ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00755

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 26/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/07/2013
Stato iter:
03/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2014
Resoconto DEGANI BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/04/2014
Resoconto ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/01/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/03/2014

DISCUSSIONE IL 03/04/2014

SVOLTO IL 03/04/2014

CONCLUSO IL 03/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00755
presentato da
ZAN Alessandro
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   ZAN. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a Fontanafredda (frazione di Cinto Euganeo in provincia di Padova) a ridosso del cimitero è stata già installata anni fa una stazione radio di telefonia mobile;
   la stessa stazione radio si trova a meno di 50 metri dalla scuola media e dalla scuola dell'infanzia;
   i residenti hanno sollevato preoccupate proteste sottoscrivendo una petizione condivisa da centinaia di persone;
   oggi in quella stessa postazione l'amministrazione comune di Cinto Euganeo (provincia di Padova) torna a concedere una nuova installazione sull'attuale impianto esistente (con delibera di giunta n. 11 del 26 marzo 2013);
   c’è una nuova petizione popolare con cui i residenti dell'area si dichiarano preoccupati per la facilità con cui si sono prese determinate decisioni senza il coinvolgimento e la condivisione della cittadinanza;
   i residenti chiedono che venga applicato il principio di minimizzazione delle esposizioni ai campi elettromagnetici in area urbana (vedi decreto-legge del 10 settembre 1998 n. 38) e il principio di cautela (previsto dal trattato di istituzione della CEE n. 1023 del 17 ottobre 1957) raccomandato anche dall'Ispesl (ex Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro ora INAIL) e dall'IARC /OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che considera l'elettrosmog una delle grandi emergenze di questi anni, classificando le radiofrequenze come «possibilmente cancerogene» (classe 2B);
   la comunità scientifica internazionale indipendente ritiene che valori di cautela per l'esposizione della popolazione come indicati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 luglio 2003 non proteggono la popolazione dai possibili effetti biologici, ma che questi valori debbano essere contenuti almeno entro gli 0,5 v/m (anziché 6 v/m);
   l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa nel 2011 ha emanato una risoluzione (n. 1815) per invitare gli Stati membri ad applicare il principio di precauzione e politiche cautelative per quanto riguarda l'esposizione della popolazione alla radiofrequenze, con particolare attenzione nei confronti dei bambini, dei giovani e delle persone sensibili, dando indicazioni affinché gli Stati fissino soglie preventive per l'esposizione a lungo termine alle microonde che non superino gli 0,6 Volt/metro e che, nel medio termine, questo valore venga ridotto a 0,2 V/m;
   numerosi studi scientifici indicano che nelle aree limitrofe alla stazioni radiobase sono in aumento nella popolazione residente disturbi riferibili alla elettrosensibilità –:
   come il Ministro intende accogliere le raccomandazioni della comunità scientifica internazionale indipendente e delle organizzazioni internazionali e tradurle in atti concreti per l'applicazione del principio di precauzione anche con riferimento per quanto di competenza, al caso specifico di Fontanafredda. (5-00755)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00755

  Con l'atto di sindacato ispettivo richiamato in oggetto, l'interrogante ha opportunamente segnalato le preoccupazioni manifestate dai residenti nell'area interessata all'installazione di una nuova stazione radio base della Wind, presso il comune di Cinto Euganeo, in provincia di Padova, località Fontanafredda. Tali preoccupazioni sono accentuate, dal fatto che in tale comune sono presenti altre stazioni di radio base per telefonia mobile, oltre che dall'esito di numerosi studi scientifici in base ai quali risulterebbe che nelle aree limitrofe ai predetti impianti sono in aumento nella popolazione residente disturbi riferibili alla elettrosensibilità.
  Sul punto, vista l'ampiezza della problematica, appare opportuno fare una breve premessa. Va rilevato innanzitutto che la normativa nazionale prevede limiti più restrittivi, adottati sulla base del principio di precauzione ex articolo 174, trattato UE richiamato nell'interrogazione, rispetto alle linee guida dell’International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP).
  Negli ultimi 10 anni circa, a livello nazionale, proprio per l'elevata percezione del rischio da parte della popolazione nei confronti di questa particolare tipologia di sorgente di radiazione elettromagnetica (Stazione Radio Base), sono state condotte dall'ISPRA e dall'ARPA numerose attività di monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico nelle zone ove sono presenti tali impianti e, sulla base delle attuali conoscenze da parte dell'ISPRA, si può affermare che, nel campo della telefonia mobile, i livelli di immissione in ambiente sono abbastanza contenuti e risultano ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa nazionale.
  A simili conclusioni sono arrivate anche le attività condotte in tale ambito dalle ARPA, i cui risultati spesso sono direttamente consultabili sui relativi siti web.
  In particolare, nell'ambito del progetto ETERE, sviluppato dall'ARPAV a partire dal 2000, è stata realizzata una banca dati delle sorgenti di campo elettromagnetico ad alta frequenza, costituite dalle stazioni radio base per telefonia mobile attive nel Veneto e comunicate alla Provincia di competenza ai sensi della legge regionale 29/93, i cui dati sono consultabili, in modo interattivo, per mezzo di una cartografia tematica del Veneto su apposito sito WEB dedicato (link:http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/radiazioni-non-ionizzanti/dati/stazioni-radiobase-attive-del-veneto).
  Per la maggior parte delle Stazioni Radio Base (SRB) è disponibile anche l'immagine della mappa, che evidenzia l'intensità del campo elettrico calcolata dal Dipartimento Provinciale ARPAV di competenza utilizzando il software ETERE. Sullo stesso sito dell'ARPAV Veneto sono inoltre pubblicati i risultati delle campagne di monitoraggio condotte sugli impianti a radiofrequenza, consultabili, anche questi, su apposito link (http://www.arpa,veneto.it/agenti-fisici/htm/cem.asp).
  Dal 1999 al 2012 risulta che il numero di casi di superamento dei limiti normativi vigenti, che ha coinvolto impianti a radiofrequenza, sia assestato su un totale di 85, numero piuttosto «esiguo» considerato l'arco temporale a cui si riferiscono ed il gran numero di impianti presenti su tutto il territorio nazionale.
  Per chiarire il quadro delle competenze:
   spetta alle Regioni individuare i siti di trasmissione e degli impianti per telefonia mobile, degli impianti radio elettrici e degli impianti per radiodiffusione, così come gli strumenti e le azioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, intesi come i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, nonché i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico;
   così come la legge 22 febbraio 2001, n. 36 attribuisce alle amministrazioni provinciali e comunali le competenze in materia di controllo e vigilanza sanitaria che le esercitano avvalendosi delle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA/APPA). La verifica di compatibilità del progetto con i limiti normativi, come previsto ai sensi del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, è dunque connessa al parere tecnico dell'ARPA territorialmente competente.

