ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 103 del 23/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 23/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/10/2013
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/10/2013
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 23/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01263
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2013, seduta n. 103

   PIRAS, COSTANTINO, GIANCARLO GIORDANO e FRATOIANNI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano è un ufficio periferico del Ministero per i beni e le attività culturali, di livello dirigenziale non generale;
   dipende dalle competenti direzioni generali del Ministero e partecipa ai procedimenti di competenza della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna, ufficio da cui è coordinata a livello locale;
   la soprintendenza per i beni architettonici, il paesaggio, il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico il cui territorio di competenza è quello per le province di Cagliari e Oristano svolge i compiti istituzionali di tutela e valorizzazione in relazione al patrimonio culturale sia di proprietà pubblica che privata del territorio di competenza;
   i compiti di tutela sono attuati principalmente attraverso l'individuazione e la catalogazione dei beni e l'esecuzione di attività finalizzate alla loro conservazione, come la progettazione e la direzione di interventi di restauro e manutenzione gestiti con fondi del Ministero e la valutazione e approvazione dei progetti di restauro presentati da enti pubblici e da privati, sui quali la soprintendenza svolge un ruolo di sorveglianza in corso d'opera;
   l'ufficio cura direttamente la gestione della pinacoteca nazionale di Cagliari, struttura museale che conserva importanti opere pittoriche e materiale etnografico. Svolge attività di promozione e valorizzazione del patrimonio tutelato anche in collaborazione con l'Università e gli altri enti e associazioni del territorio attraverso la cura di pubblicazioni e l'organizzazione di iniziative culturali;
   relativamente al paesaggio ha compiti di indirizzo e di controllo ai sensi della normativa vigente;
   già da tempo la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Cagliari vive una situazione difficile, situazione che si è particolarmente aggravata nell'ultimo anno sino alla proclamazione dello stato di agitazione e alla mobilitazione dei lavoratori dal mese di settembre 2013;
   i lavoratori della soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici di Cagliari e Oristano manifestano contro il progressivo smantellamento dell'attività di tutela nel territorio, in difesa dei valori e del patrimonio culturale e paesaggistico della Sardegna;
   la grave situazione in cui versa l'ufficio territoriale del Ministero per i beni e le attività culturali condiziona in modo forte il lavoro e la capacità operativa dei dipendenti che lamentano in particolare la mancata presenza stabile di un dirigente, attualmente assegnato ad interim con titolarità a Sassari/Nuoro e di fatto assente a Cagliari/Oristano;
   la drastica riduzione dei finanziamenti ha determinato per la soprintendenza situazioni paradossali, con il rischio di inagibilità delle stesse sedi di lavoro e delle strutture;
   il Ministero per i beni e le attività culturali vive da tempo al suo interno una profonda crisi organizzativa che si ripercuote soprattutto nei suoi uffici periferici, in sofferenza per la politica dei tagli, per gli organici insufficienti e per innumerevoli altri problemi, e lo stato di abbandono in cui è stata lasciata la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Cagliari ha reso necessario avviare una importante vertenza sindacale;
   l'assegnazione ad interim di un dirigente che ha sede principale a Sassari quindi, di fatto, sostanzialmente assente, ha acuito e determinato gravi difficoltà di natura organizzativa e gestionale, una drastica ed ingiustificata riduzione della copertura finanziaria per le spese di funzionamento dell'ufficio ha prodotto problemi di sicurezza sia per i lavoratori che per gli utenti, il materiale di facile consumo scarseggia o manca del tutto, non si ripara o sostituisce la strumentazione guasta; si è arrivati persino alla sospensione delle pulizie nelle sedi di lavoro, creando una situazione di totale mancanza di rispetto del decreto legislativo n. 81 del 2008 in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
   mancano inoltre i fondi per le missioni e non vi è alcuna autovettura servizio, situazione questa che, anche in considerazione dello stato dei trasporti nella regione, non consente l'espletamento della funzione di sorveglianza del territorio e del patrimonio culturale;
