ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00523

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 45 del 03/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/07/2013
Stato iter:
04/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/07/2013
Resoconto DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 04/07/2013
Resoconto DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/07/2013

SVOLTO IL 04/07/2013

CONCLUSO IL 04/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00523
presentato da
BORGHI Enrico
testo di
Mercoledì 3 luglio 2013, seduta n. 45

   BORGHI e DAL MORO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   una zona baricentrica tra i confini dei paesi di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Zevio in provincia di Verona e la stessa città di Verona è da molti anni al centro di un insediamenti di discarica e o di inceneritore che hanno destato e destano molto preoccupazione nelle popolazioni locali;
   da anni comitati spontanei di cittadini si stanno impegnando per fermare l'attivazione definitiva dell'inceneritore di Ca’ del Bue e diverse loro iniziative sono state sostenute anche da parte delle amministrazioni locali interessate (escluso il comune di Verona) a da quasi tutte le forze politiche presenti nei rispettivi comuni, (anche se parte delle stesse forze politiche che si oppongono a l'inceneritore di Ca’ del Bue sul piano locale ne approvano l'attivazione sul piano regionale);
   ora dopo anni di impegno civile e politico su questo delicatissimo aspetto ambientale e con la concentrazione di due siti, discarica e inceneritore, quasi adiacenti con grave allarme e preoccupazione nella popolazione, l'amministrazione comunale viene a conoscere «a sua insaputa» che sempre nella stessa zona è stato richiesto l'ampliamento dell'impianto di stoccaggio dei rifiuti da parte della società Adige Ambiente;
   l'amministrazione Comunale e il Consiglio comunale di San Martino Buon Albergo hanno dichiarato e deliberato la propria contrarietà all'impianto, ma è sensazione diffusa tra la popolazione che quella zona sia stia trasformando in un «triangolo maledetto» dove discariche, inceneritori e impianti di trattamento oltre alle grandi arterie di comunicazione, si concentrino creando non poche preoccupazioni nelle popolazioni residenti ai confini dell'area in questione, un'area ad elevata vulnerabilità idrogeologica e fragile dal punto di vista rurale e ambientale;
   ora il progetto è all'esame della commissione Via della regione, ma come per l'inceneritore di Cà del Bue, molti sospettano che anche per questo impianto ci possa essere un via libera da parte delle stesse forze politiche che governano la regione e che si dicono contrarie agli stessi interventi sul piano locale;
   nessuna battaglia ideologica rispetto al tema ambientale, ma il territorio oggetto dell'intervento di Adige Ambiente ha già pagato, sta pagando e pagherà in futuro per gli insediamenti subìti e questo ulteriore insediamento lascia diversi dubbi, anche vista l'iniziale sottovalutazione dell'amministrazione locale –:
   posto che la scelta di merito spettano alle regioni e alle singole valutazioni delle amministrazioni locali se il Governo intenda assumere iniziative per evitare una straordinaria concentrazione di discariche, inceneritori e nuovi impianti di trattamento come avvenuto ad esempio nel caso del comune di San Martino Buon Albergo (Verona). (5-00523)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00523

