ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00879

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 67 del 07/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/08/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/08/2013
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/08/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/08/2013
Stato iter:
08/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/08/2013
Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 08/08/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 08/08/2013
Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/08/2013

SVOLTO IL 08/08/2013

CONCLUSO IL 08/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00879
presentato da
ZAN Alessandro
testo di
Mercoledì 7 agosto 2013, seduta n. 67

   ZAN, MARCON, PELLEGRINO e ZARATTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 27 luglio 2013, come denunciato anche dall'assessore all'ambiente del comune di Venezia Gianfranco Bettin, la Carnival Sunshine delle Carnival Cruise Lines, una della grandi navi da crociera (oltre 102mila tonnellate di stazza, lunga 272 metri, larga 35 e alta 62) che quotidianamente partono o arrivano a Venezia, soprattutto in questa stagione, è passata a non più di 20 metri da Riva Sette Martiri, a pochi passi da Piazza S.Marco stringendo, tra l'altro, un vaporetto pubblico e altre imbarcazioni che transitavano tra nave e riva;
   secondo l'assessore Bettin e anche secondo alcuni testimoni, non si è trattato affatto di un errore di manovra, contrariamente a quanto dichiarato con una nota dalla Capitaneria di Porto secondo cui non vi sarebbe stato nessun problema in bacino San Marco per il passaggio della nave da crociera;
   nel 1987 Venezia è stata dichiarata sito patrimonio dell'umanità dell'Unesco;
   il passaggio nella laguna di Venezia delle grandi navi da crociera ha avuto un forte incremento. Nel corso del 1997, di grandi navi, ne sono passate 206, mentre nel 2011 hanno sostato 655. Tenuto conto che ogni nave giunge, approda e riparte dalla laguna dobbiamo considerare un transito raddoppiato;
   è ormai improcrastinabile giungere a un divieto dei passaggi delle grandi navi dalle rive dei canali di Venezia, di fronte a piazza San Marco e sul Canal Grande. Un patrimonio artistico-culturale unico e immenso, che rischia di essere compromesso dai pluripassaggi quotidiani delle navi da crociera;
   il 2 marzo 2012, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha emanato il decreto ministeriale recante «Disposizioni generali per limitare o vietare il transito delle navi mercantili per la protezione di aree sensibili nel mare territoriale»;
  il suddetto decreto ha disposto, tra l'altro, il divieto di transito nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40.000 tonnellate di stazza lorda;
   una norma transitoria del medesimo decreto stabilisce comunque che il divieto entri in vigore solo quando sia stata individuata un'alternativa;
   il 25 luglio scorso si è tenuto a Roma presso il Ministero dei trasporti un tavolo tecnico con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, i rappresentanti del comune di Venezia, dell'autorità portuale, dell'autorità marittima e della regione Veneto, per trovare una soluzione definitiva per allontanare le grandi navi dal canale della Giudecca. Diverse sono state le ipotesi di soluzione esaminate;
   diverse le ipotesi esaminate. Tra queste: lo scavo del canale Contorta-Sant'Angelo per far spazio a imbarcazioni con maggiore pescaggio; un terminal a Punta Sabbioni che possa ospitare fino a otto grandi navi; un concorso internazionale di idee per arrivare a quella più efficace; il passaggio delle navi sul Canale Malamocco e sul Vittorio Emanuele avviando così un primo utilizzo di Porto Marghera –:
   quali siano gli orientamenti del ministro per individuare la soluzione infrastrutturale più idonea al fine di escludere definitivamente il transito delle grandi navi nel Canale di San Marco e nel canale della Giudecca. (5-00879)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00879

  La questione delle «Grandi Navi» entranti nel porto di Venezia è stata prontamente affrontata dal Governo non appena la questione è stata posta in tutti i suoi aspetti all'attenzione dell'Esecutivo.
  Al riguardo, in linea con quanto già riferito nel corso di recenti sedute di sindacato ispettivo presso la Camera dei Deputati, informo che al fine di consentire un ampio ed esauriente dibattito con tutte le componenti interessate, è stato attivato, in data 14 giugno, un tavolo tecnico presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la partecipazione dello stesso Ministro, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nonché del presidente della regione Veneto, del sindaco della città di Venezia, del presidente dell'Autorità portuale e del rappresentante del Magistrato alle acque di Venezia.
  Già nel corso del predetto incontro si è provveduto a delineare con decisione un percorso che tenesse debitamente conto della delicatezza e dell'urgenza di valutare la problematica nel rispetto dei vari interessi coinvolti, ad iniziare, naturalmente, da quelli della sicurezza della navigazione e della tutela dell'ambiente marino. Nel corso della predetta riunione è stata fissata una serie di punti tra i quali, in particolare:
   eliminare il transito delle grandi navi lungo la rotta che percorre il Canale della Giudecca (al riguardo è già stata programmata una graduale eliminazione dei transiti di talune tipologie di navi);
   garantire le condizioni di sicurezza lungo la sopracitata rotta che, nel frattempo, sono assicurate dall'autorità marittima grazie anche all'opera dei servizi tecnico-nautici;
   calendarizzare una nuova riunione per il 25 luglio per esaminare le proposte avanzate, al fine di pervenire, entro un termine ragionevolmente breve, alla piena applicazione del decreto interministeriale Passera-Clini del 2 marzo che vieta il transito delle navi superiori alle 40.000 tonnellate di stazza nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca.