   si paventa infine il rischio di chiusura della pinacoteca nazionale, dove opera un terzo del personale della soprintendenza, museo da tempo totalmente trascurato e privato della necessaria manutenzione sia ordinaria che straordinaria agli impianti tecnologici oggi non più a norma;
   tali criticità che condizionano in modo forte il lavoro, limitano le capacità operative dei dipendenti ed indeboliscono il ruolo stesso dell'ufficio, che ha una funzione centrale nell'esercizio della tutela del nostro patrimonio culturale ed ambientale, sono divenute insostenibili anche per l'impossibilità di attivare corrette relazioni sindacali con un dirigente assente che ha sostanzialmente eluso quanto previsto in materia di rapporti e relazioni sindacali;
   per tali ragioni si profila il rallentamento e, in prospettiva, il blocco delle attività istituzionali quali il rilascio dei pareri e autorizzazioni sia per il settore monumentale e storico artistico che per quello paesaggistico, con conseguenti gravi disagi da parte dell'utenza; infine il problema della pinacoteca nazionale, museo da tempo totalmente trascurato ed oggi privo di requisiti per essere mantenuto aperto, la cui possibile chiusura arrecherebbe un grave danno alla collettività;
   da ultimo il personale è venuto a conoscenza in modo informale ma comunque da fonte informata dell'ipotesi di separare le due soprintendenze per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici miste di Cagliari e Sassari per costituire soprintendenze di settore con competenza regionale, analogamente a quanto era stato fatto nel 2008, operazione rivelatasi fallimentare e penalizzante per il territorio e per i dipendenti, tanto che lo stesso Ministero reputò necessario ripristinare il preesistente storico assetto con la ricostituzione delle soprintendenze miste dopo poco più di un anno (agosto 2009);
   la città di Cagliari ha annunciato la propria candidatura a capitale della cultura in Europa per il 2019, puntando su monumenti e turismo naturalistico;
   a breve è prevista una riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali che prevede una riorganizzazione degli uffici periferici presenti nel territorio –:
   se il Ministro sia a conoscenza della grave situazione in cui versa la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Cagliari e Oristano;
   quali azioni intenda intraprendere per consentire ai lavoratori della soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici di Cagliari e Oristano di poter lavorare in massima sicurezza e con gli strumenti idonei a porre in atto i loro compiti ed offrire un lavoro di qualità all'utenza;
   quali provvedimenti intenda intraprendere per normalizzare le condizioni precarie della pinacoteca nazionale di Cagliari ed evitare che la sua chiusura arrechi un danno alla collettività;
   se non ritenga di dover ripristinare risorse per finanziare il funzionamento degli uffici e dei progetti che la soprintendenza intende seguire con una seria programmazione del lavoro, condizioni che oggi mancano per la mancanza del dirigente e delle risorse finanziarie;
   se non ritenga, come richiesto dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali, necessario assegnare alla soprintendenza per i beni architettonici paesaggistici storici e artistici di Cagliari e Oristano, un dirigente a tempo pieno e non ad interim affinché l'ufficio recuperi efficienza ed efficacia nella sua importante attività istituzionale nelle province di Cagliari e Oristano;
   se risulti al Ministro l'esistenza di un'ipotesi di divisione delle due soprintendenze per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici miste di Cagliari e Sassari per costituire soprintendenze di settore con competenza regionale, che porterebbe ad esiti certamente dannosi per il territorio, come facilmente verificabile ricordando l'analogo esperimento attuato nel 2008 e poco dopo un anno abortito in considerazione degli esiti totalmente fallimentari per le enormi difficoltà riscontrate dai nuovi uffici che hanno prodotto un blocco servizi e delle attività, tanto che lo stesso Ministero reputò necessario ripristinare il preesistente storico assetto con la ricostituzione delle soprintendenze miste dopo poco più di un anno (agosto 2009), ed in tal caso se non reputi di dover intervenire per scongiurare tale esito gestionale sicuramente dannoso per la regione Sardegna. (5-01263)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Sardegna

protezione del patrimonio

sicurezza del lavoro

spese di funzionamento

soppressione di posti di lavoro

patrimonio culturale

luogo di lavoro

museo