ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01382

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 112 del 06/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/11/2013
Stato iter:
07/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2013
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 07/11/2013
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2013

SVOLTO IL 07/11/2013

CONCLUSO IL 07/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01382
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 112

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO, ZOLEZZI e TRIPIEDI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nel documento di Aggiornamento del programma infrastrutture strategiche (PIS), a cura del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (XI Allegato infrastrutture, aggiornamento settembre 2013), pubblicato in allegato al Documento di economia e finanza si afferma, a proposito delle nuove autostrade previste in project financing, che «bisogna alleggerire il bilancio dello Stato da contributi pubblici già stanziati o da stanziare per la realizzazione di nuove opere autostradali ponendo a carico del concessionario gli oneri finanziari relativi»;
   le grandi opere autostradali della Lombardia, si basano su progetti concepiti senza una visione strategica, in totale latitanza di una programmazione della mobilità, semplicemente sulla scorta di aspettative finanziarie tanto ottimistiche da essere travolte dalla crisi che si è abbattuta su molti altri investimenti di natura speculativa, intrapresi senza adeguata considerazione dei rapporti tra costi e benefici;
   tale incongruenza costituisce il principale «baco» dell'enorme blocco di investimenti (per complessivi 10 miliardi di euro) destinati alla terna BreBeMi-TEM-Pedemontana, opere di cui è ormai chiaro da tempo che gli effetti sulla mobilità regionale o non vi saranno affatto, come nel caso di BreBeMi, o, se vi saranno, serviranno una domanda di mobilità largamente insufficiente in rapporto a quanto ipotizzato per giustificare la copertura dell'investimento;
   l'esortazione del Governo significa che la Tem non può contare sui 350 milioni previsti nel «Decreto del Fare» e che la recente richiesta formalizzata dal presidente della provincia di Milano, di un finanziamento statale straordinario di 590 milioni di euro (da aggiungere al miliardo già speso) per rendere appetibile la Pedemontana agli occhi di ipotetici investitori privati, è semplicemente irricevibile;
   nel documento del Governo si afferma in modo chiaro che i concessionari devono puntare al «recupero di efficienza» da perseguire anche con l'integrazione di concessioni su più tratte della rete esistente, e che tale recupero deve consentire di operare il completamento tecnologico, strutturale e ambientale della rete in concessione d'esercizio;
   l'indicazione del documento governativo, nell'affermare perentoriamente che i relativi oneri finanziari devono essere posti a carico del concessionario, esclude anche l'eventualità di aumenti tariffari sulla rete esistente «perché sarebbero intollerabili per l'economia del Paese», e pertanto non fornisce alcuna via di fuga;
   la regione Lombardia è ormai sbilanciata nell'avviamento di cantieri autostradali sguarniti di garanzie finanziarie;
   ci sono ancora molti margini d'azione e di limitazione del danno, per quanto riguarda larga parte dello sviluppo di TEM e Pedemontana, per rivisitare i progetti alla luce del nuovo quadro delle risorse, per evitare di aprire cantieri destinati a diventare eterni per mancanza di linfa finanziaria, per chiudere cantieri senza futuro, per evitare di assistere impotenti a inutili scempi di territorio e a evitabili sprechi di risorse ambientali ed economiche, e per dirottare risorse, le poche realmente disponibili, verso la risoluzione delle vere criticità e dei colli di bottiglia della rete regionale della mobilità –:
   se il Governo intenda compiere passi in questa direzione, con adeguata determinazione e con la consapevolezza che ad essere in gioco è una parte assolutamente rilevante delle aspettative di sviluppo della regione Lombardia. (5-01382)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01382