  Mi preme evidenziare che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto ha ribadito l'assoluta garanzia della sicurezza della navigazione nelle more dell'individuazione dell'alternativa che sarà prescelta.
  Nel corso del successivo incontro del 25 luglio sono state illustrate e passate in rassegna le varie proposte pervenute al MIT per l'individuazione di percorsi alternativi al passaggio nel Canale della Giudecca-Bacino San Marco.
  In tale sede si è preso atto che, al momento, solo la proposta dell'Autorità portuale di Venezia, descritta in dettaglio più avanti, costituisce uno studio progettuale completo ed esaustivo, che affronta in maniera compiuta i vari aspetti rilevanti della questione. Le altre proposte, poste solo di recente all'attenzione delle Amministrazioni centrali, seppure sostanzialmente valide, richiedono necessariamente un'analisi più approfondita dei vari profili: sicurezza, gestione del traffico e relative interferenze con altre tipologie di traffico. Le proposte al momento sul tavolo sono così riassumibili:
   1) proposta dell'Autorità portuale (alla quale anche la regione guarda con interesse): offrire un percorso alternativo ottimale alle navi da crociera facendole entrare in laguna da Malamocco con un breve tragitto sul canale dei Petroli (per non intasarlo e per non pregiudicare il traffico commerciale già presente in quell'area) e con una deviazione sul canale Contorta, che andrà dragato per accrescere i fondali, per raggiungere infine la stazione marittima. Al riguardo andrebbero naturalmente analizzati alcuni aspetti legati ai materiali di scavo, con particolare riferimento alla composizione dei fanghi, per realizzare correttamente gli interventi di ricostruzione morfologica della laguna nell'area interessata;
   2) proposta del comune: attestare le grandi navi a Porto Marghera, abbandonando la rotta che attualmente le porta alla stazione marittima. Detta ipotesi, data come immediatamente realizzabile, potrebbe presentare alcune criticità connesse alla sosta in banchina di grandi navi passeggeri in un'area interessata dal transito e dalla sosta di unità navali che trasportano merci pericolose, oltre a dover essere valutata in termini di rispetto della normativa internazionale ed europea in materia di security portuale;
   3) proposta cosiddetta «De Piccoli»: realizzazione di un nuovo terminal crocieristico a Punta Sabbioni. Questo studio presenterebbe criticità in relazione a safety e security portuale (restringimento della bocca di porto, trasferimento dei passeggeri, con impatto sulla navigazione lagunare e sul moto ondoso);
   4) due ulteriori proposte, la prima, cosiddetta «Ipotesi Vianello», conosciuta solo tramite articoli di stampa e la seconda, denominata «Ipotesi Ing. Salmini», presentata di recente ed in buona sostanza simile alla precedente, sembrano presentare caratteristiche nautiche non idonee, oltreché interferenze con l'area industriale e difficile compatibilità con la sicurezza e con gli impatti sul traffico commerciale;
   5) proposta Zanetti (presentata solo in data 19 luglio) si riproporrebbe di mantenere l'accesso attuale delle grandi navi dalla bocca di Lido, ma deviandole con lo scavo di un canale retrostante rispetto a quello della Giudecca, che permetta, quindi, alle stesse di passare attraverso un canale parallelo, anziché compiere l'attuale percorso. L'ipotesi può presentare aspetti di interesse, ma necessita di opportuni approfondimenti dal punto di vista idrodinamico ed ambientale.

  In esito alle valutazioni emerse nel corso della riunione è stato previsto un percorso ancora più puntuale e certo per addivenire all'applicazione del decreto Passera-Clini in tempi ragionevolmente brevi. In tal senso il tavolo ha deciso di demandare al Magistrato alle acque e all'Autorità portuale di Venezia il compito di effettuare una disamina tecnica più approfondita delle varie proposte relative a percorsi alternativi al transito in laguna di dette unità, disamina da completare improrogabilmente entro la metà del prossimo mese di settembre. Ad ottobre sarà poi convocato il cosiddetto «Comitatone», in modo da coinvolgere tutta la realtà territoriale di Venezia e poter pervenire entro la fine di tale mese alle determinazioni definitive del Governo sulla soluzione che consentirà di estromettere le grandi navi da crociera dal bacino di San Marco alla luce degli anzidetti approfondimenti tecnici.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

nave

trasporto viaggiatori

regolamentazione del traffico

transito

trasporto merci

utente dei trasporti