Legislatura: 17Seduta di annuncio: 109 del 31/10/2013
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2013 MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2013 MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2013 ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2013
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 31/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 18/12/2013 Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 18/12/2013 Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2013
DISCUSSIONE IL 18/12/2013
SVOLTO IL 18/12/2013
CONCLUSO IL 18/12/2013
MORETTO, MARTELLA, MURER, MOGNATO e ZOGGIA. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei
. — Per sapere – premesso che:
la giunta regionale del Veneto, su sollecitazione del tavolo di crisi della pesca, ha approvato la delibera di giunta regionale n. 1044 del 5 giugno 2012 che stanzia 4 milioni di euro della dotazione finanziaria dell'asse 1, in capo alla programmazione 2007-2013 cofinanziata dal FEP, alla «misura 1.1-arresto definitivo», finalizzata alla demolizione delle imbarcazioni del segmento della piccola pesca, come supporto alla riorganizzazione e ristrutturazione della flotta veneta nel suo insieme;
nella precedente legislatura il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali pro tempore, Mario Catania, ha sottoscritto in data 29 dicembre 2012, il decreto che ha disposto l'approvazione di uno specifico bando mirato alla «rottamazione» delle imbarcazioni venete della piccola pesca;
il citato decreto, di fatto, ha consentito di attivare la procedura per l'acquisizione delle domande da parte delle imprese di pesca venete interessate alla demolizione delle proprie imbarcazioni;
la domanda di ammissione al premio di arresto definitivo, redatta in carta semplice dal proprietario dell'unità, doveva essere presentata all'ufficio marittimo di iscrizione della nave, entro 60 giorni decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;
la fase istruttoria legata a queste procedure è stata lunga e irta di ostacoli burocratici;
il settore è ancora in attesa della pubblicazione della graduatoria, che doveva essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale;
tale ritardo sta comportando notevoli disagi agli armatori veneti, che a causa delle evidenti incertezze determinate dalla normativa non hanno proceduto né ad investimenti né alla presentazione di progetti in base all'ultimo bando FEP;
questo comporta di fatto il collasso economico per molte imprese del settore che vedono sempre più vicino il rischio di fallimento della propria attività –:
se e quando verrà pubblicata la graduatoria al premio di arresto e se i fondi non utilizzati al 31 dicembre 2013 possano essere, attraverso una proroga termini, da concordare anche in sede di Unione europea, riattribuiti al medesimo scopo o purtroppo rischino di andar persi con grave danno per il comparto della pesca operante in regione Veneto. (5-01344)
Per l'attuazione della misura dell'arresto definitivo delle attività di pesca, di cui all'articolo 23 del Regolamento (CE) del 27 luglio 2006, n. 1198/2006 del Consiglio, relativo al Fondo europeo per la pesca (FEP), sono stati adottati, tra dicembre 2012 e gennaio 2013, i decreti ministeriali per consentire la cessazione dell'attività svolta dalle imbarcazioni da pesca delle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Sicilia.
In particolare, il decreto ministeriale per il Veneto, regione cui si riferiscono gli interroganti, è stato adottato il 27 dicembre 2012 ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 73 del 27 marzo 2013.
Entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, sono state presentate circa quattrocento domande per accedere alla misura finanziaria compensativa dell'arresto definitivo.
L'espletamento dell'istruttoria, condotta tramite tutte le Capitanerie di porto competenti nell'ambito delle quattro regioni predette, ha richiesto l'accertamento della data di entrata in esercizio di ciascuna imbarcazione in quanto requisito per la determinazione della graduatoria.
Ciò in quanto l'arresto definitivo è una misura finalizzata alla dismissione sovvenzionata di vecchie imbarcazioni al fine di consentire il controllo dello sforzo di pesca della flotta nazionale, con contestuale rinnovo della flotta stessa favorendo l'attività di unità aventi caratteristiche più adeguate in termini di sicurezza della navigazione e di eco-compatibilità tecnologica.
Allo stato, l'istruttoria in sede amministrativa è terminata e le graduatorie saranno pubblicate dopo l'esito di un'ulteriore verifica dei dati per il riscontro finale del punteggio relativo ad ogni imbarcazione, al fine di prevenire eventuali contenziosi che potrebbero comportare la sospensione della misura.
Appare opportuno precisare che le regioni interessate non sarebbero state nelle condizioni di certificare le relative erogazioni nel corso dell'annualità corrente, poiché gli aventi diritto necessitano di almeno quattro mesi, dalla data di notifica del decreto di concessione del beneficio, per poter concludere le operazioni di demolizione nel rispetto di quanto previsto dalle norme specifiche e dal codice della navigazione.
Ciò premesso, stante l'impossibilità di richiedere una proroga dei termini per l'impiego dei fondi non utilizzati al 31 dicembre 2013 a causa del disimpegno automatico dei fondi disciplinato dagli articoli 90 e seguenti del citato regolamento (CE) n. 1198 del 2006, si rappresenta che gli uffici competenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali hanno messo in atto tutte le azioni gestionali necessarie per agevolare le regioni nell'esecuzione ultima delle attività di propria pertinenza al fine di evitare il paventato disimpegno.
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