Legislatura: 17Seduta di annuncio: 84 del 25/09/2013
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/09/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 14/11/2013 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 14/11/2013 Resoconto PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/09/2013
DISCUSSIONE IL 14/11/2013
SVOLTO IL 14/11/2013
CONCLUSO IL 14/11/2013
PRODANI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il 9 marzo 2012 il Ministro dello sviluppo economico pro tempore del governo Monti, Corrado Passera, ha inviato all'azienda Simest — un tempo controllata dal dicastero, ora società per azioni a maggioranza di Cassa depositi e prestiti — alcune direttive per evitare che il sostegno economico da questa offerto alle imprese straniere costituite da imprenditori italiani «possano attuare sui mercati esteri pratiche sleali o ingannevoli comunque riconducibili al cosiddetto italian sounding»;
il documento ministeriale è stato inviato a seguito del clamore determinato dalla compartecipazione della Simest ad aziende come Lactitalia che opera nel settore agroalimentare;
Lactitalia, società con sede legale in Romania specializzata in prodotti lattiero-caseari, ha commercializzato in Italia e in altri Paesi europei formaggi che rimandano a tipicità italiane, sfruttando una pratica commerciale scorretta legata all’italian sounding e confondendo quindi il consumatore sull'origine del prodotto;
durante la scorsa Legislatura sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo per chiedere al Governo di intervenire per interrompere le partecipazioni di Simest in società che pubblicizzano e commercializzano nei Paesi europei ed extraeuropei generi alimentari con nomi italiani, presentati sul mercato come di fattura e tradizione italiana ma prodotti con materia prima di provenienza — prevalentemente o integralmente — non italiana, arrecando seri danni al vero made in Italy;
le direttive del Ministero dello sviluppo economico prevedevano, nello specifico, che per tutelare la trasparenza dei mercati la Simest «dovrà prevedere, mediante opportuni interventi di carattere ordinamentale ovvero organizzativo, che gli atti relativi a partecipazioni deliberate a favore delle imprese operanti nel settore agroalimentare siano revocati, qualora le imprese interessate pongano in essere pratiche commerciali in grado di indurre in errore i consumatori sull'origine o sulla provenienza dei prodotti commercializzati (...) ovvero di indurre in errore i consumatori mediante pratiche commerciali scorrette circa l'origine geografica dei prodotti anche mediante fallaci indicazioni riconducibili all’italian sounding» –:
se il Ministro interrogato abbia svolto una verifica sull'effettiva attuazione delle direttive approvate il 9 marzo 2012;
quali e quante siano le partecipazioni societarie della Simest ad aziende comunitarie ed extracomunitarie e se fra queste ne risultino alcune incompatibili con le direttive summenzionate. (5-01068)
L'atto in questione concerne la richiesta di informazioni sulle partecipazioni della Simest al capitale di imprese sui mercati esteri, in particolare nel settore agroalimentare.
Al riguardo si rappresenta che in data 9 marzo 2012, il Ministro dello sviluppo economico ha emanato una dettagliata direttiva alla Simest Spa per una maggiore tutela del settore agroalimentare.
La citata direttiva, volta a contrastare ed evitare la pratica dell’italian sounding, prevede la revoca delle partecipazioni qualora le imprese che, per le proprie iniziative di internazionalizzazione usufruiscono del supporto pubblico, pongano in essere pratiche commerciali in grado di indurre in errore i consumatori sull'origine o sulla provenienza dei prodotti commercializzati ovvero di indurre in errore i consumatori mediante pratiche commerciali scorrette circa l'origine geografica dei prodotti anche mediante fallaci indicazioni riconducibili ad italian sounding.
A tal fine la Simest ha ottenuto l'impegno dalle imprese del settore agroalimentare ad evitare riferimenti tali da poter indurre in errore il consumatore sull'origine geografica/Paese di produzione del prodotto, a provvedere ad indicare l'origine locale nell'etichetta dei prodotto ed a non utilizzare nomi o marchi protetti o che richiamino produzioni italiane tipiche.
La verifica sull'effettiva attuazione di tali direttive viene effettuata dal Ministero dello Sviluppo economico anche attraverso al partecipazione al Comitato che delibera sulle partecipazione del Fondo di Venture Capital nelle imprese estere ed interventi agevolativi per inserimento sui mercati esteri.
Con riferimento inoltre, alle partecipazioni che Simest Spa effettua con il capitale proprio, sulle quali delibera il Consiglio di Amministrazione della Società, si è provveduto a dare indicazioni al Presidente di Simest ed al suo Amministratore delegato.
Risulta inoltre che al 31 dicembre dell'esercizio finanziario relativo al 2012, il fondo di Venture Capital, gestito da Simest, detiene n. 191 partecipazioni in Paesi extraUE, mentre Simest detiene n. 237 partecipazioni in società in Paese extraUE e n. 10 Paesi in UE.
Le suddette partecipazioni sono riferite a tutti i settori ( meccanica, tessile, ecc) di cui n. 15 appartengono al settore agroalimentare.
Al riguardo si rappresenta che al momento, non risultano aziende incompatibili con le suddette direttive.
SIGLA O DENOMINAZIONE:SOCIETA' ITALIANA PER LE IMPRESE ALL'ESTERO ( SIMEST )
EUROVOC :impresa estera
prodotto alimentare
restrizione alla concorrenza
societa' per azioni
commercializzazione
denominazione di origine
sostegno economico