Legislatura: 17Seduta di annuncio: 108 del 30/10/2013
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013 MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/11/2013 Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 05/11/2013 Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 05/11/2013 Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 05/11/2013
SVOLTO IL 05/11/2013
CONCLUSO IL 05/11/2013
FIANO, QUARTAPELLE PROCOPIO, LAFORGIA, POLLASTRINI, RAMPI, COVA, CIMBRO, MAURI, CHAOUKI, PREZIOSI, PELUFFO e MALPEZZI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
sembra destinata a peggiorare la situazione in atto da giorni presso la stazione centrale di Milano, dove continuano a riversarsi profughi siriani, risaliti dal sud e dal centro Italia, in parte provenienti da Lampedusa, in parte dalla Calabria, e diretti verso i Paesi del Nord Europa;
secondo gli ultimi dati riportati da notizie a mezzo stampa vi sarebbero almeno già 200 profughi censiti, e un altro centinaio in arrivo, accampati alla stazione di Milano in attesa che si apra una qualche possibilità di varcare la frontiera e raggiungere così i loro parenti che già da tempo vivrebbero in Paesi come la Danimarca o la Svezia;
lo scorso 19 ottobre, a fronte dell'aggravarsi della situazione, il comune di Milano ha istituito un'unità di crisi e predisposto un piano per l'accoglienza dei cittadini siriani in transito a Milano e diretti verso il Nord Europa, siglando una convenzione con la prefettura che prevede che gli oltre duecento siriani presenti in stazione Centrale (36 nuclei familiari e 58 persone singole) siano ospitati temporaneamente in due strutture della città, in via Novara e via Aldini, dove riceveranno assistenza e pasti;
tuttavia, lo stesso comune di Milano ha lamentato l'assenza di un adeguato intervento di coordinamento a livello nazionale, volto a fronteggiare l'emergenza dei profughi siriani, sottolineando altresì di essere stati lasciati soli dal Governo nazionale e dall'Unione europea a farsi carico dell'accoglienza, salvo il contributo economico fornito dal Ministero degli interni — attraverso la prefettura — e pari a 30 euro al giorno per ogni persona accolta;
nonostante la presenza sul campo di diverse organizzazioni di volontariato, la situazione sembra destinata a peggiorare anche alla luce del fatto che tutti questi profughi non dispongono di alcun titolo di viaggio, e sono dunque impossibilitati a muoversi, se non clandestinamente, mentre fonte di particolare preoccupazione è data dalla presenza di numerose donne con neonati;
da notizie a mezzo stampa sembrerebbe che la malavita abbia peraltro già in parte fiutato l'affare e si sarebbero verificati casi in cui sarebbero stati offerti passaggi in auto a 700 euro per Monaco o 850 euro per Berlino, mentre decine di famiglie sarebbero state intercettate in Austria e riaccompagnate in Italia;
proprio alla luce del fatto che Milano rappresenta semplicemente una via di transito o una tappa intermedia, nessuno dei suddetti profughi sembrerebbe intenzionato a richiedere il riconoscimento dello status di rifugiato; tuttavia, poiché si tratta di persone già identificate in Italia, essi non possono fare domanda di asilo in nessun altro Paese europeo, pena l'essere rimandati indietro. Sono quindi persone vincolate all'Italia, nell'attesa e nella speranza che possa aprirsi una via che consenta loro di varcare legalmente la frontiera e raggiungere il Nord Europa –:
quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per coordinare a livello nazionale le azioni di assistenza sul territorio, la gestione dell'accoglienza e per scongiurare il ripetersi di onerosi, quanto inefficaci, viaggi della speranza gestiti dalla malavita organizzata, e se e quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, anche in accordo con i principali Paesi europei, al fine di trovare quanto prima una via istituzionale che preveda il riconoscimento di una protezione giuridica che consenta a questi migranti di varcare legalmente le frontiere e raggiungere i Paesi di destinazione. (5-01324)
GEO-POLITICO:MILANO,MILANO - Prov,LOMBARDIA
EUROVOC :Siria
asilo politico
amministrazione locale
profugo