Legislatura: 17Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/05/2013
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/05/2013 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/05/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 04/07/2013 Resoconto BUBBICO FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 04/07/2013 Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2013
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/05/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/07/2013
DISCUSSIONE IL 04/07/2013
SVOLTO IL 04/07/2013
CONCLUSO IL 04/07/2013
OLIVERIO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
il 10 maggio 2013 il prefetto di Reggio Calabria, dottor Vittorio Piscitelli, ha comunicato all'ex deputata Angela Napoli che il livello di vigilanza che lo Stato potrà assicurarle è il 4. L'onorevole Napoli avrà la possibilità, pertanto, di utilizzare un agente del Viminale a tutela, mentre a suo carico saranno la macchina ed un autista personale. In Calabria recentemente anche nei confronti di un magistrato in carica, e peraltro impegnato in processi contro esponenti di cosche, sono state ridotte le misure di protezione;
l'onorevole Angela Napoli è stata per tre legislature, l'ultima la XVI, in Commissione parlamentare antimafia, una volta anche come vicepresidente. Quella dell'onorevole Napoli è una vita blindata da 10 anni per le sue battaglie antindrangheta. L'onorevole Napoli è stata minacciata, l'ultima volta a gennaio di quest'anno, attraverso le parole intercettate nel carcere di Tolmezzo a Pantaleone Mancuso della «locale vibonese» («Stiamo lavorando per toglierla di mezzo»), pronunciate dopo un'interrogazione parlamentare presentata sul provvedimento del tribunale di Vibo Valentia che dispose il trasferimento in ospedale del presunto boss;
a raccontare quanto è accaduto è stata l'interessata che, nonostante non sia più stata neppure candidata al Parlamento, continua ad impegnarsi politicamente con la sua associazione Risveglio Ideale: «Ieri sera mi ha telefonato il prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli e ha fatto riferimento ad una circolare dell'ex ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri che obbliga a rivedere lo status delle persone protette e mi ha comunicato, di conseguenza, le novità»;
l'onorevole Napoli, nonostante tutto, ha cominciato a cercare qualcuno che voglia farle da autista. Ma «Nessuno mi vuole fare da autista – dice l'onorevole Angela Napoli – perché hanno giustamente paura. A questo punto rinuncerò a quel poco di scorta che mi verrebbe attribuita perché un autista non lo trovo e il poliziotto che mi verrebbe assegnato a tutela ovviamente non può guidare anche la macchina, oltretutto privata. Mi dispiace ma dirò allo Stato che si deve assumere fino in fondo la propria responsabilità. Non potrò più muovermi in alcun modo»;
alcune delle dichiarazioni dell'onorevole Napoli fanno intuire che la decisione potrebbe essere frutto di battaglie intestine alla sua ex coalizione politica di centro destra. «Qualcuno mi fa notare – dichiara la parlamentare calabrese – che pago quel che ho detto, senza guardare in faccia a nessuno, soprattutto da dopo lo scioglimento per contiguità mafiose del Comune, di centro destra, di Reggio Calabria. Pago tutto, compreso il mio ultimo intervento a Reggio Calabria il 2 maggio scorso in cui sono ritornata su quel tema e ho come sempre denunciato i sistemi criminali che governano questa regione. Per fare nomi e cognomi non c’è bisogno di essere parlamentari ma mi domando: come può lo Stato ritenere che non ci sia più bisogno di tutelarmi o farlo in maniera tale che io sia costretta a rinunciare ? L'unica cosa che possono fare per non farmi muovere è togliermi la scorta. L'hanno fatto e se ne assumeranno la responsabilità ma io non mollerò questa battaglia di civiltà politica anche perché voglio chiarire che la scorta non mi era stata assegnata come parlamentare ma come soggetto ad alto rischio. Vuole che le racconti l'ultima ? Il prefetto mi ha detto: “se dovesse succedere qualcosa rivedremo la decisione”. E cosa aspettano ? Che mi ammazzino per ridarmi la scorta ?»;
l'onorevole Angela Napoli deve essere tutelata perché ha, fino ad oggi, denunciato personalità della ’ndrangheta nonché gli atti illegali di alcune amministrazioni. Non è accettabile la mancata tutela di chi, denunciando fatti illeciti, mette a rischio la propria vita soprattutto quando le istituzioni sono a conoscenza, come nel caso specifico, delle minacce di morte provenienti dal boss Mancuso, emerse a seguito delle operazioni condotte dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Purgatorio, dell'avvertimento inviato dal collaboratore di giustizia D'Urzo secondo cui i boss della Piana stavano organizzando un piano per «toglierla di mezzo» ovvero delle minacce subite da parte dei Commisso. Fatti questi di cui sono a conoscenza tutte le Autorità competenti;
la decisione di ridimensionare la scorta all'onorevole Napoli potrebbe essere interpretata come una implicita manifestazione della volontà dello Stato di non combattere la mafia: lo Stato che non si oppone all'Antistato ma si fa esso stesso Antistato –:
se il Governo non intenda adoperarsi, promuovendo immediatamente tutte le iniziative utili ad annullare il provvedimento emesso dall'organo esecutivo di sicurezza di Reggio Calabria, per ristabilire i dispositivi di sicurezza e tutela per assicurare l'incolumità dell'ex deputata Angela Napoli, che ha sempre condotto battaglie di civiltà per l'affermazione della cultura della legalità. (5-00115)
EUROVOC :Calabria
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