ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 46 del 04/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/07/2013
Stato iter:
05/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2013
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 05/12/2013
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2013

DISCUSSIONE IL 05/12/2013

SVOLTO IL 05/12/2013

CONCLUSO IL 05/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00539
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Giovedì 4 luglio 2013, seduta n. 46

   VACCA, LUIGI GALLO, MARZANA, CHIMIENTI, SIMONE VALENTE, DI BENEDETTO, BATTELLI, BRESCIA e D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   da anni i Governi stanziano finanziamenti alla scuola definita paritaria, ovvero le scuole private che svolgono funzioni pubbliche;
   nonostante il periodo di crisi come quello che stiamo attraversando caratterizzato da tagli continui al sistema dell'istruzione pubblica continuano ad aumentare i finanziamenti alle scuole paritarie;
   è doveroso rivolgere l'attenzione verso l'ormai conosciuto problema dei diplomifici, veri e proprie aziende senza scrupoli che fanno profitti sfruttando giovani neolaureati per coprire il ruolo di docenza e vendendo, di fatto, titoli di studio;
   come ogni anno si apprende dai quotidiani nazionali, questo fenomeno è sempre più diffuso: si parla di pagamenti che si aggirano attorno ai sei-otto mila euro per ottenere un diploma e avere l'attestazione di frequenza a scuola;
   gli arresti a carico di ispettori del provveditorato dimostrano una complicità diffusa;
   temiamo che la nota vicenda dell'istituto paritario «Pacioli» di Nola sia solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più ampia a livello nazionale;
   la legislazione attuale permette alle scuole paritarie di avere una parte del personale docente a titolo gratuito e che, come moltissimi sanno, la maggior parte degli altri docenti non a titolo gratuito accettano condizioni economiche sfavorevoli e al limite del ricatto pur di acquisire i 12 punti per le supplenze annuali;
   in alcuni casi ai docenti non a titolo gratuito vengono versati i soli contributi previdenziali per far risultare il pagamento dello stipendio ma non percepiscono una reale remunerazione –:
   quali azioni intenda intraprendere il Ministro per porre fine realmente e una volta per tutte a questa situazione non più tollerabile. (5-00539)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00539

  Gli Onorevoli interroganti sollevano una questione della massima importanza in quanto le cattive pratiche di poche scuole (cosiddetti «diplomifici») rischia di gettare discredito sull'impegno serio e quotidiano di tutte le istituzioni scolastiche paritarie, le quali costituiscono una componente importante del sistema nazionale di istruzione e svolgono un fondamentale ruolo integrativo rispetto all'offerta formativa delle scuole statali.
  Per affrontare compiutamente i problemi illustrati, va prima di tutto ricordato che le vigenti disposizioni in materia di parità scolastica (la legge n. 62 del 2000, l'articolo 1-bis del decreto-legge n. 250 del 2005 e il decreto ministeriale n. 267 del 2007), nel definire i requisiti che una struttura privata dove possedere per ottenere il riconoscimento della parità, prevede anche una specifica vigilanza in ordine alla permanenza di tali requisiti, che viene svolta dagli uffici scolastici regionali anche attraverso visite ispettive.
  Al fine di assicurare che tale vigilanza venga realizzata in modo efficace e secondo regole uniformi su tutto il territorio nazionale, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nel marzo 2011, ha emanato una circolare con la quale i direttori regionali sono stati invitati a predisporre piani regionali annuali di vigilanza sulla regolarità di funzionamento delle scuole paritarie, con particolare riguardo agli istituti di istruzione secondaria di II grado. La medesima circolare ha dettato le regole per assicurare la disponibilità del personale ispettivo e ha dettagliatamente indicato la documentazione che gli ispettori sono tenuti a verificare, nell'ambito della quale sono inclusi gli atti relativi alla qualificazione dei docenti (titoli di studio e abilitazioni possedute) e quelli relativi ai rapporti di lavoro. In ordine a quest'ultimo punto, sottolineato anche nell'interrogazione, si ricorda che le citate norme prevedono espressamente l'obbligo per le scuole paritarie di assumere il personale docente con contratti individuali che rispettino i contratti collettivi di settore. La violazione di tale disposizione può integrare una grave irregolarità di funzionamento, tale da giustificare la revoca del riconoscimento.
  Il tema è comunque oggetto di approfondimento. Il Governo è disponibile a fornire al Parlamento tutti gli utili elementi per valutare eventuali modifiche normative che, senza appesantire inutilmente la gestione delle istituzioni scolastiche paritarie, rafforzino l'efficacia delle disposizioni vigenti e prevengano il malcostume, promuovendo la serietà e l'affidabilità del sistema scolastico complessivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

istruzione privata

condizione economica

insegnante