione di rilievo nazionale;
   con riferimento allo stabilimento pavese, presso il Ministero dello sviluppo economico è stato istituito un tavolo ministeriale per gestire la crisi occupazionale determinata dalle decisioni della multinazionale, a cui partecipano le organizzazioni sindacali, i vertici aziendali, le amministrazioni locali e alcuni parlamentari –:
   quali ulteriori iniziative politiche, per quanto di competenza, il Ministro intenda assumere per evitare che il nostro Paese venga privato di una realtà strategica quale rappresentata da Merck. (5-01385)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01385

  Lo scorso 21 giugno, si è tenuto presso il MiSE un incontro con i rappresentanti della Merck Italia e le organizzazioni sindacali, nel corso del quale è stato richiesto alla Società di illustrare le ragioni che hanno condotto alla decisione di chiudere lo stabilimento di Pavia – ove attualmente lavorano 270 unità – nonché di illustrare le prospettive della multinazionale in Italia.
  Nell'ambito della riunione i rappresentanti dell'azienda hanno comunicato la decisione della Casa Madre di chiudere il sito di Pavia entro il 31 dicembre 2014, illustrando le ragioni della scelta quale parte integrante di un processo di consolidamento, a livello globale, del network produttivo, non legato agli standard dello stabilimento in questione. Decisioni analoghe sono state già annunciate in altri Paesi (Brasile, Giappone, Messico, Cina, Singapore), in Europa, (Portogallo, Spagna, Francia e, recentemente, Paesi Bassi e Irlanda) e anche negli Stati Uniti.
  Al tempo stesso i Rappresentanti dell'azienda hanno confermato l'impegno, da parte di Merck Manufacturing Division (MSD), ad individuare un potenziale investitore che subentri nel sito di Pavia, garantendo la continuità produttiva e salvaguardando, nella maggiore misura possibile, i livelli occupazionali.
  Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro contrarietà nei confronti dell'annunciata chiusura, richiamando l'attenzione del Governo sulle problematiche del settore farmaceutico e sulla necessità di ipotizzare idonei strumenti di intervento che possano creare condizioni di attrattività per potenziali investitori anche sull'informazione scientifica.
  Successivamente, in data 10 luglio 2013, si è tenuto un secondo incontro presso il MiSE a cui hanno partecipato i rappresentanti della casa madre della Merck Manufacturing Division, le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti del Ministero della salute. In tale sede, l'azienda ha confermato l'intenzione di attivarsi per la ricerca di un nuovo soggetto industriale, anche attraverso l'azione di due broker internazionali capaci di supportarla e rendendosi disponibile ad attivare un tavolo di confronto a livello locale con le Organizzazioni Sindacali, per approfondire tutti gli aspetti legati alla dismissione dello stabilimento e alla preparazione di un piano sociale.
  Il Rappresentante della Merck ha, inoltre, confermato l'impegno dell'azienda ad intraprendere tutti gli sforzi possibili per trasferire il sito ad un acquirente in grado di valorizzare sia l’asset industriale sia il suo personale altamente qualificato, ferma restando la scadenza temporale indicata, aggiungendo che il trasferimento di proprietà, qualora realizzato, non sarà finalizzato alla ricerca del profitto.
  I rappresentanti del MiSE in tale sede hanno espresso la forte preoccupazione per le ricadute occupazionali e produttive che ne deriveranno, nella consapevolezza che il settore farmaceutico italiano è un settore di rilevante interesse per il Paese.
  Anche le organizzazioni sindacali, a loro volta, hanno espresso molta preoccupazione per le decisioni adottate dalla multinazionale, richiedendo l'attivazione di un tavolo di settore della farmaceutica al fine di comprendere le esigenze necessarie per valorizzare il settore.
  Il rappresentante del Ministero della Salute ha confermato l'attenzione dello stesso Ministro al dialogo con le aziende del settore, anche multinazionali, e la disponibilità dello stesso a continuare il confronto per dare un contributo positivo alla vertenza.
  Infine è stata presa in considerazione l'opportunità di attivare rapidamente un tavolo a livello locale tra azienda ed organizzazioni sindacali, per approfondire e gestire tutte le tematiche relative al piano sociale, anche al fine di favorire un eventuale confronto nell'ottica di un potenziale e positivo esito del trasferimento del sito.
  Il MiSE continuerà a monitorare la vicenda confermando che il prossimo incontro è previsto per il 19 novembre p.v.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Lombardia

impresa multinazionale

cessazione d'attivita'

industria farmaceutica

soppressione di posti di lavoro

stabilimento