  Con riferimento alla richiesta degli interroganti faccio presente che in attuazione dell'articolo 18, comma 2 del decreto legge n. 69 del 2013, in data 17 luglio 2013, è stato emanato il decreto interministeriale MIT-MEF per l'assegnazione di risorse a opere immediatamente cantierabili.
  È significativo a questo proposito evidenziare che entro il 31 dicembre di quest'anno, in relazione alle opere indicate in detto decreto interministeriale, i soggetti beneficiari dei finanziamenti devono ottemperare a precisi compiti e adempiere specifiche attività, pena la decadenza dal finanziamento.
  Inoltre, dall'allegato infrastrutture al documento di economia e finanza, risulta chiara la necessità di tornare a fare «massa critica» tra tutti gli investimenti.
  E in effetti, nel settore delle concessioni autostradali lo strumento che sembra rispondere meglio a tali finalità è quello dell'integrazione di più tratte in esercizio, al fine di consentire il pieno recupero di efficienza delle gestioni, il potenziamento e il completamento strutturale, tecnologico e ambientale, nonché l'adeguamento delle infrastrutture ai parametri di sicurezza imposte dalle direttive comunitarie sopravvenute alla stipula delle convenzioni di concessione, come ad esempio la direttiva 2004/54 sulle gallerie della rete TEN.
  Dall'integrazione delle concessioni di cui sopra si attendono recuperi di efficienza, che dovranno consentire di alleggerire il bilancio dello Stato da contributi pubblici già stanziati o da stanziare per la realizzazione di infrastrutture autostradali, ponendo a carico del concessionario gli oneri finanziari relativi.
  La «fusione» di più piani finanziari, non deve andare disgiunta, inoltre, da un contenimento della pressione tariffaria, in quanto ulteriori aumenti delle tariffe rischiano di produrre effetti indotti sui prezzi e sul livello dei consumi che diventerebbero oggi intollerabili per l'economia del Paese.
  Per quanto riguarda in modo specifico la questione posta dagli Interroganti, evidenzio che le autostrade TEEM, Brebemi e Pedemontana, infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ai sensi della legge n. 443 del 2001, sono opere connesse alla manifestazione universale Expo Milano 2015, ai sensi del DPCM 22 ottobre 2008 e del DPCM 6 maggio 2013.
  La funzionalità e le esigenze cui tali autostrade rispondono, nonché la compatibilità ambientale delle stesse, sono state ampiamente analizzate nell'ambito dei procedimenti approvativi dei relativi progetti preliminari e definitivi.
  I lavori delle tre autostrade sono attualmente in corso e alla data del 30 settembre 2013 hanno raggiunto i seguenti stati di avanzamento:
   Brebemi 79,37 per cento (asse autostradale);
   Pedemontana 20 per cento investimento complessivo, 85 per cento Tratta A, 62 per cento primo Lotto Tangenziale di Como, 61 per cento primo Lotto Tangenziale di Varese e 7 per cento Tratta B1;
   TEEM 23,16 per cento (Arco TEM: 44,23 per cento).

  L'apertura al traffico dell'Asse Autostradale Brebemi è stimata entro il 1o luglio 2014; entro tale data è altresì prevista l'ultimazione del cosiddetto Arco TEEM, strettamente funzionale alla medesima Brebemi, che consente di convogliare i flussi provenienti dall'Autostrada nell'area Milanese.
  L'entrata in esercizio della TEEM è prevista entro il 16 maggio 2015 in tempo utile per Expo Milano 2015.
  In merito, infine, alla Pedemontana informo che:
   l'entrata in esercizio della Tratta A è prevista entro il 1o febbraio 2014;
   l'entrata in esercizio dei primi Lotti delle Tangenziali di Como e di Varese è prevista entro il 1o settembre 2014;
   l'entrata in esercizio della Tratta B1 è prevista entro il mese di aprile 2015;
   l'entrata in esercizio delle Tratte B2, C e D è prevista entro 1o luglio 2017.

  Le modalità di finanziamento delle infrastrutture in questione sono definite nelle convenzioni di concessione e relativi atti aggiuntivi sottoscritti da CAL con i concessionari Brebemi S.p.A., TE S.p.A., Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., approvati al termine delle pertinenti procedure di legge con decreti MIT-MEF.
  In particolare evidenzio che:
   Brebemi viene realizzata senza contributi pubblici e il relativo «closing finanziario» è già intervenuto nel primo semestre del 2013;
   il «Decreto Fare» n. 69 del 2013 ha inserito la TEEM tra gli interventi finanziabili con il fondo istituito nello stato di previsione del MIT ai sensi dell'articolo 18 di detto decreto. Con il citato decreto del 17 luglio 2013 è stato assegnato per la realizzazione della TEEM l'importo di 330 milioni di euro. Tale assegnazione è condizionata alla sottoscrizione alla data del 31 dicembre 2013 del «closing finanziario». Sono attualmente in corso le procedure per perfezionare l'assegnazione di tale finanziamento e per la sottoscrizione del «closing» da parte del concessionario nel termine indicato;
   per la Pedemontana il vigente Piano degli investimenti dell'opera trova copertura nel piano economico-finanziario del progetto definitivo approvato dal CIPE con Delibera 97/2009, nell'ambito del quale sono identificate le fonti di finanziamento finalizzate a garantire la copertura del fabbisogno finanziario generato dall'iniziativa. È in corso di avvio il procedimento di revisione di tale piano che comporterà l'applicazione alla Pedemontana delle misure di defiscalizzazione di cui all'articolo 18 della legge n. 183 del 2011 e alla delibera CIPE del 18 febbraio 2013, n. 1.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Lombardia

risorsa economica

sviluppo regionale

investimento

finanziamento dell'impresa