ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00019

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/03/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/03/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00019
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   PILI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   alla vigilia di ferragosto, in data 14 agosto 2012, con prot. Apamb/appb/2888/GB/gr la società Syndial – attività diversificate – di San Donato Milanese trasmetteva una missiva ad un gruppo ristretto e ben selezionato di imprese avente ad oggetto: «Invito a presentare manifestazione di interesse relativamente ad attività riguardanti la bonifica di alcune aree poste all'interno del sito Syndial di Porto Torres: Minciaredda, area palte fosfatiche, area peci DMT, trattamento terreni da bonifica on site e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni dell'impianto acido fosforico e di altri impianti presso il sito»;
   nella stessa missiva si riporta: SYNDIAL S.p.A., attività diversificate, con sede legale in San Donato Milanese (Milano), Piazza Boldriui I, Capitale sociale euro 445.534.60,48 i.v., Codice Fiscale, Partita IVA e Registro imprese di Milano n. 09702540155, iscritta al R.E.A. Milano al n. 1309478, intende procedere all'acquisizione e valutazione di candidature per la definizione di una vendor list di gara per le attività di cui all'oggetto, dettagliate nel seguito, da svolgersi all'interno dello stabilimento di Porto Torres;
   nella stessa comunicazione si afferma: la presente non è una richiesta di offerta, ma più propriamente una richiesta di «manifestazione di interesse» all'effettuazione delle suddette attività. Nessun obbligo o impegno sarà a carico di SYNDIAL in ragione delle risposte che vorrete fornire;
   nella comunicazione si precisano le attività oggetto della procedura ristretta attivata dalla società del gruppo Eni: nell'ambito del sito di Porto Torres, SYNDIAL intende promuovere un progetto di riqualificazione di alcuni settori attraverso un approccio volto all'applicazione di criteri di sostenibilità. Tali driver si possono sintetizzare attraverso l'applicazione di tecnologie in situ ed on site per la bonifica del sottosuolo delle aree di stabilimento al fine di ottenere la riduzione di volumi di rifiuti da trattare e soprattutto la minimizzazione di smaltimenti off site;
   a tal fine la società indica alcune metodologie che ritiene di dover applicare nell'espletamento dell'intervento: in questa ottica SYNDIAL ha manifestato l'intenzione di orientare il progetto di bonifica del sito promuovendo interventi di bonifica/gestione rifiuti in un'ottica di sostenibilità, ad esempio attraverso:
    messa in sicurezza di aree e realizzazione discariche;
    installazione di hub per il trattamento dei rifiuti con impianti on site comprese le necessarie utilities e le strutture accessorie;
    installazione di sistemi di trattamento on site a piè d'opera delle aree da bonificare comprese le necessarie utilities e le strutture accessori;
   nella comunicazione si indicano alcuni requisiti richiesti alle società candidate che «dovranno fornire, sulla base dei migliori e più aggiornati dati ambientali ad oggi disponibili e degli elaborati di progetto già redatti da SYNDIAL (qui allegati), elementi di valutazione a SYNDIAL circa le proprie caratteristiche tecnico amministrative per poter eseguire le seguenti attività»:
    Minciaredda: «si tratta di un'area di circa 35 ettari; il progetto di bonifica è in corso di elaborazione. Si allega alla Presente il precedente progetto, che prevedeva la messa in sicurezza permanente del sito contenente i dati relativi alla caratterizzazione (60 milioni)»;
    palte fosfatiche: l'area oggetto dei depositi detti «palte fosfatiche» è ubicata all'interno dell'area C dello stabilimento di Porto Torres e occupa una superficie di circa 3 ettari. Si tratta di residui di produzione e lavorazione dell'acido fosforico a partire dalla fosforite. È previsto il risanamento dell'area mediante scavo e smaltimento delle palte fosfatiche e dei terreni contaminati e successivo rinterro delle aree con materiale certificato. È prevedibile l'allocazione dei rifiuti in discariche dedicate da realizzare in loco (15 milioni);
    peci DMT: l'area di deposito delle peci DMT si trova nel settore meridionale dello stabilimento di Porto Torres e occupa una superficie di circa 1,5 ettari. Si tratta, in particolare, di vasche contenenti i residui del processo di produzione del dimetiltereftalato. Gli interventi previsti riguardano la rimozione, il trattamento e lo smaltimento delle pecie, la bonifica dei terreni e dei materiali da esse contaminati (10 milioni);