  L'interrogazione a risposta immediata presentata dagli onorevoli Borghi e Dal Moro, trae spunto da una questione locale per richiamare le competenze statali che possano essere esercitate in merito. A tal fine, ricostruita la vicenda concernente l'ampliamento del sito di stoccaggio rifiuti del comune di San Martino Buon Albergo (Verona), sulla base delle informazioni acquisite dagli Enti Locali competenti si rappresenta quanto segue.
  In località «Cà Vecchia» del comune di San Martino Buon Albergo (Verona), insiste dal 1992 circa, un impianto di discarica, attualmente gestito dalla ditta «ADIGE AMBIENTE Spa» articolato in tre distinti capannoni.
  Nel 2011, la Società ha manifestato l'intenzione di rendere l'impianto per le procedure di riciclaggio dei rifiuti tecnologicamente all'avanguardia, abbattendo i tre capannoni per edificarne uno solo. La giunta comunale di San Martino Buon Albergo, valutata l'idea progettuale si è espressa con un atto di indirizzo «Favorevole» sotto l'aspetto urbanistico, in quanto insistente su un'area già destinata a bonifica e ricomposizione.
  Nel novembre 2012, la ditta «Adige Ambiente spa» ha inoltrato alla Regione Veneto, in base alla normativa vigente, l'istanza per l'attivazione della procedura di rilascio del «giudizio di compatibilità ambientale, approvazione del progetto e autorizzazione integrata ambientale (AIA)», per la «Delocalizzazione dell'impianto esistente con contestuale introduzione di varianti sostanziali» inviando copia degli elaborati ai comuni interessati.
  Il comune di San Martino Buon Albergo, effettuati i dovuti approfondimenti tecnici sul nuovo progetto proposto, con riferimento agli aspetti procedurali, ambientali e urbanistici, verificato che si differenziava da quello proposto nel 2011, in quanto prevista una dislocazione diversa, a circa 400/500 metri da quella attuale, e figurando un impianto con una portata ben superiore al precedente e con l'aggiunta di attività del tutto differenti da quelle esercitate dall'impianto esistente, con deliberazione del consiglio comunale, acquisite le osservazioni pervenute, ha espresso una valutazione negativa in merito allo Studio di Impatto Ambientale ed al progetto definitivo di «Ampliamento impianto e stoccaggio dei rifiuti nel Comune di San Martino Buon Albergo», presentato da Adige Ambiente spa.
  La valutazione negativa deriva dal fatto che mentre lo stabilimento esistente si configura di fatto come punto di raccolta e stoccaggio nel quale il rifiuto viene organizzato in partite omogenee prima di venir inviato a smaltimento/recupero presso ditte terze autorizzate, il nuovo progetto presentato alla Regione Veneto, prevede la realizzazione di un impianto dai connotati spiccatamente industriali, con 11 linee di trattamento, tra cui quella che più preoccupa la collettività locale «(M8) per il recupero di ossidi metallici attraverso forni di fusione adatti alla produzione della ghisa».
  Il nuovo progetto, allo studio della Commissione VIA Regionale, deve inoltre intendersi un nuovo impianto in quanto previsto in un'area di destinazione diversa da quello esistente, con una superficie coperta che passa da 4.700 mq a 18.855 mq con capacità di stoccaggio da 760 mc a 21.150 mc, ben superiore ai limiti dovuti ad un ampliamento. A ciò si aggiunge l'ulteriore dato che «il nuovo impianto sia in contrasto con il Piano d'Area del Quadrante Europa (PAQUE) che vieta di ubicare in fregio e all'interno del piano nuovi impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti, nonché con lo strumento urbanistico del Comune indicando che l'impianto deve essere sottoposto a valutazione ambientale strategica».
  Valutato che detto nuovo impianto industriale desta preoccupazioni sulle ricadute ambientali che potrebbero generarsi nel territorio di riferimento, come attestato dai pareri NEGATIVI espressi da parte dei Comuni di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Zevio, Verona e della provincia di Verona, occorre evidenziare che le competenze urbanistiche ed edificatorie sono riconosciute in capo agli enti locali e tutela giurisdizionale e amministrativa è ampiamente contemplata.
  Dal canto suo il Ministero dell'ambiente, nel rispetto delle competenze Statali riconosciute nella materia, intende garantire l'attenzione sui temi richiamati promuovendo i dovuti approfondimenti sia ai sensi dell'articolo 195 lettera m) del codice ambientale, in base al quale possono essere determinati i criteri generali, differenziati per rifiuti urbani e rifiuti speciali, ai fini dell'elaborazione dei piani regionali previsti dall'articolo 199, sia ai sensi della lettera p) del medesimo articolo, che contempla «l'indicazione dei criteri generali relativi alle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti».
  Resta inteso che l'azione di prevenzione in tema di minaccia imminente del verificarsi di un danno ambientale, è sempre garantita, ai sensi dell'articolo 304 del codice ambientale, che ne disciplina le modalità operative laddove siano segnalati in maniera puntuale e secondo le procedure previste dalla normativa anzidetta, specifici elementi dai quali poter desumere l'esistenza di una siffatta minaccia imminente.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SAN MARTINO BUON ALBERGO,VERONA - Prov,VENETO

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

incenerimento dei rifiuti

stoccaggio

amministrazione locale