ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00040

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/03/2013


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 15/03/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00040
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   PILI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   nel carcere denominato casa circondariale di Macomer (Nuoro) nella zona industriale Bonu Trau – nella giornata di venerdì 17 febbraio 2012 – nell'ala destinata ai detenuti in regime di Alta Sorveglianza 2, un agente penitenziario ha rischiato la vita per una gravissima aggressione subita da un detenuto in regime di alta sorveglianza per terrorismo islamico;
   l'aggressione subita dall'agente di polizia penitenziaria di Macomer da parte del terrorista islamico, che risulterebbe riconducibile all'organizzazione criminale Al Qaeda, poteva avere conseguenze tragiche;
   uno dei cinque terroristi presenti al fatto – secondo la ricostruzione dei fatti – rifiutava di farsi perquisire provocando l'agente e un altro lanciava sull'agente Valerio Agus una caffettiera in faccia, provocandogli un gravissimo trauma cranico con perdita di coscienza, profonde ferite lacero contuse in regione frontale poi suturate in ospedale e un trauma cervicale con stato commotivo;
   tale fatto poteva anche preludere ad un tentativo di sommossa;
   si tratta di un'aggressione che – hanno detto i medici – poteva avere conseguenze drammatiche considerato il corpo contundente utilizzato per aggredire l'agente;
   il detenuto ritenuto responsabile del gravissimo gesto è stato posto in isolamento per quindici giorni ma è sin troppo evidente che si tratta di una misura restrittiva assolutamente inadeguata alla rilevanza dei fatti;
   con lettera circolare n. 3619/6069 del 21 aprile 2009 l'amministrazione penitenziaria aveva proceduto alla riorganizzazione del circuito destinato al contenimento di detenuti ed internati appartenenti alla criminalità organizzata, ristretti per reati di mafia, di terrorismo nazionale ed internazionale o posti al vertice di associazioni dedite al traffico di sostanze stupefacenti;
   in tale riorganizzazione è previsto il sottocircuito A.S. 2, dove vengono inseriti automaticamente i soggetti imputati o condannati per delitti commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell'ordine democratico mediante il compimento di atti di violenza (delitti di cui agli articoli 270, 210-bis, 270-ter, 270-quater, 270-quinquies, 280, 280-bis, 289-bis, 306 codice penale);
   appare fin troppo evidente che, anche alla luce del gravissimo episodio, il braccio A.S. 2 del carcere di Macomer, destinato ai terroristi islamici, deve essere immediatamente chiuso considerata l'assenza di compatibilità ambientale, di requisiti di sicurezza e di personale sufficiente a gestire la struttura in termini adeguati;
   l'edificio è stato costruito negli anni Ottanta e utilizzato dal 1994, inizialmente come casa mandamentale, e in seguito, senza alcuna sostanziale modifica, destinato anche a detenuti sottoposti a regime di alta sicurezza;
   risulta improcrastinabile che i soggetti legati al terrorismo islamico e dislocati nel carcere vengano immediatamente allontanati dalla Sardegna, considerata l'inadeguatezza delle strutture penitenziarie sarde a un certo tipo di detenuti;
   si rende urgente l'immediata adozione di un provvedimento di allontanamento dall'istituto di Macomer di questi soggetti;
   tale situazione è stata riscontrata dall'interrogante nel corso di una visita al carcere tenutasi domenica 20 febbraio, accompagnato dal vice sindaco di Macomer dottor Giovanni Biccai e nel corso di incontri con i dirigenti del carcere, i medici che hanno prestato primi soccorsi all'agente, i sindacati e gli agenti;
   dal sopralluogo nel carcere di Macomer si evince, a giudizio dell'interrogante, che la dislocazione di tali detenuti in quell'istituto ha il solo obiettivo di utilizzare la Sardegna come una sorta di terra di confino pur non avendo strutture e personale sufficiente a gestire simili situazioni –:
   se abbia acquisito gli atti relativi alla gravissima aggressione di cui è stato vittima un agente penitenziario nel carcere di Macomer;
   se il detenuto autore del grave gesto rientri tra quelli sottoposti a regime di alta sorveglianza e se lo stesso sia coinvolto in fatti legati al terrorismo islamico;
   se non ritenga necessario provvedere con urgenza ad adottare iniziative finalizzate ad allontanare dal carcere di Macomer i detenuti sottoposti a regime di alta sorveglianza legati al terrorismo internazionale e islamico, considerata la loro pericolosità e la carenza di personale rispetto a questo tipo di detenzione.
(5-00040)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SARDEGNA

EUROVOC :

terrorismo

detenuto

stabilimento penitenziario

islam

personale carcerario