    trattamento/smaltimento dei terreni per cui non sarà possibile effettuare la bonifica in situ;
    smaltimento rifiuti derivanti dalle demolizioni impianto acido fosforico ed altri impianti e fabbricati: l'attività di demolizione è esclusa;
   vengono richiesti alle imprese invitate i seguenti requisiti minimi richiesti a ciascun candidato (singola società, RTI o consorzio) da considerarsi vincolanti per la «manifestazione di interesse»:
    a) qualifica Eni;
    b) iscrizione alla Categoria 8B, 9A* presso l'albo gestori ambientali;
    c) fatturato medio annuo complessivo > 80 milioni;
    d) fatturato medio annuo per attività di bonifica > 60 milioni;
    e) disponibilità documentata di almeno 15.000 ore/anno di ingegneria, con indicazione della ripartizione tra ingegneri civili, meccanici ed ambientali;
    f) proprietà/gestione impianti (fissi e/o mobili) di trattamento rifiuti per una capacità complessiva di 200.000 tonnellate/anno;
    g) proprietà/disponibilità di impianti mobili di trattamento rifiuti per le seguenti tipologie:
     inertizzazione;
     soil washing;
     vagliatura;
     frantumazione;
     desorbimento termico;
   nella comunicazione riservata si prescrive che il «Requisito Qualificazione Eni» che deve possedere sicuramente almeno la Capogruppo;
   nella missiva è previsto anche che: dovrà essere garantita una capacità complessiva di trasporto per rifiuti pericolosi e non pericolosi poi almeno a 100.000 tonnellate/anno che potrà essere soddisfatta, in caso di unico soggetto, attraverso il possesso dell'Iscrizione almeno alle categorie 4B e SC ed in caso di più soggetti mediante l'iscrizione almeno alle categorie 4C e SD;
   nella comunicazione di ferragosto si precisa che: tale requisito potrà essere soddisfatto anche attraverso il subappalto, con indicazione dei nominativi dei subappaltatori e delle evidenze del rispetto dei requisiti, come previsto al successivo articolo 4;
   nella richiesta di manifestazione d'interesse si precisa inoltre la forma giuridica dei candidati: è consentita la partecipazione di ciascun candidato in raggruppamenti di imprese e consorzi. Il destinatario della presente non dovrà necessariamente essere Capogruppo. Per ciascun componente dell'eventuale Raggruppamento di Imprese o Consorzio, dovrà essere specificato il ruolo, l'attività che dovrà svolgere e la quota di partecipazione all'interno del raggruppamento (si veda successivo articolo 4);
   tra la documentazione richiesta risulta anche: Lista di referenze documentate relative agli ultimi 5 anni su:
    progettazione e realizzazione di interventi di bonifica integrati in siti complessi;
    progettazione, costruzione e gestione di discariche;
    progettazione e realizzazione diaframmi plastici;
    progettazione e realizzazione di messe in sicurezza permanenti di aree contaminate;
    gestione rifiuti;
    gestione rifiuti contenenti TENORM; referenze di insediamento in Sardegna per attività ambientali;
   sempre secondo la comunicazione le referenze presentate dovranno dimostrare l'avvenuta effettuazione di almeno due lavori di «punta» del valore non inferiore a 20 milioni di euro ciascuno, dei quali almeno uno dovrà avere come oggetto la realizzazione e/o messa in sicurezza di discariche; tale requisito potrà essere soddisfatto numericamente da eventuali RTI, ma il valore del singolo lavoro non potrà essere considerato come cumulativo di più interventi eseguiti dai componenti il RTI;
   la valutazione della documentazione presentata, in risposta alla presente richiesta da parte di ciascun candidato, verrà valutata secondo i seguenti parametri: Rispetto dei requisiti minimi; Grado di adeguatezza del raggruppamento proposto rispetto allo scope of work;
   in forma generica è previsto che la compliance della proposta alla normativa ambientale con particolare riferimento ai parametri di sostenibilità saranno oggetto della successiva fase di gara;
   in altrettanta forma generica è prevista: la valorizzazione del contesto locale e dello sviluppo del territorio, con particolare riferimento a quanto previsto nel «Protocollo d'Intesa per la “chimica verde” a Porto Torres»;
   infine nella missiva è previsto che: soltanto le società che avranno ottenuto una valutazione positiva dall'analisi dei documenti presentati nella manifestazione di interesse, verranno invitate alla successiva fase di gara che si svolgerà, in ambito privatistico, utilizzando la procedura del «Dialogo Competitivo»;
   la data di invio della richiesta (14 agosto) rappresenta secondo l'interrogante l'emblematico agire di chi intende perseguire una logica privatistica e non trasparente nella gestione di un intervento, così rilevante e di interesse pubblico, come la bonifica dei sito industriale, o una parte di esso, di Porto Torres;
