ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 4 del 26/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2013
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/03/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00058
presentato da
BRATTI Alessandro
testo di
Martedì 26 marzo 2013, seduta n. 4

   BRATTI, MARIANI e FERRANTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   ad esito del controllo effettuato in date 5-6-7 marzo 2013 presso lo stabilimento ILVA in Taranto, finalizzato alla verifica dello stato di attuazione degli interventi strutturali e gestionali previsti dal decreto di riesame prot. DVADEC-2012-547 del 26 ottobre 2012, facendo seguito alla precedente comunicazione ISPRA prot. 11587 in data 12 marzo 2013, nella successiva comunicazione ISPRA ha rilevato che:
    l'ammodernamento del sistema di carico scarico materiali trasportati via mare, collocato presso gli impianti marittimi, a parere del gestore risulta completato (prescrizione 5). Il sistema attuale è per taluni scaricatori tuttora a benna, ed è stato automatizzato asservendo il movimento del sistema ad una «logica» che comanda, senza possibilità di intervento degli operatori, spostamenti laterali e altezze di carico e scarico. Durante il sopralluogo, effettuato presso il secondo sporgente DM3 e DM2, si è constatato che il sistema opera senza pendolamenti visibili, con una costante ripetizione delle operazioni, senza errate aperture/chiusure delle benne e con la contestuale bagnatura della tramoggia di scarico ai nastri;
    gli interventi di chiusura dei nastri e cadute di materiali sfusi (prescrizione 6) risultano, come noto, non completati entro il 27 gennaio 2013; ILVA con nota DIR 257/12 del 17 dicembre 2012 ha richiesto modifica dell'atto autorizzativo e con DIR 19/2013 del 21 gennaio 2013 ha trasmesso il nuovo crono programma, prevedendo l'ultimazione di circa il 90 per cento degli adeguamenti entro fine 2014 e il completamento entro il 2015; come desumibile da detto nuovo crono-programma, trattasi di interventi tecnici molto articolati nel tempo, i cui lavori di esecuzione risultano alla data del sopralluogo sostanzialmente nelle fasi di avvio (emissione di richieste di acquisto, emissione di ordini, attivazione di cantieri) e solo in pochi casi completati;
    la nuova rete idranti per la bagnatura dei cumuli (prescrizione 11 indicata tra le misure gestionali da attuare subito) risulta ad oggi non realizzata; ILVA ha emesso specifico ordine di acquisto con previsione di completamento entro febbraio 2014; i soli lavori eseguiti in relazione alla rete idrica sono preliminari e riguardano i sondaggi per la caratterizzazione degli scavi, e non è risultato visibile nei parchi alcun componente ovvero alcun tratto di scavo ai fini della realizzazione della rete idrica;
    la nebulizzazione di acqua mediante apposite macchine (fog-cannon) per la riduzione delle particelle di polveri sospese generate dalla movimentazione e stoccaggio dei materiali nei parchi primari, OMO, Coke Nord e GRF (prescrizione 12 indicata tra le misure gestionali da attuare subito) risulta al momento non attiva; durante il controllo è stato acquisto il numero dell'ordine di acquisto con previsione d'installazione delle prime macchine fog-cannon entro giugno 2013 e delle rimanenti macchine entro ottobre 2013, per un totale di 8;
    l'attuale depolverazione stock house dell'AFO/2 (prescrizione 16 indicata tra gli interventi strutturali da attuare subito) in funzione risulta al momento non potenziata in vista della chiusura dell'edificio SH2; ILVA ha emesso ordine di acquisto, prevedendo la durata dei lavori in 18 mesi, con previsione di ultimare gli interventi entro il mese di luglio 2014; alla data del controllo erano in corso i primi rilievi per l'esecuzione dei lavori di chiusura, inoltre i tempi di realizzazione risultano oggi significativamente estesi rispetto a quanto già comunicato all'autorità competente e accertato nel precedente controllo di dicembre 2012; si consideri qui che la prescrizione 16 riguarda anche altri interventi strutturali di chiusura edifici per i quali l'autorizzazione indica tempi più lunghi in altre prescrizioni (40, 51, 58, 60, 65, 67);
    le emissioni gassose fuggitive dagli impianti di trattamento dei gas (prescrizione 36) degli sfiati asserviti ai serbatoi di catrame non sono state adeguate alla BAT 47, come richiesto; ILVA ha dichiarato che è prevista la consegna del progetto entro il 31 maggio 2013; al progetto farà seguito la realizzazione delle captazioni, ma non è stato possibile acquisire una previsione aggiornata per il completamento dell'intervento;
