ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00147

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 19 del 20/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CULOTTA MAGDA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2013
GULLO MARIA TINDARA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2013
MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2013
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2013
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013
PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2013


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2013 20/05/2013
Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/05/2013
Stato iter:
03/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 03/07/2013
Resoconto CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/05/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/05/2013

DISCUSSIONE IL 03/07/2013

SVOLTO IL 03/07/2013

CONCLUSO IL 03/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00147
presentato da
CULOTTA Magda
testo presentato
Lunedì 20 maggio 2013
modificato
Martedì 21 maggio 2013, seduta n. 20

   CULOTTA, CAPODICASA, GULLO, MOSCATT, RIBAUDO, DANIELA CARDINALE, IACONO, ALBANELLA, PICCIONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il sistema della viabilità e del trasporto passeggeri in Sicilia sconta un pesantissimo quadro di perduranti ritardi e d'inefficienze nei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale;
a fronte di 1.378,4 chilometri di rete ferrata, 1.200 sono ancora a singolo binario e 578 non elettrificati;
per quanto riguarda i collegamenti ferroviari a lunga percorrenza e regionali, le strategie industriali di Trenitalia hanno condotto alla soppressione di molti treni a lunga percorrenza e la netta riduzione delle corse regionali, ponendo la Sicilia in una condizione di vero e proprio isolamento geografico restituendo l'immagine dell'estrema difficoltà nell'assicurare mobilità alle persone e ai soggetti economici della regione;
in particolare, le scelte di Trenitalia hanno condotto al taglio di un'ottantina di treni feriali dal 2009 ad oggi, costringendo i cittadini per spostarsi ad utilizzare altri mezzi (mezzi propri o autobus);
per quanto riguarda i collegamenti regionali, il parco rotabili sconta, a causa della sua obsolescenza, enormi problemi di manutenzione: la soppressione di treni regionali (e anche dei collegamenti per i pendolari) ha ormai il carattere della quotidianità. L'unico materiale rotabile messo a disposizione della direzione regionale Sicilia, in tempi relativamente recenti, è costituito dai «Minuetti», assolutamente non adatti a coprire lunghe tratte tipo la Palermo-Messina e spesso fermi per guasti; a questo si aggiunga la carenza nel funzionamento del condizionamento;
le soppressioni quotidiane sono spesso diverse decine in tutta la regione e i ritardi a tripla cifra;
sulla linea PA-TP transitano 10 minuetti diesel in alternanza alle automotrici 668 che rispetto alle ALE841 hanno 22 anni in meno, si parla di treni anni ’80 contro treni anni ’60;
l'infrastruttura ferroviaria siciliana è in uno stato critico e in pessime condizioni di manutenzione: basti pensare, nell'entroterra, alla Palermo-Trapani; le linee sono spesso a binario unico, non elettrificate e i treni che vi transitano sono solo i vecchi diesel;
i collegamenti regionali su ferrovia sono ridotti a ogni cambio dell'orario dei treni (estivo/invernale) e sostituiti, nonostante i costi energetici più elevati, con servizi pullman, determinando l'intasamento di strade e autostrade regionali e la compromissione della sicurezza stradale;
occorre aggiungere che queste iniziative si vanno a inserire in un contesto, quello del Mezzogiorno d'Italia, già pesantemente penalizzato dalle politiche generali dei trasporti, che, in particolare, hanno previsto la messa in esercizio dei treni alta velocità Freccia Rossa nelle sole tratte del Centro-Nord, incrementando ulteriormente lo squilibrio degli standard di servizio con il Sud del Paese;
le difficoltà con cui si confronta il trasporto ferroviario siciliano s'inseriscono, peraltro, all'interno di un più generale ritardo e inefficienza dei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale;
ad oggi, nonostante i decreti legislativi n. 422 del 1997 e n. 400 del 1999 che trasferiscono la competenza del trasporto pubblico alle singole regioni, la Sicilia ancora non se ne è fatta carico;
a dispetto di altre regioni la Sicilia investe solo lo 0,06 per cento nel settore ferroviario;
ad oggi non è stato ancora sottoscritto nessun contratto di servizio Trenitalia-regione;
le predette situazioni sono da anni continuamente denunciate senza alcun riscontro da parte del comitato pendolari Sicilia;
il comitato è già intervenuto presso il Ministero e il prefetto di Palermo per scongiurare il taglio del 30 per cento dei treni previsto per marzo –:
se il Ministro sia a conoscenza delle predette scelte di Trenitalia spa dirette al drastico taglio del servizio, con soppressioni di treni che si potranno verificare già a giugno 2013;
quali misure, di carattere ordinario e straordinario, intenda in concreto sollecitare nelle opportune sedi al fine di cancellare o al più correggere tali determinazioni e perseguire un'efficace politica del trasporto ferroviario, un asset strategico fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e territoriale della Sicilia;
quali iniziative intenda assumere, sul potenziamento della rete ferroviaria, per assicurare: a) l'immediato potenziamento dei cosiddetti «rami secchi»; b) lo sblocco dei lavori di raddoppio fermi da anni; c) il potenziamento del numero di corse, con la corretta composizione del materiale;
quali politiche nazionali di sistema e quali iniziative concrete intenda adottare al fine di operare una puntuale ricognizione sullo stato dei lavori di ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture e, in particolare, della rete ferroviaria in Sicilia;
vista l'assenza di un contratto di servizio Trenitalia-Sicilia, se il Ministro sia a conoscenza dell'eventuale applicazione di penali a Trenitalia in Sicilia per i ritardi, le soppressioni, l'errata composizione del materiale, la mancanza di pulizia, e, se confermate, quale sia la loro entità e l'utilizzo conseguente delle somme stornate;
quali iniziative di competenza intenda adottare per scongiurare i possibili tagli di giugno e per un definitivo rilancio del servizio ferroviario in Sicilia. (5-00147)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00147

