ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00112

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00112
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

   ROSTAN. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   tutta l’«Area Metropolitana» di Napoli, con maggiore incidenza nella zona-nord, specificatamente nell'area di confine tra Acerra, Caivano, Afragola e Casalnuovo di Napoli, nonché Melito di Napoli, Giugliano in Campania, Calvizzano e Qualiano, è interessata da anni dal dilagante fenomeno dei roghi tossici i quali generano evidenti colonne di fumo nocivo e ceneri le quali, poi, ricadono su una più vasta zona comprendente sia i centri urbani che i terreni spesso a vocazione agricola evidenziando, al suolo, la successiva presenza di mercurio, piombo ed alluminio oltre che di altro materiale inquinante e tossico;
   si tratta di un'area estremamente vasta e dai confini labili e compenetrati verso l'agro aversano, caratterizzata dalla presenza di insediamenti industriali e già di per sé altamente inquinanti, nonché dai vicini impianti di termovalorizzazione di Acerra e di tritovagliatura di Caivano;
   è già a conoscenza della competente prefettura di Napoli che proprio su queste aree insistono, inoltre, anche i più popolosi campi nomadi di tutta la Campania come quello, ad esempio, pur autorizzato, nel territorio di Scampia (quartiere popoloso della città di Napoli), alle porte di Melito di Napoli, oltre che innumerevoli altri nel raggio di pochi chilometri;
   con cadenza quasi quotidiana, dal predetto campo nomadi, in qualsiasi fascia oraria, diurna e notturna, si innalzano copiose colonne di fumo nero e ceneri che generano miasmi irrespirabili e con ogni probabilità cancerogeni, perfettamente visibili anche solo percorrendo il tratto di Asse mediano che attraversa l'area;
   all'inarrestabile e dilagante fenomeno dei roghi tossici appiccati dalla criminalità organizzata interessata a smaltire illecitamente rifiuti che, diversamente, andrebbero lavorati con processi di smaltimento ad hoc e più onerosi, si associa, dunque, l'altrettanto irrefrenabile comportamento delle popolazioni residenti nei suddetti campi, tradizionalmente e consuetudinariamente inclini a bruciare i propri stessi rifiuti — in mancanza dei più minimi presidi organizzativi in tal senso — non esitando ad appiccare focolai a pochi metri dalle proprie stesse abitazioni;
   quello sopra sommariamente descritto è il fenomeno tristemente noto in tutta Italia come quello della «terra dei fuochi», ovvero un coacervo di discariche abusive e roghi tossici, generatori di un allarme sanitario continuo e collettivo, recante tutti i caratteri della emergenza;
   ad oggi, purtroppo, non è possibile rilevare una strategia complessiva e sinergica tra le istituzioni centrali e locali tesa a contrastare in maniera radicale tale fenomeno: una strategia che, inevitabilmente non potrà prescindere da uno stringente e continuo supporto agli enti locali che, per primi, quali organi di prossimità, sono costretti a far fronte a tali emergenze;
   il fenomeno in questione ha portato, nel tempo, alla costituzione di numerosi gruppi spontanei di cittadini e comitati civici, nati per svolgere un'azione di contrasto all'illegalità diffusa sopra descritta, sia attraverso un'azione di sensibilizzazione che attraverso un'opera di presidio del territorio e di denunzia; ciò va tenuto in stretta considerazione, per avere la misura del grado di allarme sociale che il fenomeno della «terra dei fuochi», da anni, genera nella cittadinanza napoletana, esposta ad una vera e propria tragedia collettiva che trova negli impietosi numeri degli studi oncologici ed epidemiologici la più tristemente nota e drammatica conseguenza dell'uso distorto e dissennato che si è fatto del territorio negli ultimi anni –:
   quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative il Ministro dell'interno vorrà adottare al fine di promuovere ogni utile e possibile forma di contrasto al diffuso fenomeno sopra descritto;
   se non intenda inoltre, nel caso specifico di Melito di Napoli (Napoli) e della città di Napoli, sollecitare tutte le istituzioni competenti a svolgere una più stringente attività di controllo e presidio del territorio, prevenzione e repressione delle condotte illecite sopra evidenziate, anche attraverso una intensificazione dell'attività delle forze dell'ordine;
   se non ritenga il Ministro della giustizia praticabile l'ipotesi di avviare una radicale revisione della normativa penale in materia ambientale, ed in particolare di quella relativa alla previsione delle fattispecie di reato connesse all'illecito sversamento dei rifiuti ed all'accensione di roghi tossici, valutando, se del caso, la possibilità di estendere l'applicazione delle disposizioni in materia di lotta e contrasto ai fenomeni terroristici, sia sul piano sanzionatorio che sul piano persecutorio, anche alle condotte illecite sopra evidenziate. (5-00112)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

eliminazione dei rifiuti

inquinamento

protezione dell'ambiente

rifiuti

discarica abusiva