ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01321

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 108 del 30/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/10/2013
Stato iter:
11/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 11/02/2014
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/10/2013

DISCUSSIONE IL 11/02/2014

SVOLTO IL 11/02/2014

CONCLUSO IL 11/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01321
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 30 ottobre 2013, seduta n. 108

   OLIVERIO e ANZALDI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   da alcune settimane è scoppiata una significativa polemica circa l'approvvigionamento di grano dall'estero per la produzione di pasta italiana:
    in particolare, la polemica è scoppiata a seguito dell'approdo presso il porto di Bari di alcune navi che hanno scaricato tonnellate di grano made in Usa;
    in Puglia si concentra il 36 per cento dell'attività molitoria nazionale, con ottantamila quintali di grano duro al giorno e 15 mila di grano tenero;
    in tutto il Mezzogiorno si è ai due terzi della intera attività di filiera;
    da alcuni anni stiamo assistendo ad un'azione speculatoria verso il grano duro che sta subendo contrazioni di prezzo inspiegabili che portano alla impossibilità per i produttori di poter andare avanti;
    si è infatti ai limiti dei costi di produzione;
    nonostante questa diminuzione di prezzo tuttavia i consumatori non hanno registrato una diminuzione del costo della pasta sia nella vendita al dettaglio sia nella grande distribuzione;
    tanto per fare un esempio denunciato dalla Coldiretti la speculazione tra grano duro e pasta è pari al 400 per cento, mentre tra grano tenero e pane si è al 1000 per cento;
    vanno affrontate in maniera drastica tre storture fondamentali che condizionano fortemente il livello di prezzo corrisposto alla produzione, quali l'assoluta mancanza di norme che regolano il mercato mondiale (etichettatura di origine obbligatoria, tracciabilità delle produzioni), le importazioni speculative e il divario dei prezzi corrisposti alla produzione rispetto al consumo –:
   se e quali iniziative il Governo intenda adottare anche in sede comunitaria per difendere la qualità e la produzione del grano assicurando la realizzazione di un progetto innovativo di filiera governato dai produttori italiani attraverso le proprie aggregazioni di prodotto, per ridurre progressivamente la dipendenza del sistema della trasformazione dall'estero e per qualificare pane e pasta italiani con l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine del grano. (5-01321)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01321

  Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, unitamente alle altre amministrazioni ed enti nazionali deputati al controllo degli scambi tra Paesi europei e Paesi terzi, svolge costantemente il monitoraggio delle attività rivolte all'attuazione delle disposizioni europee che regolano il settore dei cereali e del grano, sia dal punto di vista sanitario che commerciale.
  Con cadenza settimanale, presso le Camere di commercio industria e artigianato (C.C.I.A.A.), il Ministero provvede anche alla rilevazione della fissazione dei prezzi, alla verifica delle procedure e delle modalità poste in essere dagli organi locali, nonché elabora il quadro sinottico relativo ai prezzi del mercato nazionale che, attraverso sistemi telematici, è trasmesso alla Commissione europea per il monitoraggio di tutto il mercato europeo.
  Gli operatori di filiera agiscono, anche in relazione ai prezzi applicati ai coltivatori e ai consumatori, secondo le regole di mercato e i risultati del monitoraggio svolto dal Ministero confluiscono nella banca dati di Bruxelles cui spetta la valutazione della necessità di attivazione degli interventi previsti nei casi di turbative di mercato.
  Ciò premesso, per quanto riguarda la produzione e l'approvvigionamento di materie prime, si informa che i bilanci consolidati dei cereali, per il raccolto 2012, e previsionali, per il raccolto 2013, sono stati condivisi con la filiera il 18 ottobre 2013 e che l'assenso tecnico è stato conseguito il successivo 21 ottobre, nel corso della specifica riunione con le istituzioni competenti e le rappresentanze di filiera.
  Dall'esame dei dati di bilancio, si evince che la produzione nazionale si attesta su un livello medio di 4 milioni di tonnellate a fronte di un'esigenza complessiva dell'agroindustria pari a circa 6,6 milioni di tonnellate, con la conseguenza che il differenziale di 2,6 milioni di tonnellate, necessario alle industrie nazionali di prodotti finali come il pane e la pasta, viene colmato con importazioni da altri Paesi europei e dai Paesi terzi.
  Per quanto riguarda le azioni in sede europea a sostegno dei nostri produttori dei materia prima, ritengo doveroso rammentare che il pacchetto di riforma «PAC post 2014», approvato lo scorso giugno, comprende, grazie anche alle mirate iniziative negoziali condotte dall'Italia, molte misure in favore delle produzioni locali che tipizzano le eccellenze agroalimentari nazionali.
  Tra queste, sono sicuramente in linea con quanto auspicato dagli interroganti, le misure rivolte a favorire le forme di associazione tra le imprese e tra i produttori in modo da rafforzarne la competitività commerciale.
  Il nuovo regolamento «OCM Unica» prevede una forte spinta all'associazionismo e all'aggregazione dell'offerta così come il nuovo corso della PAC ha focalizzato l'interesse su un programma operativo di sviluppo, riservando alle associazioni un ruolo concreto estremamente importante quale, ad esempio, l'estensione delle regole ai sensi dell'articolo 110 del predetto regolamento.
  È previsto, in particolare, che un'aggregazione di produttori riconosciuta, ritenuta rappresentativa ed operante in una determinata zona geografica costituita da regioni vicine e con condizioni produttive omogenee, può richiedere, per un periodo definito, l'estensione vincolante degli accordi e delle pratiche concordate agli altri operatori dell'areale anche se non aderenti all'organizzazione stessa.
  Si tratta di accordi e decisioni riguardanti la produzione, la commercializzazione e la tutela dell'ambiente.
  Inoltre, nel nuovo sistema, gli agricoltori possono negoziare i contratti collettivi per i cereali e taluni altri seminativi a determinate condizioni e garanzie.
  In ultimo, per quanto concerne l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine del prodotto, si sottolinea che da sempre l'Italia è promotrice di iniziative a livello europeo rivolte ad estendere tale obbligo informativo a tutti i prodotti agricoli e si assicura che tale posizione è mantenuta e rafforzata nella convinzione dell'essenzialità di regole sempre più efficaci, volte a tutelare i consumatori e a contrastare le pratiche commerciali scorrette attraverso un sistema di etichettatura trasparente sia in relazione alle materie prime utilizzate che all'origine delle stesse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

pasta alimentare

cerealicoltura

prodotto agricolo

grano tenero

importazione

etichettatura