  Lo sviluppo della rete infrastrutturale e il potenziamento del servizio ferroviario nel Sud d'Italia costituiscono senza dubbio una delle priorità del Governo, ben consapevole dei rilevanti aspetti strategici che ne derivano sia per l'intero sistema Paese sia a livello europeo.
  Per quanto riguarda il potenziamento delle infrastrutture del Sud del Paese, come ho avuto modo poc'anzi di riferire, l'Allegato X Infrastrutture ha previsto tra le opere strategiche di Legge Obiettivo (legge n. 443/2001) la realizzazione dell'infrastruttura «asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria-Palermo» nel cui ambito si prevedono diversi interventi infrastrutturali (sia ferroviari che stradali) nella regione Sicilia.
  In particolare, è programmata la costruzione della tratta ferroviaria «Palermo-Catania-Siracusa» la quale allo stato ha la progettazione preliminare della seconda tratta funzionale approvata con delibera CIPE n. 147 del 2005. Si è in attesa del reitero del vincolo preordinato all'esproprio da parte dello stesso CIPE per proseguire con l'approvazione della progettazione definitiva.
  Inoltre è in iter istruttorio la progettazione preliminare della I tratta funzionale «Catenanuova Bicocca». La realizzazione della tratta «Palermo-Catania», rientrante nel sistema «corridoio plurimodale padano», è stata da ultimo confermata nell'Allegato XI Infrastrutture per un costo complessivo di 2.851,00 milioni di euro.
  Tra l'altro il Contratto di Programma tra lo Stato e Rete ferroviaria italiana (RFI) prevede la realizzazione e il finanziamento di alcuni importanti interventi strategici che riguardano il Sud d'Italia.
  La pianificazione degli investimenti di RFI nel Mezzogiorno è coerente con il nuovo assetto della rete trans-europea di trasporto in corso di definizione, anche nella prospettiva di sviluppo prospettata a livello europeo sugli assi individuati come prioritari e che costituiranno la cosiddetta «Core network».
  RFI è impegnata a dare attuazione ad una serie di interventi in Sicilia previsti nel vigente Contratto di Programma – che si trovano a diversi stadi di avanzamento – da realizzare in un orizzonte di medio/lungo periodo, in relazione allo sviluppo delle esigenze di mobilità ed in funzione delle disponibilità finanziarie e degli iter autorizzativi, che sono destinati ad aumentare e migliorare la capacità e la funzionalità della rete siciliana.
  Ricordo che lo scorso 28 febbraio Ferrovie dello Stato italiane e RFI hanno sottoscritto con il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Siciliana, il Contratto istituzionale di sviluppo (istituito dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 88 del 2011) per la realizzazione della direttrice ferroviaria «Messina-Catania-Palermo».
  Il Gruppo FS ed RFI, sentiti al riguardo hanno assicurato che gli standard di progettazione della direttrice Messina-Catania-Palermo saranno quelli dell'interoperabilità europea. Il Contratto definisce un progetto che ha le caratteristiche europee della rete TEN-T che collega le grandi città della Sicilia: Palermo, Catania e Messina, a cui si collegheranno anche Siracusa, Agrigento, Gela e Trapani, dal lato di Palermo. Tale opera costituirà la colonna vertebrale del sistema ferroviario siciliano.
  Diversi sono gli interventi inseriti nel Contratto.
  Lungo la linea Messina-Catania è prevista la progettazione del raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo (che resta ancora da coprire finanziariamente). Per il nodo di Catania è in via di completamento il raddoppio dei binari nella tratta che va da Catania Ognina a Catania Centrale; verrà progettato l'interramento della Stazione Centrale e realizzato il raddoppio della tratta Zurria-Catania Acquicella. Sono altresì in corso di realizzazione interventi di potenziamento tecnologico per l'adeguamento della linea a più moderni standard (valore complessivo di tutti gli interventi 383,8 milioni di euro).
