ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/05/2013
Stato iter:
19/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2013
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 19/06/2013
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/05/2013

DISCUSSIONE IL 19/06/2013

SVOLTO IL 19/06/2013

CONCLUSO IL 19/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00107
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

   CENNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 13 luglio 2011 è stato emanato il bando di concorso per esami e titoli relativo al reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi;
   il tribunale amministrativo regionale della Toscana il 19 aprile 2013 ha emanato una sentenza, accogliendo i ricorsi di alcuni candidati, con cui ha annullato i risultati del suddetto bando di concorso;
   tra le motivazioni del Tar della Toscana: la composizione della commissione, in seguito alle dimissioni del presidente della stessa, la collegialità della valutazione degli elaborati non supporta da analoga lettura dei lavori dei candidati, ed altri vizi;
   precedentemente il Tar del Lazio e della Calabria, per cause analoghe, non avevano annullato tale concorso;
   l'ufficio regionale scolastico della Toscana ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar;
   tale situazione di incertezza rischia di creare inevitabilmente seri problemi all'intero sistema scolastico e formativo italiano;
   il numero nazionale dei dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi si è infatti ridotto di un terzo negli ultimi sei anni, passando da circa 12mila ad 8mila;
   la situazione appare particolarmente grave nella regione Toscana, dove il Tar annullando la graduatoria rischia di travolgere la nomina di 106 dirigenti che hanno addirittura già terminato il periodo di prova. Secondo quanto dichiarato da Stella Targetti, vicepresidente della regione Toscana con delega all'istruzione: «considerando pensionamenti e scuole già in reggenza, sono 170 le scuole della Toscana, una su tre, che rischiano di restare senza guida l'anno prossimo»;
   il consiglio regionale della Toscana ha approvato all'unanimità, nei giorni scorsi, una mozione che impegna la giunta a «sostenere, presso il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dopo la complessa situazione creata a seguito della sentenza del Tar della Toscana, una celere soluzione, attivando un iter che assicuri la copertura dirigenziale per le oltre cento scuole toscane investite della problematica»;
   è necessaria ed urgente una soluzione capace di salvaguardare il diritto di apprendimento da parte di tutti gli alunni ed assicurare la qualità dei processi formativi in collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali ed economiche dei territori, riaffermando contestualmente il rispetto del principio costituzionale del giusto concorso;
   è altrettanto necessaria ed urgente una soluzione che tuteli competenze e professionalità acquisite dai dirigenti selezionati, insieme ai diritti dei ricorrenti, tutti allo stesso modo danneggiati dalla procedura dichiarata nulla;
   come anche auspicato dal vicepresidente della regione Toscana e poi precisato dalla mozione del suo consiglio, è necessario che la pubblica amministrazione scolastica individui una soluzione pratica e immediata a tutela dei diritti e degli interessi di tutti, mantenendo in servizio «ad interim» gli attuali 106 dirigenti immessi in ruolo e dando contemporaneamente un ulteriore incarico «ad interim» dal 1o settembre 2013 a coloro che hanno vinto il ricorso, facendo celermente svolgere a tutti questi nuovi dirigenti scolastici «di fatto» (già in ruolo + ricorrenti) un apposito corso di formazione con redazione e discussione di tesina finale e creare «una graduatoria per dirigenti scolastici ad incarico riguardante gli insegnanti vincitori del concorso annullato, avendo essi di fatto i titoli per lo svolgimento del ruolo». Per perseguire tale soluzione occorrerebbe però l'approvazione di provvedimento «ad hoc», una soluzione già adottata con la legge n. 202 del 2010 utilizzata per sanare una problematica analoga che aveva riguardato un concorso per dirigenti scolastici predisposto della regione siciliana, anch'esso annullato. In questo modo verranno superate dannose e ingiuste contrapposizioni tra i concorrenti dell'originario concorso, riaffermando il principio del giusto concorso con il successivo corso di formazione, e verranno tutelate la continuità e l'efficienza del servizio scolastico sul territorio, dal momento che all'apertura del nuovo anno scolastico ciascuna scuola della Toscana potrà contare su un proprio dirigente –:
   quali provvedimenti urgenti intenda emanare per evitare che le sentenze dei Tar, relative al bando per dirigenti scolastici svolto nel 2011, possano causare gravi problemi alla gestione dirigenziale degli istituti della scuola dell'obbligo (su tutto il territorio nazionale ed in particolare nella regione Toscana) e per salvaguardare, conseguentemente, il diritto di apprendimento da parte di tutti gli alunni, assicurare la qualità dei processi formativi e tutelare professionalità e competenze del personale docente, tanto degli immessi in ruolo quanto dei ricorrenti. (5-00107)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00107

  Il tema oggetto della presente interrogazione è stato già illustrato dal Governo in occasione della risposta ad altro atto di sindacato ispettivo presentato dal senatore Fedeli e discusso in Aula Senato il 16 maggio 2013.
  In quella sede è stato sottolineato come il competente Ufficio scolastico regionale abbia ritenuto non condivisibili le motivazioni con le quali il TAR ha annullato la procedura concorsuale, sia per quanto riguarda i criteri utilizzati per la correzione delle prove scritte, sia per ciò che riguarda la composizione della commissione esaminatrice.
  È stata quindi manifestata l'intenzione di proporre appello avverso le decisioni del TAR Toscana e chiederne la sospensione cautelare in quanto suscettibili di determinare significativi inconvenienti sulla regolare conclusione dell'anno scolastico incorso e sull'avvio del successivo.
  Ebbene, la prospettata impugnazione è stata tempestivamente proposta e il Consiglio di Stato (sesta sezione), con una serie di decreti monocratici datati 30 maggio 2013, ha accolto le istanze cautelari del MIUR e dell'ufficio scolastico della Toscana decidendo di sospendere gli effetti delle decisioni assunte dal TAR.
  La Camera di Consiglio si riunirà il 2 luglio per la discussione delle suddette misure cautelari e successivamente dovrà decidere sul merito della questione.
  I neo dirigenti scolastici continuano nel frattempo a svolgere le funzioni loro assegnate assicurando la regolare conclusione dell'anno scolastico.
  Come già segnalato nella risposta alla citata interrogazione del senatore Fedeli, il Ministero, pur auspicando una positiva conclusione del contenzioso giudiziario, sta comunque valutando tutte le eventuali misure da adottare sia nei confronti dei ricorrenti, sia nei confronti dei vincitori del concorso qualora l'indirizzo assunto dal giudice di appello non dovesse essere confermato nella decisione di merito.

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