  I criteri adottati, in sede di iter autorizzativo, prevedono come obiettivo principale la tutela della popolazione che viene assicurata attraverso la verifica del rispetto delle prescrizioni normative. Infatti, prima dell'installazione di un nuovo impianto, il suddetto procedimento prevede, nell'ambito della totale competenza dell'Amministrazione comunale, remissione di un apposito parere tecnico dell'ARPA che può essere supportato anche da misure in campo, per la verifica preventiva del clima elettromagnetico nell'area interessata dalla nuova installazione.
  Alla luce della filosofia introdotta dalla legge quadro n. 36/2001, che si basa sulla tutela della popolazione, dell'ambiente e del paesaggio, molte sono le tecniche sviluppate negli ultimi anni per ottimizzare il posizionamento degli impianti in oggetto sul territorio. Tali tecniche hanno come obiettivo quello di limitare il più possibile l'esposizione della popolazione al di là del necessario rispetto dei limiti normativi vigenti. La condivisione dei siti d'accesso alla rete radiomobile è una tecnica di ottimizzazione ormai molto diffusa, che riguarda sia i siti esistenti sia quelli che verranno costruiti in futuro (per sito si intende il luogo fisico dove viene installato l'impianto a radiofrequenza). Tutto questo non implica necessariamente un aumento dei livelli di campo elettromagnetico (entro comunque i limiti vigenti) nelle zone circostanti l'impianto in oggetto e permette di ottenere un generale miglioramento delle condizioni di impatto ambientale in seguito alla riduzione del numero di siti sul territorio. È comunque facoltà dell'Amministrazione comunale dotarsi di un Regolamento, finalizzato a definire le regole di tipo insediativo, autorizzativo e procedurale da adottare per le nuove installazioni.
  Ora, per quanto attiene, nello specifico, alle contrarietà a una nuova installazione di antenne sull'impianto già esistente nel comune di Cinto Euganeo, esse erano già state portate all'attenzione del Ministero dell'ambiente che, tenuto anche conto della rilevanza generale della problematica, aveva già invitato l'Autorità territorialmente competente per il controllo e la vigilanza sanitaria ed ambientale (ARPA del Veneto) a voler effettuare una analisi della problematica segnalata, ponendo particolare attenzione alla verifica del rispetto dei valori limite indicati dalla normativa vigente.
  La predetta Agenzia ha fatto presente che nel Comune in parola l'analisi di campo elettromagnetico, effettuata tramite software di simulazione, considerando anche la stazione radio base WIND oggetto dell'interrogazione, fornisce valori ben al di sotto dei limiti legislativi previsti nelle possibili posizioni di permanenza umana.
  Ha aggiunto che, su richiesta del sindaco di Cinto Euganeo, ha effettuato, nel mese di giugno 2013 un monitoraggio con centralina dei campi elettromagnetici generati dalla stazione radio base OMNITEL sita presso il cimitero comunale, i cui risultati, resi disponibili a tutti i cittadini sul proprio sito Web, hanno evidenziato valori di campo elettromagnetico al di sotto della sensibilità strumentale.
  La normativa vigente in Italia sui valori limite, legge 22 febbraio 2001, n. 36, stabilisce i principi fondamentali diretti alla tutela della salute, del lavoro dell'ambiente e del paesaggio. In particolare, la tutela della salute viene conseguita attraverso la definizione di tre differenti tipologie di limiti: 1) limiti di esposizione, 2) valori di attenzione, 3) obiettivi di qualità.
  Con il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (c.d. Decreto Crescita 2) sono state introdotte alcune disposizioni integrative sulla normativa relativa ai limiti di emissione elettromagnetica e l'operatività delle nuove misure è condizionata alla emanazione delle linee guida che l'Ispra e le ARPA/APPA stanno già elaborando, per la successiva approvazione da parte del Ministero dell'ambiente.
  Infine si può certamente affermare che in ragione della accresciuta sensibilità del rischio associato all'esposizione ai campi elettromagnetici da parte della popolazione, sono stati realizzati numerosi studi sia per verificare l'effettiva pericolosità degli apparati associati alla telefonia mobile sull'uomo, sia per valutare le eventuali conseguenze a carico della salute provocati dall'uso del telefono cellulare. Non manca neanche una intensa attività di controllo delle Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente attraverso i monitoraggi di gran parte delle sorgenti di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici presenti sul territorio, i cui risultati vengono spesso pubblicati su siti web per consentire una trasparente consultazione di questi da parte dei cittadini.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CINTO EUGANEO,PADOVA - Prov,VENETO

EUROVOC :

principio di precauzione

disturbo elettromagnetico

radiotrasmissioni

zona urbana