  Sulla linea Catania-Palermo verranno raddoppiati, altresì, i binari nelle tratte Bicocca-Motta-Catenanuova e Catenanuova Raddusa-Agira, al fine di raggiungere una velocità di 200 chilometri all'ora e di consentire una crescita nella frequenza dei collegamenti. Per quanto riguarda la tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto è prevista la tempestiva realizzazione di uno studio di fattibilità, d'intesa con la regione Siciliana, per valutare tre possibili soluzioni alternative: la prima prevede una riqualificazione della linea ferroviaria esistente, la seconda una variante di tracciato Enna-Pollina-Castelbuono, mentre la terza una variante di tracciato contigua all'asse autostradale Catania-Palermo. È prevista, tra l'altro, la velocizzazione tra Roccapalumba e Marianopoli, nonché interventi di potenziamento e velocizzazione della linea (valore complessivo di tutti gli interventi: 823,4 milioni di euro).
  Inoltre, il Contratto medesimo prevede interventi tecnologici lungo le linee Messina-Catania e Catania-Palermo e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del nodo di Palermo (in corso di realizzazione) (valore degli interventi: 1.218,8 milioni di euro).
  Grazie a tali interventi, come RFI ha evidenziato, la Catania-Palermo si percorrerà in 2 ore e 25 minuti contro le 2 ore e 45 minuti di oggi.
  In più, il completamento del raddoppio Raddusa-Enna-Fiumetorto, di cui è attualmente finanziato lo studio di fattibilità, e del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo, allo stato finanziato per la progettazione, consentiranno ulteriori significativi miglioramenti dei tempi di percorrenza rispettivamente sulla relazione Catania-Palermo e sulla relazione Messina-Catania. La nuova direttrice ferroviaria favorirà il collegamento tra i principali poli del territorio, concorrendo al raggiungimento di benefici percepibili dall'utenza.
  Migliorerà anche l'efficienza del servizio trasportistico nell'ambito dei nodi di Palermo e Catania.
  Sulla direttrice Palermo-Messina, poi, sono in corso di realizzazione le opere per il raddoppio fra Fiumetorto e Ogliastrillo. Il 28 novembre 2012 è stata attivata la variante di Himera a semplice binario. L'affidamento dei lavori della tratta Ogliastrillo-Castelbuono è avvenuto nel mese di maggio 2012 ed è in via di completamento la progettazione esecutiva a cura dell'appaltatore.
  Quanto poi al miglioramento del servizio ferroviario devo ricordare che per quanto riguarda la media e lunga percorrenza, l'offerta ferroviaria che riguarda la Sicilia è, a tutt'oggi, interamente sovvenzionata dallo Stato attraverso il Contratto di Servizio 2009-2014 stipulato tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze e Trenitalia, che disciplina il complesso delle obbligazioni intercorrenti tra i Ministeri e la società Trenitalia relativamente ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri della media e lunga percorrenza nazionale di utilità sociale per l'arco temporale 2009/2014.
  Tali servizi sono conformi alle risorse disponibili attraverso modifiche che contemperano prioritariamente la necessità di assicurare la continuità territoriale di aree situate al Sud del Paese con il resto del territorio nazionale con l'aumento del differenziale costi-ricavi originato da una domanda debole e in costante diminuzione.
  In particolare per la Sicilia, anche in conseguenza dell'insularità che genera maggiori costi in ragione della tipicità che caratterizza tali collegamenti, l'onere del ripianamento delle perdite, assunto dallo Stato, è particolarmente elevato.
  I servizi oggetto di corrispettivo sono individuati dettagliatamente in uno specifico allegato al Contratto stesso che viene confermato o modificato in occasione del cambio di orario, tenendo conto anche del livello di frequentazione e dello sbilancio economico dei singoli treni.
