ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 88 del 01/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01107
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Martedì 1 ottobre 2013, seduta n. 88

   DE ROSA, DE LORENZIS, TERZONI, GRILLO e PARENTELA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   a seguito dei referendum celebratisi il 12 e 13 giugno 2011 è stato abrogato il primo comma dell'articolo 154 del decreto legislativo n. 152 del 2006, nella parte che prevedeva la remunerazione del capitale investito, ovvero nella parte che consentiva di fare profitti sull'acqua;
   la Corte Costituzionale, con sentenza n. 26 del 2011, chiarisce che l'abrogazione del citato articolo 154 è finalizzata a «rendere estraneo alle logiche del profitto il governo e la gestione dell'acqua»;
   anche il Consiglio di Stato con il parere n. 267 il 25 gennaio 2013, a seguito all'adunanza della seconda sezione del 19 dicembre 2012 e riguardo al quesito che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas gli aveva rivolto il 23 ottobre 2012, si è espresso sull'eliminazione della remunerazione del capitale investito dalle tariffe;
   i dati estrapolati dai bilanci pubblicati sui siti internet del gruppo Cap Milano (con Cap Holding che controlla Amiacque srl), quale soggetto gestore del servizio idrico nella Provincia di Milano, indicano inequivocabilmente come queste società realizzino profitti non indifferenti (per ogni euro prelevato all'utenza come tariffa, 10 centesimi rimangono come utile su cui pagare le tasse);
   a nulla rileva la circostanza che questi utili vengano poi reinvestiti nell'attività, o distribuiti agli enti locali sotto forma di dividendi, visto che ai cittadini si fanno sostenere dei costi per tariffa che risultano esorbitanti rispetto a quelli che dovrebbero effettivamente essere se fossero limitati alla mera copertura dei costi sostenuti;
   in tale contesto milanese, non solo viene riconosciuta una remunerazione del capitale investito ma questa remunerazione può essere addirittura superiore a quanto era previsto prima dell'abrogazione referendaria;
   la giunta della provincia di Milano con deliberazione n. 163 del 21 maggio 2013 ha autorizzato Cap Holding e Amiacque a pubblicare un incremento tariffario;
   inoltre il Tar Toscana nel marzo 2013 (sentenza n. 436 del 2013) ha dato ragione al Forum toscano dei Movimenti per l'acqua dichiarando illegittime le tariffe successive al referendum;
   anche, a Chiavari, in Liguria, poche settimane fa il giudice di pace ha disposto la restituzione del 22 per cento della bolletta, la quota che in quel comune corrisponde al profitto;
   la sentenza, oltre a ribadire il valore legislativo dell'istituto referendario riconosce anche che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che ha prodotto la nuova tariffa reintroducendo il profitto sotto nuovo nome «oneri finanziari», ha un limitato potere amministrativo, comunque subordinato all'esito referendario;
   il 9 settembre il consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera dell'ATO-Milano relativa al calcolo tariffario del servizio idrico integrato e contestualmente l'ordini del giorno proposto dal Comitato milanese acqua pubblica e dal Comitato italiano per il contratto mondiale per l'acqua di presa di posizione contro il metodo tariffario transitorio (MTT) dell'Autorità;
   infine proprio su questo tema è in discussione presso la Commissione ambiente la risoluzione 7-00036, introduzione nell'ordinamento nazionale di principi e norme per la tutela e la gestione pubblica delle acque nonché per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, in cui si espongono problematiche relative alla tariffazione del servizio idrico integrato e si formulano precisi impegni al governo –:
   quali iniziative, anche normative intenda adottare il Governo per ripristinare una situazione che risulti rispettosa della volontà popolare espressasi con i referendum. (5-01107)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

GEO-POLITICO:

MILANO,MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

abrogazione

gestione delle acque

referendum

energia elettrica