ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 102 del 22/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CASELLATO FLORIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/10/2013
Stato iter:
01/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/04/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/04/2014
Resoconto CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/10/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/03/2014

DISCUSSIONE IL 01/04/2014

SVOLTO IL 01/04/2014

CONCLUSO IL 01/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01252
presentato da
CASELLATO Floriana
testo di
Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102

   CASELLATO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in provincia di Treviso le più importanti aziende dei piccoli comuni si stanno svuotando. Si sta assistendo ad un impoverimento progressivo del territorio, sia in termini di qualifica delle aree sia di professionalità diffusa;
   con una media per azienda, di 14,8 posti di lavoro persi attraverso licenziamenti collettivi nella media e grande impresa trevigiana, sono stati 11.192 i lavoratori interessati dalla mobilità (legge n. 223 del 1991) dal 2008 al 2012, a questi si aggiungono altri 531 lavoratori nel 2013, con una media di 16 licenziamenti per azienda;
   se il 2010 e il 2011 hanno rappresentato gli anni più difficili la crisi, rallentata nel 2012, è purtroppo continuata nelle zone dell'Opitergino e di Montebelluna, soprattutto a causa delle dinamiche negative dei settori metalmeccanico e del legno, che insieme contano circa, il 70 per cento delle perdite occupazionali complessive;
   secondo i dati forniti dalla Cgil provinciale, in provincia di Treviso sono 3.528 i lavoratori della media e grande impresa nel settore legno, collocati in mobilità dall'inizio della crisi ad oggi (dato aggiornato a settembre 2013);
   una platea di lavoratori licenziati di per sé già considerevole, se non fosse che le stime ci consegnano un quadro ancor più drammatico: a ogni fuoriuscita dalla grande impresa corrispondono in media due posti di lavoro persi nella Pmi. Dunque una quantità enorme di licenziamenti, oltre i 10mila, per quello che prima del 2008 era considerato un comparto trainante del tessuto produttivo della Marca e che oggi, pezzo dopo pezzo, rischia di scomparire lasciando non solo un incolmabile vuoto occupazionale, ma anche una grave perdita di competenze, che traduciamo col termine deindustrializzazione;
   gli ultimi casi, in ordine di tempo, che stanno preoccupando i sindacati e i lavoratori trevigiani del settore legno, riguardano le aziende Faram di Spresiano, Giavera del Montello e l'azienda Europeo di Cessalto, dove sono a rischio quasi 800 lavoratori –:
   se non intenda, convocare urgentemente tutti i soggetti interessati in sede ministeriale per una disamina della, crisi delle aziende FARAM ed EUROPEO e individuare i possibili interventi;
   se non ritenga di attivare un tavolo ministeriale coinvolgendo gli amministratori del Nord Est e le parti sociali, volto a individuare le strategie di politiche industriali che consentano nel medio-lungo periodo il rilancio del tessuto produttivo del territorio. (5-01252)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 1 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01252

  Europeo e Faram sono due aziende storiche del territorio dell'area trevigiana (TV), del comparto del legno arredo.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico ha seguito le problematiche del mobilificio Europeo, per affrontare le quali è già aperto un tavolo di confronto.
  L'ultimo incontro si è svolto il 27 gennaio 2014. Durante tale riunione i rappresentanti aziendali hanno comunicato che la società è in concordato preventivo, dopo averne fatto domanda il 17 luglio 2013.
  A metà marzo è loro intenzione avanzare richiesta al Tribunale di Treviso per l'ammissione al concordato liquidatorio col quale verrà nominato un Commissario.
  Il rappresentante aziendale ha dichiarato che un'asta è già andata deserta e se l'azienda verrà ammessa al concordato, si dovrà procedere alla cessione nella fase liquidatoria.
  In tale sede è stata, inoltre, espressa preoccupazione per lo stallo in cui versa l'economia veneta in generale e, prendendo atto che il Mobilificio Europeo è stato posto nelle condizioni di cessare la propria attività, anche, a causa della mancanza di azioni volte all'innovazione, alla ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti, è stato preso l'impegno dai partecipanti all'incontro, di verificare se vi siano le condizioni per avviare un tavolo di sviluppo al fine di stilare un piano industriale con le aziende venete operanti nel settore del legno.
  Le OO. SS hanno mostrato forte preoccupazione sia per il futuro dell'azienda sia per le industrie dell'intero territorio. È stata chiesta la possibilità di fare ricorso a un Accordo di Programma (AdP).
  Il MiSE prendendo atto della istanza del territorio di avviare l'iter di definizione dell'AdP, si è impegnato a verificare con la Regione Veneto e la provincia di Treviso le condizioni e gli obiettivi produttivi e occupazionali che necessariamente devono essere alla base di ogni Accordo di Programma.
  Il Ministero del Lavoro ha comunicato di aver convocato per il 27 marzo 2014 la società Europeo al fine di procedere con l'esame congiunto funzionale alla richiesta di CIGS per concordato preventivo, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, per le sedi di Cessalto e Motta di Livenza (TV).
  Per quanto riguarda la situazione dell'azienda Faram, che insiste anch'essa sullo stesso territorio ed è afferente al medesimo comparto del legno-arredo, vista la disponibilità di tutti i partecipanti all'incontro di trovare una soluzione che sia condivisibile per tutte le criticità produttive d'area e di comparto, sarà oggetto di un approfondimento in tale ambito così come auspicato dall'Interrogante.
  Inoltre il MiSE assicura la propria disponibilità ad aprire uno specifico confronto al fine di affrontare la questione dell'azienda Faram.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TREVISO - Prov,VENETO

EUROVOC :

grande impresa

licenziamento collettivo

impresa in difficolta'

industria del legno

politica industriale