ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 69 del 09/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/08/2013


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/08/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00931
presentato da
MANZI Irene
testo di
Venerdì 9 agosto 2013, seduta n. 69

   MANZI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il riordino della geografia giudiziaria introdotta dal decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, che diventerà operativa a partire dal 13 settembre 2013, prevede il taglio di ben 31 tribunali e 220 sezioni distaccate di tribunale;
   questo nuovo modello organizzativo ha sollevato fin dalla sua emanazione le vive proteste, non solo degli operatori del diritto, ma anche delle istituzioni locali e dei cittadini delle aree direttamente coinvolte, che criticano l'accentramento dell'attività giudiziaria introdotto dalla riforma e giustificato da risparmi di spesa, a discapito dell'efficienza di un servizio pubblico essenziale che rischia di essere notevolmente compromesso, stante anche l'inadeguatezza di molte sedi centrali di tribunale ad accogliere e gestire il sovraccarico esponenziale di procedimenti, utenti ed operatori;
   come riportato di recente da autorevoli testate giornalistiche anche l'Anci avrebbe scritto a tutti i sindaci interessati dagli effetti della riforma della geografia giudiziaria per chiedere di non procedere a formali impegni legati alle richieste delle sedi territoriali degli uffici giudiziari;
   la legge 24 aprile 1941, n. 392, recante «Trasferimento ai Comuni del servizio dei locali e dei mobili degli Uffici giudiziari», infatti, stabilisce che le spese per la gestione di tali uffici sono a carico dei bilanci dei comuni, i quali, poi, vengono rimborsati dal Ministero della giustizia con l'erogazione di un contributo economico annuo;
   negli ultimi anni, a fronte di una spesa media annuale sostenuta dai tribunali ed anticipata dai bilanci dei comuni, pari a 315 milioni di euro, il contributo versato dallo Stato ai comuni, a titolo di rimborso è stato pari all'80-90 per cento delle spese effettivamente sostenute e gli acconti e i saldi sono stati spesso erogati accumulando gravi ritardi, a volte anche di diversi anni;
   l'accorpamento di talune sedi giudiziarie, a seguito della soppressione di talune di esse, comporta dunque nuove richieste di spesa da mettere a carico dei bilanci comunali, che riguardano: spese per la realizzazione, l'adeguamento e la messa in sicurezza di nuove sedi, spese per il trasloco, spese per le nuove utenze, spese per i nuovi servizi di vigilanza e di gestione ordinata degli immobili, con richiesta da parte dei tribunali di risorse aggiuntive di quanto già speso e non rimborsato a totale carico dei comuni;
   le storie del rapporto fra sindaci e tribunali, a nord come al sud dell'Italia, sono molto simili, ma a farne le spese, saranno soprattutto i comuni «ospitanti» che, se di piccole dimensioni, si troveranno ad ospitare un tribunale più pesante rispetto a quello già in carico, con un notevole aggravio di spesa in termini percentuali, rispetto allo scorso anno, a fronte di limitati rimborsi statali;
   a questi stessi comuni la spending review ha tagliato il 75 per cento dei contributi spettanti a titolo di rimborso, ma non il meccanismo di base, per effetto del quale molti sindaci saranno costretti ad aumentare le spese per ospitare gli uffici trasferiti dai centri minori;
   nel relativo capitolo di bilancio del Ministero della giustizia sono iscritti, per l'esercizio in corso solo 79,8 milioni di euro e, per il rimborso delle spese sostenute dai comuni relative all'anno 2012 mancano oltre 230 milioni di euro, già anticipati dalle casse comunali;
   negli ultimi anni la diminuzione delle assegnazioni statali destinate ai comuni, a fronte di un aumento del contributo finanziario richiesto, nonostante l'avanzo e i risultati positivi del comparto degli enti locali, ha determinato una situazione finanziaria di assoluta insostenibilità per gli enti locali;
   le mancate entrate in ciascun comune, a fronte di una spesa già sostenuta, impatteranno in maniera negativa sulle risorse comunali destinate al sostegno dei cittadini e ai fabbisogni delle comunità locali, scaricando su di essi i risparmi statali per effetto del riordino dello stato centrale –:
   se il Ministro interrogato alla luce dei fatti sopra menzionati ritenga necessario intervenire con misure connettive della riforma stessa, al fine di un'adeguata revisione del modello di riorganizzazione della geografia giudiziaria, che tenga conto dei problemi dell'amministrazione della giustizia e dei bisogni della collettività;
   se inoltre il Ministro ritenga di assumere ogni possibile iniziativa per erogare i contributi spettanti ai comuni per le spese già sostenute di gestione degli uffici giudiziari e, allo stesso tempo promuovere una revisione della normativa che pone a carico degli stessi le spese per gli uffici giudiziari, riconducendole più correttamente alla responsabilità dello Stato, essendo la giustizia un servizio statale e non una competenza comunale. (5-00931)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

giurisdizione giudiziaria

comune

aiuto finanziario

revisione della legge