ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00211

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 26 del 30/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 30/05/2013
Stato iter:
11/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2013
Resoconto ARCHI BRUNO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 11/06/2013
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/05/2013

DISCUSSIONE IL 11/06/2013

SVOLTO IL 11/06/2013

CONCLUSO IL 11/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00211
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Giovedì 30 maggio 2013, seduta n. 26

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   in data 7 maggio si è tenuta a Londra una Conferenza internazionale sulla Somalia, a cui hanno partecipato circa 55 delegazioni di Stati e Organizzazioni internazionali, tra cui anche l'Italia, rappresentata dal Ministro degli affari esteri, Emma Bonino. La Conferenza si inserisce all'interno degli sforzi internazionali volti a sostenere i piani del Governo federale somalo e precede un appuntamento europeo del 16 settembre 2013;
   la Conferenza aveva come obiettivo di sostenere le azioni del Governo somalo soprattutto in tre aree (la sicurezza, la giustizia e la gestione della finanza pubblica), anche attraverso la messa a disposizione di risorse di aiuto pubblico allo sviluppo e l'attivazione di canali di finanziamento del tipo «supporto al bilancio dello Stato»;
   dall'agosto 2012 la Somalia, dopo più di vent'anni di guerra civile e la scadenza delle istituzioni federali di transizione, ha avviato un percorso di stabilizzazione interna, sia sotto il profilo di una normalizzazione degli aspetti legati alla sicurezza del territorio, sia con riferimento a quelli legati alla governabilità;
   dall'inizio della disgregazione dello Stato somalo l'Italia si è adoperata con continuità affinché la vicenda della Somalia restasse sull'agenda internazionale, sia attraverso la previsione di interventi di aiuto allo sviluppo, sia organizzando recentemente una Country Presentation il 20 febbraio 2013;
   il Ministro degli affari esteri pro tempore, Giulio Terzi di Sant'Agata, inoltre, si è recato in visita a Mogadiscio il 23 ottobre 2012, dando avvio così alla prima visita ufficiale nella capitale somala da parte di un ministro degli affari esteri di un Paese europeo dopo l'inizio delle attività del Governo federale;
   l'Italia, peraltro, aveva in precedenza ospitato a Roma l'ultima riunione dell'International Contact group della Somalia (il 2 e 3 luglio 2012), prima della fine del mandato delle istituzioni di transizione;
   il nostro Paese, pertanto, è sempre stato impegnato negli ultimi vent'anni non solo ai fini di una positiva soluzione della vicenda somala, ma anche sul fronte della difficile stabilizzazione dell'intera regione;
   si registra nei confronti della vicenda somala un nuovo interesse e attivismo di altri Paesi, non solo europei, interessati a sviluppare rapporti proficui con il nuovo Governo somalo, coinvolgendo anche altri attori regionali nel processo di stabilizzazione non solo del Paese ma dell'intera area –:
   quali siano stati, a giudizio del Ministro interrogato, gli esiti della Conferenza di Londra per quanto riguarda gli impegni presi a livello internazionale, e in particolare dall'Italia, per il rafforzamento sul piano istituzionale del Governo somalo;
   con quali risorse, e in quali settori, l'Italia intenda partecipare nei prossimi mesi per sostenere direttamente le azioni del Governo federale somalo, nonché quale sia lo stato di avanzamento delle negoziazioni in atto ai fini della riapertura dell'Ambasciata d'Italia a Mogadiscio, importante elemento per il consolidamento delle relazioni tra Italia e Somalia;
   quale sia stato l'esito degli incontri bilaterali, organizzati a margine della Conferenza internazionale sulla Somalia.
(5-00211)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00211