  Pertanto, l'offerta ferroviaria proveniente dal Sud è stata rimodulata, dal 2012, organizzando un sistema di hub a Roma e Bologna per la direttrice adriatica, con proseguimento del viaggio in Alta velocità ad una speciale tariffa riservata agli utenti provenienti dalle regioni meridionali.
  Le numerose segnalazioni degli enti territoriali interessati hanno però evidenziato le criticità che la rottura di carico comportava.
  Il MIT, pertanto, nel rispetto dei vincoli di bilancio, ha individuato alcuni correttivi per il ripristino di collegamenti diretti tra il Nord ed il Sud della Penisola.
  Sotto il profilo tecnico, le variazioni apportate hanno previsto per la Sicilia un prolungamento del servizio verso il Nord: il nuovo collegamento, operativo da giugno 2012, diretto su Milano (via Genova) dalla Sicilia, anticipa la partenza del precedente espresso notte attestato su Roma.
  Restano invece attestati su Roma le restanti due coppie notturne provenienti dalla Sicilia, fermo restando l'opportunità per l'utenza di proseguire il viaggio con i treni Alta Velocità senza aggravi tariffari.
  I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono invece regolati dal Contratto di Servizio con il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro, tra detti Ministeri e la regione Siciliana, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto da parte della regione Siciliana, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.
  Il definitivo conferimento di detti compiti alla regione siciliana non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.
  Allo stato, i Servizi ferroviari regionali risultano svolti in aderenza agli obblighi contrattuali e rispondono a caratteristiche qualitative conformi agli standard dichiarati nella Carta dei Servizi. Inoltre, RFI ha fatto presente, per quanto riguarda il materiale rotabile impiegato per il servizio regionale dell'isola, che le locomotive E464 e i Minuetto sono rotabili di ultima generazione, specificatamente progettati e utilizzati su tutta la rete nazionale per i servizi a carattere regionale; tutto il materiale rotabile impiegato da Trenitalia nel servizio ferroviario regionale siciliano, al pari di quello utilizzato sull'intera rete nazionale, viene regolarmente sottoposto ad operazioni di manutenzione programmata secondo piani manutentivi che ciclicamente si ripetono, in base alla percorrenza chilometrica e/o alla scadenza temporale prevista, con varie fasi di controllo, verifiche ed interventi, come Trenitalia stessa ha dichiarato.
  Evidenzio, infine, che il numero di collegamenti effettuati in Sicilia (come in ogni altra regione) è strettamente legato alle risorse disponibili nell'ambito del Contratto di Servizio le quali, come è noto, non possono non tener conto dell'attuale quadro economico. Al riguardo, Ferrovie dello Stato ha comunicato che i treni regionali «feriali» che servono il territorio siciliano sono oggi, complessivamente, 414 al giorno (erano 388 nel 2011 e 412 nel 2012); con il cambio orario del 9 giugno scorso, peraltro, non sono state effettuate riduzioni dei volumi complessivi di servizi regionali della Sicilia.
  In ogni caso, il miglioramento complessivo del servizio ferroviario regionale auspicato dall'interrogante costituisce una delle priorità del Governo; come il Ministro Lupi ha avuto modo di affermare di recente, l'Italia ha bisogno di un sistema di trasporto pubblico locale efficiente soprattutto in momenti di crisi come questo, in cui è più evidente la necessità di poter usufruire di un trasporto pubblico locale efficiente.
  Assicuro che è proprio in quest'ottica che il Ministro intende dialogare con le regioni come anche con le Ferrovie dello Stato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

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Sicilia

prestazione di servizi

infrastruttura dei trasporti

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