ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00350

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 33 del 13/06/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00785
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/06/2013
Stato iter:
06/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 06/11/2013
Resoconto SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/06/2013

DISCUSSIONE IL 06/11/2013

SVOLTO IL 06/11/2013

CONCLUSO IL 06/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00350
presentato da
SBROLLINI Daniela
testo di
Giovedì 13 giugno 2013, seduta n. 33

   SBROLLINI e GINATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   la pioggia record delle scorse settimane (230 millimetri nel vicentino solo nella giornata di giovedì 16 maggio 2013) ha imbevuto terreni ormai incapaci di assorbire: nei primi quattro mesi dell'anno sono caduti 600 millimetri d'acqua, su una media annuale di circa mille millimetri, vale a dire il 60 per cento dell'intera piovosità annuale;
   si tratta di un flagello per l'agricoltura in maggio, mese destinato per eccellenza a semine e tagli di fieno. Il 40 per cento della superficie destinata alle barbabietole non è ancora stata seminata, stessa sorte per il 30 per cento di superficie a mais; 32 mila ettari di superficie agricola regionale deputata agli ortaggi sono ancora vuoti, gli sfalci di erba medica che servono per i foraggi sono completamente perduti;
   sembra che si assisterà al 40 per cento in meno di raccolti per mancate semine. I problemi riguardano anche la frutta, in particolare pesche e ciliege, poiché sembra compromesso metà del raccolto nel veronese e il 30 per cento nelle altre zone battute dalla pioggia;
   da anni ci sono in cantiere opere importanti tra cui l'idrovia Padova-Venezia per la cui realizzazione servono 200 milioni di euro. Cinque bacini di laminazione (tra cui Caldogno e Trissino) vengono ormai dati per acquisiti, ma i finanziamenti non sembrano arrivare –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra riportato; se e come intenda attivarsi per accelerare lo stanziamento dei finanziamenti promessi ai fini della realizzazione di opere volte alla riduzione del rischio idrogeologico e quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere per alleviare gli ingentissimi danni che l'agricoltura ha subito a causa di una piovosità eccezionale che ha messo in ginocchio il settore. (5-00350)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00350

  In relazione ai danni ingenti causati alle aziende agricole del Veneto dalle piogge e grandinate eccezionali del maggio scorso, vi informo, innanzitutto, che la proposta regionale di declaratoria di calamità è stata integralmente accolta con l'emanazione del decreto ministeriale del 13 settembre 2013 e, conseguentemente, con l'attivazione degli interventi compensativi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004.
  Ciò premesso, mi preme sottolineare che nessuna misura di compensazione, come quella ora applicata in Veneto a ristoro di danni già avvenuti, può essere considerata un'azione strategica e, pertanto, evidenzio la completa condivisione delle considerazioni sulla necessità impellente di una gestione integrata del territorio finalizzata alla riduzione dei dissesti ambientali e, quindi, alla prevenzione del rischio idrogeologico.
  Secondo uno studio eseguito dall'Associazione nazionale ANBI, che rappresenta i consorzi di bonifica, di irrigazione e di miglioramento fondiario operanti nel nostro Paese, gli interventi preventivi già localizzati e operativi nelle diverse regioni italiane sono oltre tremila per un ammontare finanziario complessivo di 7.409 milioni di euro.
  La priorità che questo Governo ha posto su tali problematiche emerge dalle azioni impostate in questi mesi.
  È, infatti, segno di evidente importanza il conseguimento a livello comunitario della possibilità di procedere, nell'ambito degli interventi di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020 della Politica agricola comune (PAC), all'incentivazione delle pratiche agro-forestali sostenibili, in grado di influire positivamente sugli equilibri del territorio, contribuendo sia alla prevenzione dei rischi di dissesto che al recupero delle aree già colpite da eventi calamitosi.
  In funzione di tale opportunità che, come ho detto, si apre operativamente tra pochi mesi in relazione al nuovo periodo di programmazione della PAC, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno già delineato – e presentato presso la Camera dei deputati il 6 marzo 2013 – le Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale.
  Tale documento d'indirizzo fornisce le metodologie di riferimento che, sulla base dell'integrazione di banche dati territoriali dei comparti ambiente ed agricoltura, consentono l'individuazione delle aree prioritarie di intervento, sia attive che abbandonate, e delle adeguate misure da realizzare.
  Le Linee guida, pertanto, sono indirizzate ad ottimizzare il coinvolgimento di tutti i livelli di governance, pubblici e privati, in una concretizzazione mirata degli interventi per il mantenimento del territorio in condizioni di equilibrio eco-sostenibile di lungo periodo.
  Inoltre, il 15 giugno scorso, per una strategia integrata di difesa del suolo, è stato approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei ministri il disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo, su cui la Conferenza unificata dovrebbe esprimersi nella seduta convocata per domani alle ore 15.
  L'intervento normativo proposto è finalizzato al contenimento della cementificazione eccessiva del suolo e alla valorizzazione delle aree non edificate con la promozione delle attività agricole già presenti e soprattutto di quelle che potrebbero essere sviluppate in relazione alle finalità di tutela del territorio e prevenzione attiva del rischio idrogeologico.
  La salvaguardia del suolo e la valorizzazione delle vocazioni agricole e paesaggistiche del nostro Paese, sono, quindi, obiettivo presente nella politica integrata di gestione responsabile del territorio che questo Governo ha voluto impiantare definendo gli strumenti giuridici ed operativi necessari alla concretizzazione degli interventi in modo programmatico e condiviso a tutti i livelli di governance coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disastro naturale

prodotto agricolo

settore agricolo

idrogeologia

raccolto

terreno agricolo