   assenza di un sistema di nebulizzazione di acqua per l'abbattimento delle particelle di polveri sospese generate dalle emissioni diffuse (prescrizione 70 quarto punto), nelle more della realizzazione dell'intervento di copertura area GRF e area di svuotamento scoria liquida dalle parole e ripresa scoria raffreddata; per la prescrizione suddetta il gestore ha adottato la soluzione impiantistica unica già esposta al punto 3, che prevede la nebulizzazione di acqua mediante apposite macchine (fog-cannon) con previsione, come detto, d'installazione delle prime macchine fog-cannon, entro giugno 2013 e completamento entro ottobre 2013, per un totale di 8;
   in relazione all'esercizio, invece, è stato accertato quanto segue:
    superamento della durata delle emissioni visibili durante il caricamento della miscela nelle batterie della cokeria (prescrizione 41); in base alle registrazioni fornite da ILVA e relative all'esercizio di fine anno 2012, sono stati riscontrati tempi quasi sempre superiori ai 30 secondi prescritti per le batterie 3-4 e 5-6, allo stato attuale ferme, e per le batterie 9-10 della cokeria, attualmente in funzione;
    superamento del limite di 20 mg/Nm3 di concentrazione di polveri per le batterie 9-10 nel reparto cokefazione della cokeria (prescrizione 42); le registrazioni (acquisite in allegato 14 al verbale d'ispezione del 7 marzo 2013) rilevano alcuni emissivi per il parametro polveri; le registrazioni fornite da ILVA, per le batterie 3-4 e 5-6 nell'ultimo trimestre di esercizio prima della chiusura, rilevano altresì alcuni superamenti, del limite di 20 mg/Nm3 di concentrazione di polveri e di 300 mg/Nm3 di concentrazione di SO2;
   superamento del valore di 25 g/t coke nell'emissione di particolato con il flusso di vapore acqueo in uscita dalle torri di spegnimento (prescrizione 49); in base alle registrazioni fornite da ILVA e relative all'esercizio di fine anno 2012, sono stati riscontrate emissioni di particolato, in alcuni casi superiori a 25 g/t coke, sia per le torri 1 e 3 (si osservi che nella lettera ISPRA prot. 11587 in data 12 marzo 2013 la torre 3 è stata per un mero errore di scrittura denominata torre 2), asservite alle batterie 3-4 e 5-6 della cokeria oggi non più in esercizio, sia per la torre di spegnimento n. 7 asservita alle batterie 11-12, attualmente in funzione;
   tale comunicazione è pervenuta al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al garante di Governo per l'ILVA di Taranto, alla procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 14 marzo 2013 produceva un comunicato stampa dal titolo AIA: ILVA: non risultano inadempienze dell'azienda, di fatto in contraddizione con gli accertamenti fatti dall'ISPRA;
   l'Arpa Puglia secondo le dichiarazioni riportate il 13 marzo 2013 su la Gazzetta del Mezzogiorno sosteneva la non ottemperanza delle prescrizioni dell'AIA da parte dell'ILVA;
   il garante con nota del 18 marzo 2013 comunicava alla Presidenza del Consiglio dei ministri la sua non competenza a vigilare sulle prescrizioni ambientali impartite all'ILVA –:
   quali siano le ragioni per cui il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è espresso in maniera opposta rispetto alle conclusioni riportate nei verbali dell'ISPRA e dalle dichiarazioni dell'ARPA Puglia;
   se intenda specificare pubblicamente quali siano i compiti del garante per giustificare il suo considerevole compenso;
   poiché il garante sostenga di non avere compiti di vigilanza ma solo di controllo amministrativo se non sia il caso di indirizzare le risorse che oggi vengono destinate al garante per potenziare l'attività di controllo;
   se non ritenga necessario che vi sia un maggior coordinamento tra l'Arpa Puglia e Ispra;
   se, alla luce dello scarso coordinamento in atto non sia il caso di favorire al più presto una riforma del sistema delle agenzie ambientali per poter dare al Paese un sistema dei controlli più moderno ed efficace. (5-00058)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE ( ARPA ) , ILVA, ISTITUTO SUPERIORE PER LA PROTEZIONE E LA RICERCA AMBIENTALE (ISPRA)

GEO-POLITICO:

TARANTO - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

potere di controllo

protezione dell'ambiente

polvere

ristrutturazione industriale