  Consentitemi di ringraziare anzitutto l'onorevole Quartapelle per l'opportunità che ci offre di fare il punto sulla situazione in Somalia. Come ha opportunamente ricordato nella sua interrogazione, l'Italia si è da sempre adoperata con determinazione affinché la tragica vicenda dello stato somalo restasse sempre viva sull'agenda internazionale. La partecipazione del Ministro Bonino alla Conferenza di Londra sulla Somalia il 7 maggio scorso ha quindi permesso di ribadire l'interesse italiano a svolgere un ruolo da protagonista nel dossier somalo.
  L'obiettivo della Conferenza, pienamente condiviso dal Governo italiano, era quello di manifestare sostegno politico e coordinare il sostegno tecnico e finanziario della Comunità internazionale a favore dei piani di riforma elaborati da parte del Governo somalo. Negli ultimi anni il nostro Paese ha accompagnato in maniera attiva il passaggio dalle Istituzioni transitorie all'attuale Governo federale, insistendo perché esso dialoghi con le realtà regionali e locali con approccio pragmatico per individuare le giuste formule di divisione di poteri tra centro e periferia.
  La Ministro Bonino, cui è stato attribuito il compito di pronunciare l'intervento di apertura della sessione dedicata al tema della giustizia, ha riassunto i termini della politica italiana verso il Paese specificato che l'Italia intende contribuire attivamente al processo di consolidamento del Governo federale somalo continuando a sostenere, tra gli altri, il settore portante della Giustizia. Ha inoltre ribadito come il processo di riconciliazione nazionale debba esser condotto in maniera flessibile ed inclusiva dal Governo somalo, consentendo l'adesione di quanti rifiutano il ricorso alla violenza. Infine, il Ministro Bonino ha confermato che l'Italia intende continuare a sostenere AMISOM (Missione dell'Unione Africana in Somalia) ed ha reso omaggio ai Paesi confinanti e all'IGAD (Intergovernmental Authority on Development) per il positivo ruolo svolto.
  La Conferenza, grazie anche all'attivo contributo italiano, è stata senza alcun dubbio un importante passo avanti. I meccanismi di coordinamento e controllo internazionale per i fondi destinati alla Somalia lanciati a Londra rappresentano infatti un elemento di possibile trasparenza e possono quindi rendere più efficaci gli sforzi della Comunità internazionale.
  A margine della Conferenza di Londra, il Ministro Bonino, in un ampio giro d'orizzonte che l'ha portata ad incontrare il Presidente somalo, il Primo Ministro etiope, il Presidente ugandese, il Vice-Ministro degli Esteri egiziano, nonché il Ministro Hague, ha avuto modo di verificare la sostanziale convergenza della Comunità internazionale sulla necessità di continuare a sostenere la stabilizzazione e il consolidamento delle istituzioni somale.
  Nel corso dell'incontro con il Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, cui era presente anche la Ministro degli Esteri somala Fawzia Yusuf Adam, il Ministro Bonino ha potuto ribadire l'impegno politico e materiale dell'Italia a favore della stabilizzazione in Somalia. Con il Primo Ministro etiopico Hailemariam Desalegn si è invece registrata un'ampia convergenza di vedute, soprattutto circa la necessità che siano i somali stessi stabilire intese durevoli e superare i numerosi punti di attrito che ancora caratterizzano i loro rapporti interni. Anche con il Presidente ugandese Museveni, il Ministro Bonino ha potuto approfondire la necessità di sostenere il dialogo politico inter-somalo, nonché le tematiche del sostegno ad AMISOM. Con il Vice Ministro degli Esteri egiziano Aly El Hefny, è stata invece discussa la possibilità di lanciare eventuali iniziative comuni, mentre con Wiliam Hague, il Ministro Bonino ha convenuto l'impegno a mantenere la questione somala tra le priorità dell'agenda internazionale e di proseguire le consultazioni tra i due Paesi sulla Somalia.
  Il prossimo appuntamento sarà quindi rappresentato dalla Conferenza che l'Unione Europea ospiterà a Bruxelles il 16 settembre prossimo. L'Italia auspica – e in tal senso ci siamo espressi in più occasioni a Bruxelles – che vi sia continuità e un chiaro collegamento tra le Conferenza di Londra e quella di Bruxelles, evitando che la UE sia relegata ad un ruolo di mero donatore («payer e non player»). A nostro parere, a settembre si dovrà fare il punto sui risultati ottenuti dalla Conferenza di Londra, verificare gli sviluppi politici e di sicurezza nel frattempo occorsi in Somalia ed elaborare un aggiornamento delle priorità. Sarà anche l'occasione perché l'UE, ed il SEAE in particolare, ripropongano il tema del coordinamento delle attività a sostegno della Somalia da parte delle strutture europee: utile garanzia questa per tutti i Paesi membri, a fronte di un impegno che supera le possibilità di intervento di ogni singolo Paese europeo.
  Sul piano bilaterale l'Italia intende inoltre contribuire allo sforzo internazionale in atto convocando a fine settembre, a margine della settimana ministeriale dell'Assemblea Generale dell'ONU, una riunione ministeriale dell'IGAD Partners Forum, di cui detiene la co-presidenza assieme all'Etiopia. Potrà quella essere l'occasione per continuare ad incoraggiare il ruolo positivo finora tenuto dall'organizzazione regionale di riferimento del Corno d'Africa e dai suoi Stati membri.
  Compatibilmente con le risorse disponibili, soprattutto tramite i canali della cooperazione allo sviluppo, del Decreto Missioni e dell'Italian Africa Peace Facility, il Governo cercherà quindi di continuare a portare avanti un pacchetto di interventi coerente a favore della Somalia. Inizialmente il nostro intervento è stato fortemente, ma non esclusivamente, concentrato nel settore della sicurezza, quale prerequisito essenziale per l'esistenza stessa dello Stato e lo sviluppo di qualsiasi dialettica politica. Siamo quindi intervenuti a sostegno di AMISOM, delle Forze di sicurezza somale e, da ultimo, fornendo tramite l'arma dei Carabinieri un corso di formazione per 200 operatori di polizia somala. Anche alla luce dei progressi nel frattempo realizzati sul piano della stabilizzazione, il nostro intervento è andato a ricalibrarsi progressivamente verso il settore del capacity building. Ci siamo quindi concentrati sul rafforzamento delle strutture chiave dell'Amministrazione centrale a Mogadiscio, nonché nella regione semi-autonoma del Puntland, in considerazione del valore di quella regione nel contesto del processo di stabilizzazione somalo e della sua disponibilità al dialogo con Mogadiscio. Abbiamo anche sostenuto l'avvio di attività di cooperazione dell'Unione Europea in Somaliland (le cui pretese ad una piena indipendenza ci vedono ancora oggi del tutto contrari) dove, successivamente, abbiamo anche effettuato alcuni piccoli ma significativi interventi bilaterali tutt'ora in corso, soprattutto nel settore della sanità. Sono inoltre in cantiere ulteriori progetti di sostegno alla Somalia nel settore della giustizia, dello sviluppo economico e in campo culturale.
  Nel graduale processo di normalizzazione della Somalia, s'inserisce anche la questione della nostra presenza diplomatica a Mogadiscio. Come noto, al momento abbiamo un funzionario diplomatico inca- ricato di curare i rapporti con il Governo Somalo che è basato a Nairobi, e può contare su un punto di appoggio logistico presso l'aeroporto di Mogadiscio che gli consente, se necessario di effettuare missioni anche della durata di qualche giorno. Con le risorse disponibili e nei limiti imposti dal quadro di sicurezza, posso confermare l'intenzione del Governo italiano di riaprire una Sede diplomatica a Mogadiscio per rafforzare la nostra presenza.

Classificazione EUROVOC:
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