Legislatura: 17Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013 COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013 CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 17/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 14/11/2013 Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 14/11/2013 Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2013
DISCUSSIONE IL 14/11/2013
SVOLTO IL 14/11/2013
CONCLUSO IL 14/11/2013
GHIZZONI, PICCOLI NARDELLI, COSCIA e CAROCCI. —
Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
il dibattito insorto su un'eventuale riordino degli archivi di Stato – a causa del quale sono state già avviate sul web iniziative di petizione e interventi di illustri studiosi – sta generando nel settore grande preoccupazione che rimanda alla paventata possibilità di una ulteriore contrazione della capacità operativa degli istituti archivistici;
gli istituti archivistici tutelano un patrimonio materiale e cospicuo di documentazione di interesse storico e ricoprono un ruolo, in termini non solo di conservazione ma di valorizzazione e promozione, quanto mai rilevante, specialmente laddove essi sono i principali, se non unici, siti archivistici funzionanti – come veri e propri «poli» – che permettono la fruizione di un patrimonio inestimabile e unico al mondo;
il valore intrinseco degli archivi non nasce esclusivamente dalla funzione conservativa della memoria storica di una nazione ma dalla funzione di tutela e garanzia che deriva dalla documentazione prodotta e conservata all'interno di un sistema codificato, che ne garantisce appunto l'integrità e l'autenticità;
l'uso degli archivi diventa essenziale anche per la valorizzazione della memoria collettiva e come strumento di educazione del cittadino;
riteniamo sostenibile l'avvio di un confronto che coinvolga le istituzioni e il settore per un processo di riforma che tuteli gli archivi nelle loro due principali specificità: quella del patrimonio culturale, archivi per la memoria storica, per la fruizione e valorizzazione della cultura del territorio, e quella della governance, archivi come strumenti di democrazia e diritto;
è indiscutibile il valore di tutti gli istituti, la loro articolazione, la vantata rete capillare – priva di doppioni – che deve essere considerata funzionalmente ed economicamente sostenibile –:
se e come il Ministro interrogato intenda procedere al riordino degli archivi di Stato e se, in tal caso, non ritenga ineludibile avviare un confronto che coinvolga le istituzioni e il settore. (5-00362)
Con l'interrogazione in parola l'On.le Ghizzoni chiede, sostanzialmente, se e come il Ministero intenda procedere al riordino degli archivi di Stato e degli istituti archivistici.
Vorrei rammentare che, il 30 ottobre scorso, lo stesso Ministro Bray ha riferito in Assemblea in merito a questa tematica che, come rammentato dalla stessa Onorevole Ghizzoni, aveva alimentato un dibattito in rete sul rischio di un'ulteriore contrazione della capacità operativa degli istituti archivistici
Il Ministro, in quella sede, ha rassicurato l'Assemblea circa il fatto che il riordino del sistema archivistico, nell'ambito della generale riorganizzazione del Ministero, sarà svolto nell'ottica di ampliare le funzioni degli istituti, dare un maggior impulso al settore, garantire l'efficacia e l'efficienza dei servizi resi, nella convinzione del decisivo ruolo che gli archivi svolgono nella tutela e valorizzazione dell'ingente patrimonio di conoscenza della Nazione.
Una prima iniziativa è infatti contenuta nel decreto valore cultura, il cui articolo 2 è stato dedicato allo sviluppo delle biblioteche e degli archivi, per implementare il livello di inventariazione e digitalizzazione del patrimonio culturale.
La norma prevede infatti la realizzazione di un programma, per il quale è stata autorizzata la spesa di due milioni e mezzo di euro per l'anno 2014, integrata anche con eventuali finanziamenti europei, che, nel quadro delle indicazioni dell'agenda digitale europea, incrementi le attività di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale.
Il programma viene attuato negli istituti e nei luoghi della cultura statali individuati dal Ministero, con l'indirizzo e l'assistenza tecnico-scientifica degli Istituti centrali competenti per la tipologia di patrimonio digitalizzato.
Si rammenta infine che un'apposita Commissione è già al lavoro per studiare la riorganizzazione del Ministero.
In questa prospettiva non mancherà la dovuta considerazione alle esigenze del sistema archivistico.
Il suggerimento di procedere ad un confronto che coinvolga le associazioni di settore nel progetto di riordino del sistema archivistico, è già avvenuto mediante l'audizione dell'Associazione nazionale archivistica italiana e di altre associazioni presso la sopra citata Commissione.
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