   la modalità assolutamente ignota di selezione delle imprese invitate alla manifestazione di interesse costituisce la dimostrazione di un intervento tutto definito nelle stanze dell'Eni senza che si possano valutare criteri e metodi di selezione delle stesse imprese;
   la definizione, tra i parametri, della obbligatoria qualificazione delle imprese da parte dell'Eni costituisce un elemento privatistico e poco trasparente decisamente contrario a tutte le regole di trasparenza che dovrebbero regolare un intervento di tale natura pubblica come la bonifica dei siti industriali di Porto Torres;
   a poco valgono le disquisizioni tecnico giuridiche sul fatto che l'Eni sia una società per azioni, considerata la partecipazione pubblica al suo capitale e considerato che si sta attuando un intervento di natura pubblica come la bonifica di un'area per la quale esistono delle pubbliche diffide e prescrizioni per la loro esecuzione;
   aver definito come obbligatoria la qualificazione Eni ha di fatto escluso qualsiasi impresa sarda;
   aver individuato come soglia di partecipazione un fatturato medio annuo complessivo minimo di 80 milioni di euro e di 60 milioni per le attività di bonifica rappresenta secondo l'interrogante il più eloquente elemento di una manifestazione di interesse ad excludendum;
   si tratta di un'indicazione vincolante che viene reiterata in più parti della manifestazione di interesse elevando sempre di più le prescrizioni partecipative;
   il fatto che la manifestazione d'interesse è stata inviata a 24 imprese e nessuna di queste è sarda conferma sempre ad avviso dell'interrogante l'impostazione ad excludendum seguita dall'Eni nella prima fase dell'appalto;
   le imprese invitate alla gara sono le seguenti: Astaldi – Roma; Bonifiche spa – Roma; CH2MHILL – South Jamaica CO USA; Consorzio CORRIVAL – Valbormida; Consorzio Stabile Opere pubbliche; De Vizia transfer – Torino-Avellino; Demont Ambiente – Mestre-Venezia; EMIT – Milano; Foster Wheeler – Baar (Canton Zugo), Svizzera; Furia srl – Borghetto di Noceto (Parma); General Smontaggi – San Pietro Mosezzo (Novara); Herambiente – Bologna; Maltauro – Vicenza; Indaver – Origgio-Varese – sede Italia-Belgio; Intercantieri Vittadello – Limena (Padova); MWH – Broomfield, Colorado 80021 USA; Ondeo – Milano; Petroltecnica – Cerasolo di Coriano – Rimini; Riccoboni – Parma; Sadi – Segrate; Teseco – Pisa; Trevi – Rimini; Unieco – Reggio Emilia; VIPP – Angiari-Verona;
   appare allarmante la dichiarazione riportata nel punto delle palte fosfatiche dove si sostiene: è prevedibile l'allocazione dei rifiuti in discariche dedicate da realizzare in loco;
   tale affermazione in loco significa realizzare nella medesima area nuove discariche dove si sposteranno i rifiuti che passeranno così da una parte all'altra della stessa area industriale senza l'intervento fondamentale di eliminazione, o inertizzazione del rifiuto attraverso procedure e tecniche di trattamento chimico fisiche degli stessi rifiuti;
   tale obiettivo relativo alla realizzazione di nuove discariche è ribadito nel punto 1 della manifestazione di interesse dove si prevede la messa in sicurezza di aree e la realizzazione discariche –:
   se la società Syndial abbia presentato progetti esecutivi relativi agli interventi di cui nella richiesta di manifestazione d'interesse;
   se siano intervenute le necessarie autorizzazioni ed eventuali prescrizioni;
   se siano state autorizzate nuove discariche di rifiuti nell'area industriale di Porto Torres sito da bonificare di interesse nazionale;
   se gli organi competenti abbiano valutato possibili inertizzazioni dei rifiuti da smaltire evitando la realizzazione di nuove discariche che oltre a non affrontare il tema di fondo del risanamento dell'area, comportano un evidente vantaggio economico al soggetto obbligato al ripristino totale dell'area;
   se la procedura di selezione delle imprese appaia congrua rispetto agli impegni sottoscritti nei vari accordi e protocolli d'intesa relativamente all'area industriale di Porto Torres;
   se non ritengano, nell'ambito della propria attività politica e di persuasione istituzionale, di indurre l'Eni a bloccare tale procedura al fine di predisporre un atto d'intesa con i Ministeri competenti e la stessa regione Sardegna al fine di individuare forme trasparenti e meno restrittive dell'individuazione dei soggetti esecutori delle opere al fine di un massimo coinvolgimento delle imprese locali nell'esecuzione dei lavori indicati in premessa. (5-00019)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

deposito dei rifiuti

protezione dell'ambiente

gestione dei rifiuti

eliminazione dei rifiuti

Sardegna

diritto dell'ambiente

trasporto di merci pericolose