Legislatura: 17Seduta di annuncio: 36 del 19/06/2013
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/06/2013
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 02/08/2013 Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 02/08/2013 Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/06/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/08/2013
DISCUSSIONE IL 02/08/2013
SVOLTO IL 02/08/2013
CONCLUSO IL 02/08/2013
CENTEMERO. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, dispone all'articolo 2 («riduzione dei costi della politica») che le regioni riducano i costi collegati agli apparati politici;
dette riduzioni dovevano essere decise dalle regioni entro il 23 dicembre 2012 ovvero entro il 7 giugno 2013 qualora occorrano modifiche statutarie;
la norma prevede altresì che l'80 per cento dei trasferimenti dovuti a ciascuna regione sia assegnabile ed erogabile solo a condizione che la medesima regione abbia attuato le citate disposizioni di contenimento dei costi della politica. Sono esclusi dall'applicazione di questa sanzione solo gli stanziamenti destinati al servizio sanitario nazionale e al trasporto pubblico locale;
da quanto risulta solo alcune regioni non hanno effettuato ancora tutto quanto disposto ma la maggioranza delle regioni sì;
per quanto è dato di sapere sono stati accantonati circa 160 milioni di euro del fondo destinato ai trasferimenti alle regioni per il sostegno alle scuole paritarie (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca capitolo bilancio 1299);
tale accantonamento riguarderebbe tutte le regioni, anche quelle che hanno effettuato le disposizioni di contenimento dei costi della politica;
tale trasferimento non è un trasferimento effettivo alle regioni bensì una mera partita di giro verso le quasi 14.000 scuole paritarie, che, come previsto dalla legge finanziaria per il 2013, sanno di poter contare su un contributo complessivo di 502 milioni di euro per l'anno in corso;
la situazione delle scuole paritarie del Paese risulta essere particolarmente grave a causa di numerosi fattori tra i quali le difficoltà economiche di molte famiglie, la lentezza dei trasferimenti dei contributi statali e della maggioranza delle amministrazioni regionali e comunali che generalmente concorrono al sostegno delle scuole paritarie gestite da enti no-profit;
la situazione di difficoltà di cui sopra rischia di causare la chiusura di numerosi istituti con una conseguente e gravissima complicazione per i bambini e le famiglie e per le altre scuole (in primis scuole statali) incapaci di assorbire un eventuale flusso di bambini –:
quali siano le intenzioni del Governo in merito alle risorse 2013 accantonate da destinare alle scuole paritarie e quali siano i tempi previsti per l'acquisizione del parere della Conferenza Stato-regioni, l'emanazione del decreto interministeriale e l'effettiva assegnazione alle scuole paritarie delle somme previste dalla legge di stabilità 2013 (articolo 1, comma 263).
(5-00383)
Si risponde congiuntamente alle interrogazioni degli onorevoli Centemero e Taricco, entrambe riguardanti l'erogazione dei contributi destinati al sostegno alle scuole paritarie per l'esercizio finanziario 2013.
Le risorse ammontano a:
275.928.588 sul capitolo 1477;
223.000.000 sul capitolo 1299, di cui risultano accantonati 80 milioni e 280 mila euro (e non 160 milioni).
Per quanto riguarda i fondi del capitolo n. 1477, il Ministero ne ha disposto la ripartizione con il decreto n. 3 del 12 marzo 2013, assegnandone la gestione agli Uffici scolastici regionali.
Al riguardo si segnala che fino allo scorso anno i contributi venivano erogati utilizzando le contabilità speciali funzionanti presso gli uffici scolastici territoriali, procedura che consentiva l'accreditamento diretto delle somme alle scuole in quanto il controllo delle ragionerie provinciali dello Stato avveniva in via successiva.
Dal 1o gennaio 2013, ai sensi dell'articolo 7, comma 39, del decreto legge n. 95 del 2012, le contabilità speciali non possono più essere alimentate e perciò tutti i pagamenti sono effettuati attraverso SICOGE, il sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato per i pagamenti dell'amministrazione.
Questa modalità di pagamento prevede il controllo preventivo da parte delle Ragionerie dello Stato. Tale circostanza, unitamente al fatto che nel SICOGE non erano presenti i dati delle scuole paritarie, ha comportato qualche ritardo nell'erogazione dei fondi.
Al momento risulta comunque che alcuni Uffici scolastici regionali hanno già completato l'assegnazione delle somme alle scuole.
Riguardo ai fondi del capitolo 1299, la ripartizione avviene mediante un decreto interministeriale adottato di concerto con i Ministri per gli affari regionali e per l'economia e le finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.
Come già accennato, sulle risorse presenti nel suddetto capitolo è stato effettuato un accantonamento di circa 80 milioni di euro ai sensi dell'articolo 2 del decreto legge n. 174 del 2012, che sanziona in questo modo le regioni che non hanno operato le previste riduzioni dei costi della politica nel termine stabilito dalla legge statale.
Come fatto presente in più occasioni, anche da parte dello stesso Ministro Carrozza, è in corso un approfondimento sulla specifica natura dei finanziamenti in esame: essi sono qualificati in bilancio come trasferimenti alle regioni ma vengono direttamente erogati dallo Stato alle istituzioni scolastiche su delega delle regioni stesse.
È dunque ipotizzabile che gli stessi non debbano essere considerati veri e propri trasferimenti alle regioni e quindi non siano soggetti al meccanismo di salvaguardia previsto dal citato decreto legge.
Sul punto è in corso dallo scorso maggio un confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze che, si auspica, giungerà presto a una soluzione condivisa. Una volta ultimato questo passaggio e ricevuto il concerto sul testo del provvedimento, lo stesso potrà essere trasmesso alla Conferenza Stato – Regioni per l'ultimazione dell’iter.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2012 0174
EUROVOC :istruzione privata